Oggi le rivoluzioni non le fanno più i giovani. VIDEO

Alessandro Cipolla

20/11/2024

Giancarlo Marcotti durante l’ultima puntata di L’Europa nel Caos andata in onda sul canale YouTube di Money.it ha spiegato perché le rivoluzioni ora non le fanno più i giovani. Rivedi il VIDEO.

In quest’epoca di grande fermento sociale molto si sta parlando delle differenze generazionali tra quelle dei millennials e quelle più âgée, soprattutto quando si parla delle proteste messe in atto contro i governanti o i potenti di turno.

Un argomento questo che è stato trattato anche dal giornalista Giancarlo Marcotti durante l’ultima puntata di L’Europa nel Caos, il seguito format da tempo in onda sul canale YouTube di Money.it.

Il tema come spesso accade quando è ospite Marcotti è quello legato all’Europa e a una possibile uscita dell’Italia dall’Euro, da tempo caldeggiata dal fondatore del sito internet Finanza In Chiaro.

Prima le ribellioni e rivoluzioni nascevano dalla gioventù - ha spiegato Marcotti -, adesso sono gli anziani e vecchi a fare o tentare capovolgimenti, sempre ovviamente che di rivoluzione si tratti perché ormai siamo abbastanza disincantati, ne abbiamo viste tante”.

Se in passato i giovani di allora hanno provato a cambiare le cose, per l’esperto “ questa generazione neanche la fa la battaglia , la perdono a priori, oggi sembra che le rivoluzioni le facciano i vecchi, però dobbiamo sempre dire che il vecchio o l’anziano, insomma, ha perlomeno una qualità che è l’esperienza, cosa che ovviamente il giovane non ha”.

Questa è una cosa da tenere in considerazione - ha continuato Marcotti -, cioè oggi è più chiaro il pericolo che abbiamo per le persone anziane perché hanno visto un mondo completamente diverso da questo, ed era un mondo che andava avanti tranquillamente, cioè i giovani magari sono spaventati, ma se usciamo, se finisce l’Unione europea cosa facciamo? Se andiamo in Francia dobbiamo andare col passaporto? A parte che si possono stipulare degli accordi tra i diversi stati. Io sono andato in Francia nel 1973, quindi quando si poteva neppure immaginare l’Unione europea, tranquillo, non serviva il passaporto, serviva la Carta d’Identità”.

I giovani così sembrerebbero avere paura dei grossi cambiamenti e avrebbero rinunciato a provare a ribellarsi, tanto che ora siamo arrivati al punto che “la rivoluzione la fanno le persone che hanno un po’ di esperienza”.

Iscriviti a Money.it