Come diventare investigatore privato (e quanto guadagna)

Claudio Garau

20/07/2022

Certamente la professione di investigatore privato rappresenta un’alternativa a tanti monotoni e lineari lavori d’ufficio, ma cosa serve per diventarlo e quali sono le prospettive di guadagno?

Come diventare investigatore privato (e quanto guadagna)

Sicuramente un’attività alternativa rispetto al classico lavoro d’ufficio e a tutte quelle occupazioni caratterizzate dallo svolgimento di mansioni ripetitive e predefinite. Il ruolo dell’investigatore privato ha sempre affascinato non poche persone, e non deve stupire che anche oggi - tra le professioni in grado di attrarre i giovani - vi è proprio questa.

Tutti coloro che sognano una carriera avventurosa ed affascinante, ricca di novità e con una giornata lavorativa sempre diversa da quella precedente, dovrebbero prendere in considerazione l’idea di diventare detective privato. Siamo di fronte ad un settore lavorativo che non può certo considerarsi ’di nicchia’ rispetto a tanti altri: nel nostro paese si stima che le agenzie investigative siano ben più di mille, la maggior parte delle quali operative nelle grandi città quali Roma, Milano e Napoli. Svariate migliaia sono dunque le persone occupate nell’ambito, a conferma che l’area investigazioni private può certamente costituire una valida opzione per costruirsi un futuro professionale stabile e solido.

Quindi se anche tu sei affascinato dall’idea di risolvere casi pratici più o meno complessi ed aiutare le persone a fare luce su fatti della loro vita privata, probabilmente hai trovato il lavoro che fa per te. Di seguito vedremo quali requisiti servono per diventare investigatore privato, qual è la formazione richiesta, di che cosa ci si occupa quotidianamente e infine considereremo quali sono i margini di guadagno per questa figura. Ecco i dettagli.

Investigatore privato: di che figura si tratta

Chiariamo subito che l’investigatore privato nel nostro paese altro non è che è un cittadino privato che ha una licenza per poter compiere in proprio l’attività di investigazione.

A partire dal momento in cui viene assunto (se dipendente), il detective privato comincerà a svolgere attività di indagine ed accertamento per giungere alla verità dei fatti. Egli dovrà documentare tutto con pedinamenti, registrazioni, appostamenti, fotografie e video. Ma non solo: si tratterà anche e soprattutto di cercare informazioni (con ricerche online, su materiale cartaceo o intervistando persone) e di organizzare razionalmente tutti i materiali raccolti e i risultati ottenuti. Essi infatti potranno essere sfruttati anche in sede di processo penale e civile.

In estrema sintesi, l’investigatore dovrà dunque occuparsi del reperimento di tutti i documenti ed elementi utili all’indagine, individuando le prove. Ecco perché ti deve essere ben chiaro che l’attività di investigazione è caratterizzata da peculiarità specifiche.

Quali sono le sue aree di competenza?

Sul piano dei settori di competenza dell’investigatore privato, occorre distinguere nei termini seguenti:

  • ambito privato: indagini sui minori, indagini prematrimoniali, violazione dei doveri coniugali e infedeltà coniugale;
  • ambito aziendale: bonifiche ambientali e veicolari, indagini sul comportamento dei dipendenti, indagini informatiche, assenteismo sul lavoro, concorrenza sleale, tutela di marchi e brevetti, casi di irregolarità e ammanchi nella contabilità dell’azienda;
  • ambito assicurativo: accertamenti su sinistri, incidenti sul lavoro e tentativi di truffa ai danni delle assicurazioni.

Ovviamente il detective privato è sempre tenuto ad agire e a svolgere il suo lavoro nel pieno rispetto della legge, dando prove tangibili del suo operato. Egli infatti fornisce tipicamente dichiarazioni scritte ed informazioni verbali, che possono essere utili anche a livello giudiziario.

Alcuni esempi pratici degli incarichi assegnati

Per fare ulteriore chiarezza sull’attività dell’investigatore privato, vediamo insieme qualche ipotesi pratica delle attività di questa figura professionale:

  • per quanto attiene ai fenomeni di assenteismo sul lavoro, il detective svolgerà un’indagine investigativa che consentirà di documentare tutto il periodo di astensione dal lavoro per infortunio, malattia o congedi familiari. Ciò permetterà di scovare eventuali irregolarità;
  • in caso di indagini prematrimoniali, egli accerterà quella che è la effettiva situazione, documentando e dando prova delle frequentazioni, attività e abitudini del partner;
  • in tema di di infedeltà coniugale e violazione dei doveri coniugali, è in gioco una tipologia di indagini che si compie dopo aver contratto matrimonio. Per conto del cliente l’investigatore si occuperà di controllare le telefonate, le uscite immotivate del coniuge, gli sms giunti inaspettatamente e ad orari inusuali. Si tratta insomma di quei casi in cui l’investigatore dovrà acclarare se il partner ha una relazione extra-coniugale;
  • per quanto riguarda le bonifiche ambientali e veicolari, il detective svolgerà compiti di controllo delle abitazioni e dei mezzi di trasporto di una certa persona, avvalendosi della tecnologia odierna (localizzatori GPS, microcamere, registratori, microfoni);
  • l’investigatore potrà altresì svolgere il controllo sui minori, documentando così le loro abitudini, le frequentazioni, l’eventuale uso di alcol o droghe.

Quali sono i requisiti per diventare detective alle dipendenze?

Un investigatore privato che può definirsi tale deve possedere doti e attitudini specifiche e i requisiti fissati dalla legge. Perciò se sei interessato a questo lavoro, ricorda che sul piano delle caratteristiche personali non devono o non dovrebbero mai mancare:

  • le capacità di analisi, deduzione e osservazione;
  • la pazienza per poter svolgere lunghe attività di appostamento;
  • le doti relazionali;
  • la flessibilità e la capacità di adattamento a situazioni assai diverse tra loro.

Ma attenzione: sussistono requisiti specifici fissati dalla legge, che occorre avere onde diventare investigatore privato. Fonte normativa di riferimento è il D.M. n. 269 del 2010 e di seguito ci concentreremo su quelli che servono per lavorare come investigatore privato dipendente, per poi vedere cosa serve per aprire un’agenzia di investigazioni propria.

Ebbene, sappi che per lavorare come detective o investigatore privato alle dipendenze di un’agenzia occorre:

  • il possesso di un diploma di scuola superiore;
  • la fedina penale pulita;
  • aver compiuto un periodo di praticantato di almeno 3 anni e per almeno 80 ore al mese alle dipendenze di un investigatore privato titolare d’istituto e autorizzato da almeno un quinquiennio;
  • aver svolto corsi di perfezionamento teorico e pratico sul tema delle investigazioni private ad indirizzo civile, organizzati da università o centri di formazione professionale riconosciuti dalle Regioni e accreditati presso il Ministero dell’Interno;
  • o aver compiuto attività di indagine nei reparti investigativi delle forze di polizia per almeno un quinquennio.

Quali sono i requisiti per aprire una propria agenzia?

Vediamo ora il caso di chi vorrebbe aprire un’agenzia tutta sua nel campo delle investigazioni. Che cosa ti serve? Rimarchiamo subito che i requisiti sono un po’ più rigidi rispetto a quelli visti poco sopra, eccoli di seguito:

  • conseguimento di una laurea almeno triennale in Giurisprudenza, Scienze Politiche, Sociologia, Scienze dell’investigazione, Psicologia forense, Economia o corsi di laurea equiparati;
  • svolgimento di un periodo di praticantato di almeno 3 anni come lavoratore subordinato, presso un investigatore privato autorizzato da almeno 5 anni, e con esito positivo acclarato da quest’ultimo;
  • partecipazione a corsi di perfezionamento teorico-pratico in tema di investigazioni private, previsti e tenuti da università o da centri di formazione professionale riconosciuti dalle Regioni e accreditati presso il Ministero dell’Interno;
  • o aver compiuto almeno 5 anni di attività di indagine nei reparti investigativi delle forze dell’ordine e aver lasciato il servizio da non più di un quadriennio;
  • assenza di condanne per delitti non colposi.

Soltanto avendo questi requisiti, potrai pensare di aprire una tua agenzia investigativa, presentando una richiesta di licenza alla prefettura competente per il territorio in cui vorrai inserire la sede. Proprio la licenza è un documento fondamentale, personale e non cedibile. Dopo averla ottenuta, tieni presente che sarai tenuto a versare un deposito cauzionale fissato in rapporto alle dimensioni e alla tipologia di servizi dell’agenzia investigativa, ma dovrai anche regolarizzare la licenza conseguita con un bollo.

I guadagni di un investigatore privato

A questo punto potrai certamente domandarti quali sono le prospettive di guadagno per chi sceglie questo lavoro. Ebbene, anzitutto ricordiamo che tutti gli investigatori privati hanno l’obbligo e il dovere fissato dalla legge, di indicare nei locali dell’istituto o agenzia un listino con le tariffe applicate. Vero è che lo stipendio di un investigatore privato può essere diverso in rapporto alle sue capacità professionali e competenze ma anche alla tipologia delle indagini, ed a fattori come durata e livello di difficoltà dei compiti.

Di solito le tariffe di un detective sono calcolate su base oraria: ecco perché ogni agenzia espone il tariffario che ogni potenziale cliente è libero di consultare.

Possiamo stimare che lo stipendio mensile per questo tipo di lavoro si pone, in media, sui 1.500 euro. Più nel dettaglio, la retribuzione può partire da un minimo di 800 euro e può toccare anche i 3.000 euro al mese per gli investigatori privati più bravi ed esperti. Per guadagnare di più è importante ricordare che pur essendo possibile lavorare anche senza licenza, essa è consigliabile. Chi non la possiede sarà un mero collaboratore e potrà svolgere soltanto compiti investigativi base, mentre chi ce l’ha potrà svolgere un numero più ampio di attività e, soprattutto, guadagnare di più.

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