Come guadagnare con Youtube: 10 strategie per monetizzare

Andrea Marras

18 Luglio 2024 - 15:27

Se ti stai chiedendo come monetizzare con Youtube, sappi che è possibile guadagnare e fare soldi non solo creando e pubblicando video: ecco i modi più efficaci.

Come guadagnare con Youtube: 10 strategie per monetizzare

Guadagnare con Youtube non è affatto difficile, perlomeno sulla carta. Se è vero che monetizzare grazie ai propri contenuti possa sembrare facile, in realtà produrre video che possano essere interessanti per il pubblico non lo è affatto.

Tuttavia, ci sono decine di migliaia di content creator che grazie ad un buon mix di fattori riescono nel loro intento. Benché questo sia un percorso che non sempre dipende dall’impegno dell’utente, le soddisfazioni possono comunque essere tante.

Le cifre che si possono guadagnare grazie al popolare sito possono portare a dei guadagni esorbitanti. Basti pensare a quanto guadagnano gli youtuber italiani, che, per quanto rappresentino l’eccellenza, possono essere un ottimo esempio per tutti.

Guadagnare diventando partner di Youtube

Uno dei metodi più noti in assoluto è quello di guadagnare grazie alla partnership di Youtube. Per poter diventare partner effettivi della piattaforma bisogna rispettare determinati requisiti, che vanno dal numero degli iscritti ad altri parametri.

Sostanzialmente, l’indicazione principale è quella di essere delle autorità riconosciute all’interno del sito. Non importa quale sia la nicchia, la cosa importante è che sia presente il rispetto degli standard numerici imposti.

Gli strumenti messi a disposizione dei partner per poter guadagnare sono molteplici, dagli annunci pubblicitari passando a dei veri e propri «branded content» che possono essere sviluppati al fianco della aziende in target con i video in questione.

Nonostante quello appena descritto sia anche uno dei metodi più tradizionali, si possono comunque raggiungere dei risultati molto interessanti. Di seguito, ecco i requisiti da tenere a mente:

  • avere 500 iscritti;
  • aver pubblicato 3 video negli ultimi 90 giorni;
  • ben 3.000 views negli ultimi 12 mesi;
  • circa 3 milioni di views agli shorts negli ultimi 90 giorni.

Rispettato quanto appena riportato, si potrà diventare ufficialmente parte integrante della partnership offerta da Youtube, con tutti i vantaggi che ne conseguono. Ma quali sono i costi e i benefici di tutto ciò?

  • Stima di guadagno: dai 25 centesimi ai 4 euro ogni 1.000 views.
  • Tempistiche: variano in base alla popolarità del canale.

Vendere prodotti o gadget brandizzati

Col tempo le ricerche che gli utenti svolgono sul web sono cambiate. Secondo gli ultimi update di Google, i brand giocheranno un ruolo ancora più importante per il desiderio d’acquisto (e non) del pubblico.
Essere presenti in quanto brand e fidelizzare gli utenti che seguono i contenuti pubblicati dai canali, è dunque la missione principale di ogni content creator. Oltre ad essere, ovviamente, un’ottima opportunità di guadagno.

Vendere gadget memorabili, originali e identificativi che riportano il logo del proprio brand può aumentare non solo la fidelizzazione del pubblico, ma anche i propri introiti monetari.

Tazze, t-shirt, felpe e cappellini sono oggetti quotidiani che possono sempre rivelarsi utili. Dunque, non si avrà alcun problema a venderli, se ovviamente questi gadget saranno contestualizzati all’interno della propria strategia.

In caso contrario, il tentativo di vendita non verrà recepito correttamente e si correrà un concreto rischio di flop. Anche in questo caso, si possono avere dunque dei margini molto interessanti.

  • Requisiti necessari: dai 1.000 iscritti in su.
  • Stima di guadagno: circa 200-300 euro in più al mese (lordi).
  • Tempistiche: dipendono dalla stagionalità del prodotto, se presente.

Collaborare con altri brand

Un altro metodo di guadagno che potrebbe rivelarsi alla portata riguarda quello delle collaborazioni con i brand. Sempre più aziende sono solite utilizzare Youtube nelle loro strategie multicanale, avvalendosi così dell’aiuto di numerosi creator tramite l’influencer marketing.

Se si fanno video su un determinato argomento, meglio se di nicchia, nel caso in cui la propria autorevolezza sia riconosciuta saranno i brand stessi a farsi avanti. Senza dunque avere bisogno di un contatto commerciale precedente.

Un canale che tratta di attrezzatura da campeggio con circa 5.000 iscritti può ottenere delle collaborazioni molto interessanti, essendo quello preso come esempio un settore florido e «propenso» ai canali pubblicitari più moderni.

Alcuni siti web permettono di trovare aziende disposte a produrre contenuti in target con il loro pubblico, creando così un ponte di collegamento tra i creator e le aziende in questione. Tuttavia, questo è un meccanismo valido perlopiù per le aziende e particolarmente in voga all’estero.

In Italia, con una cultura digitale ancora non del tutto consapevole, social media e contatti mail sono ancora oggi due soluzioni piuttosto efficaci. I guadagni in questione non sono correlati solo alle views, e possono dunque essere molto alti.

  • Requisiti necessari: dipendono dalla nicchia.
  • Stima di guadagno: circa 100-200 euro per contenuto video (lordi).
  • Tempistiche: immediate o dettate dal contratto di collaborazione.

Guadagnare con gli abbonamenti

Un altro fattore che influisce positivamente su un content creator sono gli abbonamenti. Solitamente, coloro che si abbonano ad un canale Youtube possono ricevere contenuti esclusivi che i non abbonati non possono ovviamente visualizzare.

Per sbloccare gli abbonamenti servono anche in questo caso dei requisiti da rispettare, e nonostante possano sembrare stringenti in realtà possono valerne assolutamente la pena.

Basti pensare che alcuni abbonamenti Premium consentono di guadagnare anche fino a 10 euro per iscritto. Ciò significa che, con un bacino di abbonati di appena 500 iscritti si possono guadagnare 500 euro, cifra decisamente molto interessante.

Agli abbonati si possono proporre contenuti inediti, live e perfino interazioni con colui (o colei) che crea e produce i video, così da abbattere tutte quelle barriere che inevitabilmente separano spesso i fan dai creator.

  • Requisiti necessari: dai 1.000 iscritti in su.
  • Stime di guadagno mensili: dipendono dagli utenti abbonati.
  • Tempistiche: mensili, considerando la cadenza solita dei rinnovi.

Fare soldi grazie alle affiliazioni

In precedenza si è già parlato a più riprese di affiliate marketing e di tutti i suoi vantaggi. Nonostante sia un metodo di guadagno che si presta molto meglio sulle principali piattaforme social, quali Facebook e Instagram, può tornare utile anche qui.

Chi ha infatti numerosi iscritti o comunque pochi iscritti ma fedeli, può fare leva su questa metodologia per poter incrementare i propri guadagni. Soprattutto di recente è prassi inserire all’interno dei propri video dei richiami ad un prodotto o servizio.

Il tutto viene solitamente accompagnato con un link in descrizione, che come spesso viene esplicitato, fa guadagnare al creator una piccola percentuale in caso di acquisto. Chiaramente, la forma di acquisto è agevolata da un coupon.

Coloro che operano all’interno di una nicchia particolare, in cui gli utenti sono solitamente disposti a spendere, possono benissimo sfruttare questo asset strategico davvero efficace.

  • Requisiti necessari: nessuno in particolare.
  • Stima di guadagno mensile: dai 100 euro in su.
  • Tempistiche: dipendono dall’acquisto degli utenti.

Creare dei corsi online a pagamento

Buona parte della formazione di cui si usufruisce oggigiorno è prevalentemente online, e ciò avviene sia in maniera gratuita che a pagamento. La comodità dell’avere qualunque tipo di informazione in maniera praticamente immediata non ha prezzo.

Stando alle stime riportate da Milano Finanza, il cosiddetto «business del sapere» soltanto in Italia ha un valore che si aggira sui 4,5 miliardi di euro. C’è, ovviamente, tanta concorrenza, ma ci sono anche tante opportunità da cogliere.

Una di queste potrebbe coincidere proprio col guadagnare su Youtube. Se si è particolarmente ferrati in un argomento, quale occasione migliore per sfruttare il proprio canale e convertirlo in una piattaforma di e-learning?

Gli utenti particolarmente interessati possono essere prelevati dalla piattaforma e portati in una piattaforma nativa che permette di tenere lezioni online, così da tenere alto l’interesse e allo stesso tempo offrire un servizio utile al proprio pubblico.

  • Requisiti necessari: nessuno in particolare.
  • Stima di guadagno: fino a 1.000 euro a pacchetto di lezioni.
  • Tempistiche: mensili, se la formula è di abbonamento.

Offrire valore gratuito

Quante volte, soprattutto in piattaforme come LinkedIn, si ha avuto modo di leggere l’espressione «dare valore gratuito»? Per quanto spesso possa sembrare uno specchietto per le allodole, in realtà questa scuola di pensiero ha una sua logica.

Per poter trasformare i propri utenti in clienti paganti, non si può passare immediatamente alla fase di vendita. Bisognerà dare loro dei contenuti gratuiti di cui usufruire, sia per fidelizzarli sia per mostrare loro la propria esperienza in merito.

I video in cui si parla di un determinato argomento possono essere un ottimo antipasto per poi passare ad un’ipotetica fase di consulenza più approfondita. Un commercialista che mostra come pagare un F24 può attrarre a sé numerosi clienti interessanti, essendo quella descritta una situazione molto comune.

  • Requisiti necessari: nessuno.
  • Stime di guadagno: dipendono dal servizio.
  • Tempistiche: potenzialmente immediate.

Vendere i diritti d’autore dei propri video

Di questi tempi, la viralità è un concetto di fondamentale importanza. Più il proprio video risulta divertente, originale e in qualche misura anche costruttivo, maggiori saranno le probabilità che Youtube lo mostri al grande pubblico.

Se un video del proprio canale è stato particolarmente utile ed ha macinato di conseguenza non poche visualizzazioni, una soluzione per monetizzare ulteriormente con quel contenuto è quella di vendere la sua licenza di utilizzo.

Brand, radio o emittenti televisive potrebbero spendere parecchio denaro, pur di fare proprio quel video. Citando ovviamente l’autore nei crediti, ma potendolo usare liberamente in tutti i canali.

Si tratta di una strategia non particolarmente in voga, soprattutto in Italia, ma che proprio per questo motivo potrebbe rivelarsi altamente redditizia.

  • Requisiti necessari: video da almeno 1 milione di views
  • Stima di guadagno: dai 300 euro in su a video.
  • Tempistiche: immediate.

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