Intrapreso il percorso di studi, può capitare che uno studente si renda conto di preferire un’altra facoltà e dovrà quindi effettuare il trasferimento a un’altra Università: ecco come fare.
Scegliere l’Università e la facoltà presso cui iscriversi è forse una delle decisioni più importanti che uno studente si trova a dover prendere.
Capita, però, che ci si senta confusi al momento dell’immatricolazione all’università e che dopo un inizio di percorso si senta l’esigenza di cambiare Università. Una decisione più che legittima. È importante ricordarsi che non esistono errori in un percorso di crescita e consapevolezza.
È importante sapere, però, che la procedura del trasferimento di università non è una procedura sempre uguale. Le Università godono di autonomia e possono prevedere iter e regole diverse, anche se generalmente si differenziano di poco.
È quindi opportuno capire come cambiare l’Università senza perdere l’anno: ecco come funziona il trasferimento, quanto costa ed entro quando inviare la domanda.
Cambiare Università senza perdere l’anno: qual è la prima cosa da fare?
Dopo essere certi di voler cambiare Università (o facoltà), la prima cosa che uno studente, o studentessa, deve fare - prima ancora di presentare la domanda - è di leggere attentamente le regole per il trasferimento di Università, cambiando ateneo o solo facoltà.
Le istruzioni per richiedere il trasferimento possono essere trovate:
- nel manifesto degli studi dell’ateneo;
- nella guida dello studente;
- nella guida del Corso di Laurea presso il quale ci si vuole immatricolare.
Cambiare Università: entro quando presentare la domanda?
Leggere i regolamenti dell’università che si abbandona e di quella in cui ci si trasferirà è essenziale, in quanto i tempi del trasferimento dipendono dai singoli atenei: ogni università ha delle scadenze diverse.
Leggendo attentamente i regolamenti, si potrà verificare quale sia la finestra temporale entro cui richiedere il passaggio ad altro ateneo e valutare anche, in base al semestre di iscrizione, se una volta iscritto sarà necessario pagare solo la prima rata o anche quelle successive.
In linea generale gli atenei aprono le procedure di iscrizione tra agosto e settembre e indicano come scadenza ideale per richiedere il trasferimento il 31 ottobre, ma quasi tutti gli atenei sono disposti a prolungare la scadenza fino al 31 dicembre, a fronte del pagamento di una mora. Trasferendocisi entro dicembre sarà possibile effettuare gli esami di gennaio e febbraio presso l’università di arrivo e non perdere l’anno.
Cambiare università: come funziona e costi
Dopo aver chiarito quando presentare la domanda per il trasferimento è giunto il momento di capire come funziona il cambio d’Università e soprattutto i costi. Anche per trovare una risposta certa a questa domanda si rimanda all’attenta lettura dei regolamenti, in quando ogni Ateneo può introdurre procedure ulteriori e stabilire un costo diverso.
In linea generale però, per effettuare il trasferimento ad un’altra università sarà necessaria:
- la compilazione di un modulo (online o in forma cartacea) fornito dal proprio ateneo e da riconsegnare o inviare alla casella della segreteria. Nel modulo si dovranno inserire i dati relativi all’ateneo presso il quale si intende trasferirsi, il dettaglio degli esami sostenuti, i propri dati anagrafici ed eventualmente l’esito del test d’ingresso alla facoltà.
- il pagamento di una tassa di congedo che varia da ateneo ad ateneo, alla quale si aggiunge la tassa di iscrizione alla nuova università ed eventuale mora.
- il nulla osta dell’ateneo di destinazione che stabilirà se riconoscere gli esami eventualmente sostenuti e valuterà la preparazione effettiva del candidato.
Nel caso in cui si siano sostenuti degli esami precedentemente è importante accertarsi che questi siano riconosciuti o meno dall’ateneo di destinazione, altrimenti c’è il rischio che questi non vengano convalidati, perdendo l’anno, ritrovandosi iscritti a un anno che non corrisponde a quello scelto.
Dopo aver presentato la richiesta di trasferimento lo studente avrà solo 7 giorni - dall’invio della domanda - per ritirare la richiesta, ma non si riceverà il rimborso della tassa di congedo. Una volta inviata la richiesta di trasferimento e aver pagato la tassa di congedo lo studente non potrà effettuare gli esami presso l’ateneo di provenienza, né potrà utilizzare i servizi della facoltà. È quindi importante accertarsi di non lasciare in sospeso alcuna pratica burocratica o didattica prima di effettuare il trasferimento. Adesso l’unica cosa che resta da fare è trovare il coraggio di affrontare queste pratiche burocratiche per inseguire le proprie passioni e aspirazioni.
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