Come funzionerà l’autenticazione per navigare sui siti per adulti

Ilena D’Errico

19 Aprile 2025 - 19:02

A breve per navigare sui siti per adulti sarà necessario compiere l’autenticazione e garantire di essere maggiorenni. Ecco cosa ha previsto l’Agcom.

Come funzionerà l’autenticazione per navigare sui siti per adulti

L’Agcom (Autorità garante per le telecomunicazioni) ha pubblicato la delibera 96/25/CONS con cui dà il via all’obbligo di autenticazione per navigare sui siti per adulti. Gli utenti dovranno dimostrare di essere maggiorenni a ogni accesso, con un sistema sicuro e riservato, come era stato previsto dal cosiddetto decreto Caivano (decreto-legge n. 123/2023). Come vi avevamo anticipato, l’obiettivo è tutelare i minori da contenuti potenzialmente pericolosi, per i quali la giovane età non fornisce gli strumenti di discernimento idonei e rappresenta un fattore di rischio notevole.

L’obbligo di autenticazione arriva infatti per tutte le piattaforme web che possono nuocere allo sviluppo fisico, morale o mentale dei cittadini minorenni, includendo un’ampia gamma di contenuti differenti. I siti dovranno adeguarsi alle regole entro il 18 ottobre 2025, anche se potrebbero arrivare ulteriori novità con il regolamento europeo atteso entro l’anno nell’ambito del Digital Services Act. In ogni caso, gli italiani dovranno presto fornire l’autenticazione per navigare sui siti per adulti. Vediamo quindi come funzionerà e cosa c’è da sapere.

Come funzionerà l’autenticazione per navigare sui siti per adulti

Il procedimento per accedere ai siti per adulti si articolerà in due fasi differenti. La prima è l’identificazione, che dovrà essere fornita attraverso un servizio esterno, sicuro, terzo e riconosciuto. Per esempio, l’identità digitale Spid o Cie. Il provider rilascia una sorta di lasciapassare digitale che attesta la maggiore età del richiedente, permettendo l’accesso al sito web desiderato. Questa procedura dovrà essere ripetuta ogni volta, senza la possibilità di “ricordare l’accesso” da parte del sito web, altrimenti i minori potrebbero imbattersi in sessioni autorizzate da altre persone.

Quando arriva l’obbligo e sanzioni

Le piattaforme devono adeguarsi a questa procedura entro 6 mesi scegliendo il provider autorizzato che preferiscono o eventualmente fornendo un’applicazione apposita, purché vengano sempre rispettati i criteri fissati dall’Agcom:

  • sicurezza;
  • anonimato;
  • proporzionalità;
  • trasparenza.

In un primo momento potrebbe essere consentito l’accesso anche con carta di credito a dimostrazione della maggiore età, ma esclusivamente nella fase transitoria. Il mancato adeguamento delle piattaforme sarà controllato e sanzionato dall’Autorità (a partire dalla scadenza prefissata) con multe fino a 250.000 euro e il blocco dei siti web. Non sono invece previste sanzioni per gli utenti, purché non commettano illeciti, mentre rimane al momento un vuoto normativo sull’uso delle Vpn per aggirare le regole. I siti web devono però assicurarsi che il controllo sull’età avvenga correttamente.

Il doppio anonimato e la riservatezza

L’Agcom ha previsto una modalità di “doppio anonimato” per tutelare la riservatezza e la privacy dei cittadini. Il sistema di identificazione e autenticazione, infatti, offre un’efficace protezione dei dati personali. Il provider autorizzato che rilascia il “gettone digitale” non ha alcuna informazione sul sito web che l’utente intende visitare, così come la piattaforma riceve il certificato di maggiore età senza alcun accesso ai dati personali del cittadino.

In conformità a quanto previsto dal Gdpr (Regolamento generale sulla protezione dei dati), l’Agcom ha vietato di conservare i dati e di usarli a fini commerciali, inoltre tutto il processo deve essere trasparentemente comunicato all’utente. In altre parole, non è ammessa la profilazione e nemmeno il tracciamento, in quanto l’unico scopo di queste misure è tutelare i minori.

I siti per adulti dove servirà l’autenticazione

Le nuove regole si rivolgono a tutti i contenuti web riservati agli adulti e ai siti web che contengono contenuti o servizi destinati ai maggiorenni. Si va quindi dalla pornografia alle scommesse e il gioco d’azzardo, passando per prodotti e pratiche nocivi per la salute e le armi. Nel mirino dell’Agcom, inoltre, ci sono anche le piattaforme caratterizzate da violenza, discriminazione, così come quelle che forniscono strumenti per l’anonimato digitale e quelle che promuovono “sette”, vale a dire risorse sovrannaturali o esoteriche con cui viene promesso di influire sugli eventi reali.

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