Come investire in azioni? Ecco una guida semplice e completa per principianti che vogliono iniziare a investire sul mercato azionario.
Come investire in azioni? Come iniziare a esporsi sul mercato azionario con l’obiettivo, non banale, di fare soldi e aumentare il proprio patrimonio?
Iniziamo dalle basi: investire in azioni è un modo per possedere una parte di un’azienda. Quando acquisti le azioni di una società, stai acquistando una quota degli utili e della crescita futura della società.
Il mercato azionario è il luogo in cui queste azioni vengono acquistate e vendute. È una dinamica cruciale in un’economia sana, poiché fornisce alle aziende il capitale per crescere e agli investitori l’opportunità di accrescere la propria ricchezza nel tempo.
Nonostante i potenziali vantaggi, investire in azioni comporta dei rischi. Il valore delle azioni può variare a causa di diversi fattori, tra cui la performance aziendale, le condizioni economiche e gli eventi che si verificano sul panorama mondiale. Tuttavia, con la giusta conoscenza e una strategia adeguata, investire in azioni può essere un’attività gratificante.
La guida “Come investire in azioni” realizzata da Money.it mira a spiegare in maniera semplice il processo di investimento in azioni ai principianti.
Spiegheremo tutto, dalle nozioni base sul mercato azionario ai consigli pratici per prendere decisioni di investimento informate. Che tu stia cercando di generare ricchezza a lungo termine o voglia semplicemente capire come funziona il mercato azionario, questa guida è tutto ciò che ti serve.
Come investire in azioni
Investire in azioni è un’attività entusiasmante capace di fornire diverse opportunità per accrescere la propria ricchezza, ma può anche essere scoraggiante per i principianti. Fondamentalmente, investire in azioni significa acquistare azioni di società per diventarne, almeno in parte, dei proprietari. Man mano che queste aziende crescono e hanno successo, aumenta anche il valore del tuo investimento.
Per i principianti, il primo passo è comprendere le nozioni di base: cosa sono le azioni, come funziona il mercato azionario e i rischi e i vantaggi coinvolti. Con questa base di conoscenza, avrai i giusti mezzi per approfondire gli investimenti azionari, sviluppare strategie e prendere decisioni informate.
Questa guida è il tuo punto di partenza, progettata per guidarti attraverso le complessità dell’investire in azioni e indirizzarti sulla strada della crescita finanziaria.
Cosa sono le azioni?
Le azioni rappresentano le quote di proprietà di una società. Quando acquisti un’azione, stai acquistando una parte di quella società, compreso il diritto a ricevere una parte dei suoi profitti. Le aziende emettono azioni per raccogliere capitali con l’obiettivo di espandersi, innovare e avere liquidità per occuparsi delle diverse attività commerciali. Questo capitale alimenta quindi la crescita economica, rendendo l’investimento azionario un aspetto fondamentale del sistema finanziario.
Cos’è il mercato azionario?
Il mercato azionario è spesso descritto come una complessa rete di numeri, trend e termini gergali, intimidatori per chi si approccia solo ora al mondo della finanza. Tuttavia, comprenderne i fondamentali è cruciale per demistificare il processo dietro all’investire in azioni.
In parole semplici, il mercato azionario è un insieme di mercati e borse in cui si svolgono attività regolari di acquisto, vendita ed emissione di azioni di società quotate in borsa. Attraverso questo sistema le aziende raccolgono fondi e gli investitori acquistano una parziale proprietà di tali società, attraverso la quale - potenzialmente - ricavano dei profitti.
Come funziona il mercato azionario
Il mercato azionario è il luogo, ormai telematico, in cui acquirenti e venditori si incontrano per scambiare azioni. Garantisce la presenza di liquidità, il che significa che le azioni possono essere acquistate e vendute rapidamente senza influenzarne significativamente il prezzo. Questo mercato è costituito dalle borse, come la Borsa Italiana, la Borsa di New York (NYSE) e il NASDAQ, dove vengono eseguite le transazioni.
Il mercato azionario opera attraverso una rete di borse, una sorta di negozi dove comprare o vendere azioni. Le società quotano le loro azioni in borsa attraverso un processo noto come offerta pubblica iniziale (IPO). Gli investitori possono quindi acquistare e vendere queste azioni tra di loro. Il prezzo di ciascuna azione è determinato dalla domanda e dall’offerta del mercato.
Le negoziazioni possono essere effettuate tramite broker autorizzati ad acquistare e vendere in borsa. Lo sviluppo delle piattaforme di trading online ha reso questo processo più accessibile all’investitore medio, consentendo l’esecuzione di transazioni in tempo reale praticamente da qualsiasi luogo.
leggi anche
Migliore piattaforma di trading: classifica 2024
I mercati azionari principali in Italia e nel mondo
In Italia, a Milano, si trova Borsa Italiana, tra le principali borse europee. Anche nota come Piazza Affari, l’indice di riferimento è il FTSE MIB, che avrai sentito citare almeno una volta durante un telegiornale.
Sul panorama internazionale invece troviamo:
- Borsa di New York (NYSE): situata a New York City, è la più grande borsa del mondo per capitalizzazione di mercato. Il NYSE ospita molte delle più grandi aziende del mondo.
- NASDAQ: anch’esso con sede negli Stati Uniti, NASDAQ è un mercato elettronico globale per l’acquisto e la vendita di titoli. È noto per la sua alta concentrazione di aziende tecnologiche.
- Borsa di Tokyo (TSE): essendo la più grande borsa valori dell’Asia, la TSE ospita molte delle più grandi aziende giapponesi ed è un attore chiave nel mercato finanziario globale.
- Borsa di Londra (LSE): la LSE è una delle borse più antiche del mondo ed è la borsa principale del Regno Unito.
leggi anche
Come investire sul Nasdaq
Gli indici di mercato
Gli indici di mercato vengono utilizzati per valutare la performance di una sezione specifica del mercato azionario. L’indice principale italiano, come anticipato, è il FTSE MIB, mentre alcuni degli indici più noti includono il Dow Jones Industrial Average (DJIA), lo S&P 500 e il NASDAQ Composite. Questi indici forniscono un’istantanea delle tendenze del mercato e vengono utilizzati dagli investitori per prendere decisioni informate.
Come iniziare a investire in azioni
Iniziare a investire in azioni può sembrare troppo difficile, ma suddividere il processo in piccoli passaggi gestibili può renderlo più chiaro e più accessibile. Ecco una guida adatta ai principianti per iniziare a investire in azioni, progettata per aiutarti a prendere decisioni informate e stabilire una solida base per il tuo portafoglio di investimenti.
1. Stabilire obiettivi finanziari
Prima di immergerti negli investimenti azionari, è fondamentale definire i tuoi obiettivi finanziari. Investi per una crescita a lungo termine, ad esempio per aumentare la tua pensione o per l’acquisto di una casa, oppure cerchi guadagni a breve termine? Comprendere il tuo orizzonte di investimento e la tua tolleranza al rischio guiderà le tue scelte e la tua strategia di investimento.
2. Aprire un conto titoli
Per acquistare azioni, avrai bisogno di un conto di investimento.
Esistono diversi tipi di account da considerare:
- Conto titoli: è un conto di investimento offerto dalla maggior parte delle banche, che può essere associato al proprio conto corrente.
- Conto di intermediazione (broker): è il modo più comune per acquistare e vendere azioni. Puoi scegliere tra un broker tradizionale o un broker online. I primi offrono consulenza sugli investimenti e gestione del portafoglio, mentre i broker online offrono un approccio più fai-da-te con commissioni più basse.
- Fondi di investimento/ETF: questi strumenti di investimento consentono di investire in un paniere di asset, tra cui anche azioni. In questo caso, però, non vi è una scelta attiva e partecipe da parte dell’investitore, che si limita a versare delle quote di investimento. Sono i gestori ad occuparsi di investire il capitale, in base al profilo di rischio degli investitori che gli si affidano.
3. Individuare una strategia di investimento
Esistono varie strategie di investimento da considerare, ciascuna con il proprio profilo di rischio e rendimento. Alcune strategie comuni includono:
- Investimenti a lungo termine: concentrarsi su azioni che si ritiene aumenteranno di valore nel tempo.
- Investimento su azioni value: ricerca di azioni che appaiono sottovalutate dal mercato.
- Investimenti su azioni growth: investire in aziende che si prevede crescano a un tasso superiore alla media rispetto al loro settore o al mercato complessivo.
- Investimento su azioni da dividendo: puntare a società che pagano dividendi elevati.
4. Ricerca e scelta delle azioni in cui investire
La ricerca è la chiave per investire con successo in azioni. Inizia seguendo le notizie finanziarie, comprendendo gli indicatori economici e imparando a leggere i rendiconti finanziari, note come “trimestrali”. Presta attenzione agli utili di un’azienda, alla crescita dei ricavi, ai livelli di debito e al posizionamento nel settore prima di investire.
L’utilizzo di risorse online, app di investimento e siti di informazione finanziaria come Money.it può fornire informazioni preziose.
5. Fare il tuo primo investimento
Dopo aver impostato i tuoi obiettivi, aperto un conto e svolto le tue ricerche, sei pronto per effettuare il tuo primo investimento. Inizia in piccolo e valuta di investire in un mix diversificato di azioni o in un ETF se stai cercando un approccio più pratico.
6. Monitora i tuoi investimenti
Monitorare regolarmente i tuoi investimenti e le condizioni di mercato è importante quando si investe in azioni. Tuttavia, è anche fondamentale non reagire in modo emotivo alla volatilità del mercato a breve termine. Rivaluta periodicamente il tuo portafoglio di investimenti per assicurarti che sia in linea con i tuoi obiettivi finanziari.
Perché investire in azioni
Investire in azioni non significa solo potenziale guadagno finanziario; è un modo per garantire che i tuoi risparmi crescano nel tempo, superando l’inflazione e aumentando il tuo potere d’acquisto. È anche un passo verso l’indipendenza finanziaria e la costruzione di un portafoglio di investimenti diversificato. Investendo in una serie di società di diversi settori, puoi mitigare il rischio e creare un futuro finanziario più stabile per te stesso.
Poiché offre numerosi vantaggi difficili da trovare in altri tipi di investimento, investire in azioni può essere una delle strategie finanziarie più gratificanti. Qui esploreremo i vantaggi principali.
Potenziale di rendimenti elevati
Storicamente le azioni hanno sovraperformato (in parole povere, sono “andate meglio di”) la maggior parte delle altre classi di investimento nel lungo termine. Sebbene comportino un rischio maggiore a causa della volatilità del mercato, offrono anche il potenziale per rendimenti significativi. Investire in un mix di società con forti prospettive di crescita può portare a guadagni finanziari importanti, soprattutto se si investe a lungo termine.
Diversificazione del portafoglio di investimenti
La diversificazione è un principio di investimento fondamentale che prevede la distribuzione degli investimenti su vari asset per ridurre il rischio. Se ho 10.000 euro da investire, non li investirò solo in azioni Meta, perché basterà che la società entri in una qualche difficoltà finanziaria a farti perdere soldi.
Le azioni svolgono un ruolo cruciale nella diversificazione. Investendo in un’ampia gamma di azioni di diversi settori, regioni geografiche e industrie, puoi mitigare l’impatto di una performance deludente in ogni singolo investimento. Questa strategia può portare a un portafoglio di investimenti più stabile e meno volatile.
Reddito da dividendi
Oltre alla possibilità di apprezzamento del capitale (un aumento del valore delle azioni), investire in azioni può anche fornire agli investitori un flusso di reddito costante attraverso i dividendi. I dividendi sono porzioni degli utili di una società pagati agli azionisti a intervalli regolari. Sebbene non tutte le azioni paghino dividendi, quelle che lo fanno possono offrire una fonte di reddito affidabile, che può essere particolarmente allettante per gli investitori nel lungo termine.
Rendimenti composti
Uno degli aspetti più interessanti dell’investimento in azioni è il potenziale di rendimento composto. Reinvestire i dividendi per acquistare altre azioni può aumentare significativamente il valore del tuo investimento nel tempo. Questa dinamica di guadagnare interessi su interessi può aiutare ad accelerare la crescita del tuo portafoglio di investimenti.
Costruire un patrimonio
Investire in azioni non è solo per i ricchi; è un modo praticabile per tutti di creare ricchezza nel tempo. Iniziare piano piano e investire costantemente più denaro possibile può portare a una crescita sostanziale attraverso la performance del mercato e l’interesse composto.
Cosa sapere prima di investire in azioni
Per muoversi in modo efficace nel mercato azionario, è fondamentale comprendere alcuni concetti e termini chiave. Questa conoscenza non solo aiuta a prendere decisioni informate, ma anche a interpretare le notizie e report di mercato. Qui esploriamo diversi concetti fondamentali che ogni investitore azionario dovrebbe conoscere.
Capitalizzazione di mercato
La capitalizzazione di mercato, o «market cap», si riferisce al valore totale delle azioni in circolazione di una società. Si calcola moltiplicando il prezzo corrente delle azioni per il numero totale di azioni in circolazione. Le aziende sono spesso classificate, in base alla loro capitalizzazione di mercato, in:
- Large-cap: aziende con una capitalizzazione di mercato pari o superiore a 10 miliardi di dollari, generalmente ben consolidate e stabili.
- Mid-cap: aziende con una capitalizzazione di mercato compresa tra 2 e 10 miliardi di dollari, spesso in fase di crescita con potenziale di espansione.
- Small-cap: aziende con una capitalizzazione di mercato compresa tra 300 milioni e 2 miliardi di dollari, che possono offrire un potenziale di crescita più elevato ma comportano un rischio maggiore.
Rapporto P/E
Il rapporto prezzo-utili (P/E) è un parametro comunemente utilizzato per valutare il prezzo delle azioni di una società rispetto ai suoi utili. Si calcola dividendo l’attuale prezzo di mercato del titolo per il suo utile per azione (EPS). Un rapporto P/E elevato potrebbe indicare che il titolo è sopravvalutato o che gli investitori si aspettano tassi di crescita elevati in futuro.
Dividendi
I dividendi sono pagamenti effettuati da una società ai suoi azionisti, solitamente come distribuzione degli utili. Quando una società ottiene un profitto, può reinvestirlo nell’attività (il cosiddetto utile non distribuito) o distribuirlo agli azionisti sotto forma di dividendi. Il rendimento da dividendi, ovvero il dividendo per azione diviso per il prezzo delle azioni, è un parametro chiave per gli investitori che cercano reddito dai propri investimenti azionari. Sui dividendi si paga un’aliquota fiscale del 26%.
Dati della quotazione
Una quotazione azionaria fornisce informazioni essenziali sulla performance di un titolo sul mercato in un dato momento. Gli elementi chiave di una quotazione includono il simbolo del titolo (una serie univoca di lettere che rappresenta un particolare titolo, ad esempio quello di Amazon è AMZN), l’ultimo prezzo di negoziazione e il volume (il numero di azioni scambiate durante un periodo specifico). Poi possiamo trovare anche i prezzi massimi e minimi della giornata, i massimi e minimi a 52 settimane, il rendimento dei dividendi e il rapporto P/E.
Ordini di mercato
Quando acquistiamo o vendiamo azioni, gli investitori effettuano ordini, che sono istruzioni che si danno alla banca o al broker affinché eseguano un’operazione. Gli ordini più comuni sono:
- Ordini di mercato: acquista (buy) o vendi (sell) immediatamente un titolo al miglior prezzo disponibile.
- Ordini limite: imposta un prezzo specifico al quale sei disposto ad acquistare o vendere un’azione. L’operazione viene eseguita solo se il titolo raggiunge quel prezzo.
- Ordini stop: simili agli ordini limite, ma l’ordine si trasforma in un ordine di mercato una volta raggiunto il prezzo stop.
Rischi di investire in azioni
Investire in azioni offre la possibilità di generare rendimenti elevati, soprattutto rispetto ai risparmi tradizionali o agli investimenti a reddito fisso (obbligazioni). Tuttavia, comporta la sua parte di rischi. I prezzi delle azioni possono essere volatili, influenzati da eventi interni all’azienda o da fattori esterni come cambiamenti economici e instabilità politica. Sebbene esista la possibilità di godere di rendimenti significativi, esiste anche il rischio di perdere parte o tutto il tuo investimento.
Sebbene investire in azioni offra numerosi vantaggi, comporta anche una serie di rischi. Comprenderli è essenziale per prendere decisioni informate e per una gestione efficace del proprio portafoglio di investimenti.
Volatilità del mercato
I prezzi delle azioni possono fluttuare ampiamente nel breve termine a causa di fattori quali indicatori economici, variazioni dei tassi di interesse, instabilità politica e sentiment del mercato. Questa volatilità può essere allarmante per gli investitori, soprattutto per quelli nuovi sul mercato azionario. È importante ricordare che, sebbene la volatilità possa portare a perdite significative nel breve termine, offre anche opportunità di acquistare altre azioni a prezzi inferiori.
Mancanza di rendimenti garantiti
A differenza degli investimenti a reddito fisso come le obbligazioni, investire in azioni non garantisce un rendimento sull’investimento. Il valore delle azioni può scendere così come salire ed è possibile perdere l’intero importo del capitale investito. Questa incertezza richiede un approccio misurato agli investimenti azionari, nel quale la ricerca, la diversificazione e una prospettiva a lungo termine giocano un ruolo fondamentale.
Eventi economici e globali
L’andamento del mercato azionario è strettamente legato alla salute dell’economia. Recessioni economiche, crisi o eventi globali come tensioni geopolitiche e pandemie possono portare a dei forti cali del mercato. Questi eventi possono avere un impatto negativo sugli utili aziendali e sui prezzi delle azioni. Sebbene sia impossibile prevedere questi eventi, essere consapevoli del loro potenziale impatto può aiutare a fare scelte di investimento più resilienti.
Rischi specifici dell’azienda
Investire in singole azioni comporta il rischio che degli eventi specifici legati all’azienda incidano sul prezzo delle azioni. Ciò può includere cambiamenti nella gestione, pressioni dai competitor, problemi normativi o fallimenti operativi. Questi rischi sottolineano l’importanza di fare ricerche approfondite prima di investire in una società e il valore della diversificazione per mitigare l’impatto di eventi avversi su ogni singolo investimento.
Investimenti emotivi
Uno dei rischi meno tangibili ma ugualmente significativi nell’investimento azionario è la tendenza degli investitori a prendere decisioni basate sulle emozioni piuttosto che sull’analisi razionale. La paura e l’avidità possono portare influenzare il mercato, portando a un processo decisionale inadeguato. Sviluppare una strategia di investimento disciplinata e attenervisi può aiutare a mitigare l’impatto dell’investimento emotivo.
Come superare i rischi dell’investimento?
- Diversificazione: distribuire gli investimenti su vari titoli, settori e regioni geografiche può ridurre l’impatto di un singolo investimento sottoperformante.
- Prospettiva a lungo termine: concentrarsi su orizzonti di investimento a lungo termine può aiutare gli investitori a superare la volatilità del mercato a breve termine.
- Formazione continua: rimanere informati sulle tendenze del mercato, sugli indicatori economici e sulle notizie finanziarie può aiutare a prendere migliori decisioni di investimento.
- Consulenza professionale: chiedere consiglio ai consulenti finanziari può fornire strategie di investimento su misura in base alla tolleranza al rischio e agli obiettivi finanziari.
Consigli per investire in azioni
Investire nel mercato azionario può essere gratificante, ma il successo richiede molto più della semplice fortuna. Richiede ricerca, pazienza e un approccio disciplinato al processo decisionale. Ecco alcuni suggerimenti essenziali per aiutarti a destreggiarti tra le complessità degli investimenti azionari e aumentare le tue possibilità di successo.
Studia
Prima di investire in un titolo, effettua una ricerca approfondita sulla società. Comprenderne il modello di business, la posizione nel settore, la salute finanziaria e le prospettive di crescita. Analizza rendiconti finanziari, rapporti sugli utili e notizie del settore. Questo lavoro fondamentale può aiutarti a prendere decisioni informate e a identificare le aziende con un forte potenziale di crescita.
Inizia con quello che conosci
Investire in settori e aziende che conosci può darti un vantaggio. Se hai un background tecnologico, ad esempio, potresti essere più portato a valutare le aziende tecnologiche. Questa familiarità può aiutarti a prendere decisioni più informate e a identificare potenziali opportunità di investimento.
Diversifica il tuo portafoglio
La diversificazione è fondamentale per gestire il rischio nel portafoglio di investimenti. Distribuisci i tuoi investimenti in diversi settori, industrie e regioni geografiche. Questa strategia può aiutare a proteggere il tuo portafoglio dalla volatilità in un particolare segmento di mercato. Ricorda, l’obiettivo della diversificazione non è necessariamente massimizzare i rendimenti ma limitare l’esposizione a ogni singolo tipo di asset.
Controlla le emozioni
Le fluttuazioni del mercato azionario possono provocare forti risposte emotive. La paura e l’avidità possono portare a decisioni avventate, come vendere azioni in preda al panico durante una flessione del mercato o acquistare eccessivamente in un mercato in rialzo. Sviluppare una strategia di investimento disciplinata e attenervisi può aiutarti a evitare di prendere decisioni basate sulle emozioni.
Investi a lungo termine
L’investimento azionario è più efficace come strategia a lungo termine. Sebbene il mercato possa essere volatile nel breve termine, storicamente tende ad aumentare di valore nel lungo termine. Investendo con una prospettiva a lungo termine, puoi superare periodi di volatilità e beneficiare del potenziale di crescita composta.
Attenzione ai costi
I costi di investimento, comprese le commissioni di intermediazione, le commissioni e i rapporti di spesa del fondo, possono incidere sui rendimenti nel tempo. Sii consapevole di questi costi e considera opzioni di investimento a basso costo, come i fondi indicizzati, che possono fornire diversificazione con commissioni inferiori.
Sii flessibile
Il mercato azionario è dinamico e gli investitori di successo sono quelli che imparano e adattano continuamente le proprie strategie. Rimani informato sulle tendenze del mercato, sugli indicatori economici e sui nuovi prodotti di investimento. Essere aperti all’apprendimento e all’adattamento può aiutarti a perfezionare il tuo approccio di investimento e a prendere decisioni più informate.
Considera di rivolgerti a un professionista
Per chi è nuovo nel mondo degli investimenti o desidera approfondire la propria strategia di investimento, la consulenza finanziaria professionale può essere preziosa. I consulenti finanziari possono fornire consulenza personalizzata in base alla situazione finanziaria, agli obiettivi e alla tolleranza al rischio. Possono anche offrire approfondimenti e strategie che potresti non aver considerato.
Come scegliere le azioni da comprare
L’analisi fondamentale permette di valutare un titolo capendone il reale valore di fondo dell’azione. L’analisi tecnica invece permette di capire quali siano i migliori punti di ingresso e di uscita da un titolo azionario e spesso riflette la valutazione dell’analisi fondamentale.
Inoltre, combinando le due tipologie di analisi del mercato si potranno non solo analizzare i grafici, ma anche studiare l’andamento storico di una quotazione nel tentativo di ottimizzare i risultati derivanti dall’investire in azioni.
È infatti importante conoscere sia l’andamento del prezzo nel momento in cui si sta facendo trading, sia capirne le evoluzioni nel passato.
Partendo dall’analisi fondamentale, i parametri su cui basarsi per la scelta di un titolo sono i seguenti:
- il ROE e il ROA (o il ROI)
- il rapporto prezzo/utili (P/E) e l’EPS (utile per azione)
- il rapporto prezzo/valore di libro (P/BV)
- news, qualità del management e visibilità del titolo.
Nello specifico, a livello teorico per capire su quali azioni investire è importante che:
- ROE e ROA attuali e prospettici siano elevati;
- P/E sia relativamente basso rispetto ai competitor e l’EPS in crescita;
- P/BV sia basso (anch’esso comparabile con i competitor di settore).
Il ROE e il ROA
L’operatore di Borsa che si confronta con il mercato azionario per investire e scegliere un titolo guarda inizialmente al ROE (Return on Equity). Questo indicatore finanziario offre la possibilità al trader di valutare il tasso di remunerazione del patrimonio netto, ossia quella parte di bilancio che remunera gli azionisti.
Elevati livelli di ROE, sia attuali che prospettici, stanno ad indicare che la società emittente del titolo è in grado di garantire un alto rendimento per gli investitori.
Tuttavia, il solo uso del ROE può essere fuorviante in quanto non tiene conto del livello di indebitamento. Per definizione il patrimonio netto è la differenza tra il totale delle attività e le passività. Se le passività aumentano, di conseguenza il denominatore del ROE tenderà a diminuire spingendo il valore complessivo in rialzo. Gli operatori quindi confrontano, in genere, il ROE con il ROA (Return on Assets), che mostra quanto gli asset dell’azienda siano redditizi.
Valori elevati di ROE e ROA stanno ad indicare che la crescita del ROE è veritiera in quanto il ROA tiene conto delle passività nel denominatore che all’aumentare di esse tenderà a crescere, comprimendo così la percentuale del ROA.
Il P/E e l’EPS
Nell’investire in azioni, insieme al ROE e al ROA si guardano anche il P/E e l’EPS. Il P/E è il rapporto tra il prezzo dell’azione e l’EPS, cioè l’utile generato dall’azienda per ogni azione in circolazione.
Il P/E rientra nella categoria dei “comparables”, quei parametri che possono essere comparati con quelli di società simili o di settore. Alcuni operatori tendono a confrontare il P/E di un’azienda con quello di settore, commettendo però un errore.
Non si può infatti confrontare il P/E con la semplice media matematica del settore di riferimento, poiché quest’ultima ricomprende P/E di società che per struttura e redditività non sono simili a quella oggetto di analisi.
È bene quindi comparare il P/E con quello di aziende simili piuttosto che a quello medio di settore. Quindi quando svolgete le vostre analisi fate attenzione a non cadere in questo tranello.
L’EPS invece è il denominatore del P/E. Se il P/E scende mentre l’EPS sale siamo nella situazione ideale (ammettendo che ROE e ROA siano ottimali).
Questo perché sta a indicare che il prezzo dell’azione non sta riflettendo la crescita degli utili, mostrando così una sottovalutazione del mercato sul titolo in questione.
Il P/BV
A dare ulteriore riprova della bontà dell’analisi interviene il P/BV (prezzo/valore di libro). Se il ROE cresce strutturalmente bene (cioè che non ci sono deviazioni causate dall’aumento del debito) ed il P/BV è basso c’è un ulteriore suggerimento di sottovalutazione del titolo da scegliere.
Questo perché il prezzo non sta inglobando la crescita del valore di libro (patrimonio netto) che è la parte del bilancio che interessa all’investitore azionario.
L’effetto news, management e visibilità
Altro punto che conclude l’analisi fondamentale di un titolo sono le news che circolano sulla società emittente e sul sentiment del mercato verso il management. Se scegliamo di investire su un titolo azionario, è bene dare un’occhiata alle recenti notizie sulla società.
News positive in genere riflettono il sentiment del mercato sull’azienda, il che è un buon segno per futuri rialzi del titolo in questione. Valutare l’abilità del management è anche una buona idea poiché se i vertici della società sono percepiti positivamente dal mercato, questo avrà un atteggiamento positivo verso le scelte dei manager e soprattutto verso il titolo.
Infine, tenete in considerazione dov’è quotato il titolo. Se si parla di aziende a piccola capitalizzazione, in fasi di mercato avverse al rischio non è detto che il titolo salga. Questo perché le azioni quotate su indici minori godono di minore visibilità a causa appunto dell’inserimento su indici di minore rilevanza.
La Borsa Italiana è per lo più manovrata da investitori stranieri i quali, in fasi di mercato come quelle attuali, potrebbero decidere di non investire su aziende quotate sullo Star o sullo Small-Cap per non incorrere nel rischio di restare impantanati nel titolo. Osservate sempre quindi i volumi di scambio che vedremo tra poco.
Investire in azioni con l’analisi tecnica
Se tutti questi parametri vengono rispettati, possiamo iniziare a dare un’occhiata al grafico del titolo che vogliamo scegliere. Tendenzialmente i parametri grafici da vedere sono 3:
- la forza relativa del titolo (indicatore RSI);
- i volumi di scambio;
- i livelli di prezzo su cui si trova l’azione.
Partiamo dai livelli di prezzo su cui si trova l’azione. Immaginiamo di aver trovato un titolo che rifletta tutti i parametri fondamentali visti in precedenza. Adesso dobbiamo capire su che livello di prezzo fare il nostro ingresso.
Guardiamo il grafico sottostante che è di una società belga che rispetta tutti i parametri visti in precedenza. Ci accorgiamo che il titolo non vale €2,8 ma molto di più e andiamo a dare un’occhiata al grafico.
Vediamo che il prezzo si trova su una resistenza (in giallo) e che vi si sta approcciando con volumi sostenuti. In teoria avremmo potuto anticipare la rottura per poi comprare anche dopo la stessa. Come si vede, al primo tentativo di test il titolo non riesce a rompere il livello pur mostrando volumi sostenuti.
Si guardi però a come scende dopo il fallito test: i volumi sono nettamente minori della fase di salita, indicandoci che la discesa è solo una fase di presa di profitto. A riprova di questo è l’andamento dell’indicatore RSI che invece di scendere continua a salire. Ulteriore segnale che un nuovo test si sta per verificare.
Infatti, qualche giorno dopo il titolo torna a testare la resistenza, rompendola, con volumi sempre molto alti. Per tutta la fase di salita il titolo registra volumi alti: questo vuol dire che i grossi investitori si sono accorti delle potenzialità dell’azienda e hanno cominciato a fare incetta delle azioni. Se avessimo comprato a €2,8 e avessimo rivenduto a €5, beh fate voi il calcolo del guadagno.
Tutto questo poi nell’arco di 3 mesi, questo perché la metodologia illustrata si applica bene a periodi medi ma anche abbastanza brevi. Infine, guardate il grado di correlazione del titolo in questione con l’indice di riferimento, paragonando la forza relativa del titolo da scegliere con quello del listino.
Se il titolo mostra forza relativa all’indice, vuol dire che l’azione che stiamo scegliendo ha un andamento slegato da quello dell’indice di riferimento, il che ci indica che la sua forza è al sicuro anche in tempi non ottimali dell’indice di quotazione.
Conclusioni
Investire nel mercato azionario è un modo efficace per creare ricchezza e raggiungere l’indipendenza finanziaria. Tuttavia, ciò richiede impegno nell’apprendimento, pazienza e un approccio disciplinato alla gestione del rischio. Comprendendo le nozioni di base su come funziona il mercato, ricercando attentamente gli investimenti più adatti, diversificando il tuo portafoglio e mantenendo una prospettiva a lungo termine, puoi destreggiarti tra gli alti e bassi del mercato in modo più efficace.
FAQ
Le seguenti FAQ hanno l’obiettivo di fornire un punto di partenza per comprendere gli investimenti in borsa. Man mano che acquisisci esperienza, continua ad informarti e valuta la possibilità di consultare un consulente finanziario per adattare la tua strategia di investimento alle tue esigenze e obiettivi specifici.
È meglio investire in azioni direttamente o tramite fondi comuni/ETF?
L’investimento diretto in azioni è adatto a coloro che desiderano ricercare e selezionare singoli titoli e costruire il proprio portafoglio. Richiede più tempo e conoscenze per gestirlo in modo efficace.
I Fondi comuni/ETF sono adatti invece a chi cerca un investimento diversificato gestito automaticamente da professionisti. Questi fondi raccolgono denaro da molti investitori per acquistare una vasta gamma di azioni, obbligazioni o altri titoli.
Qual è la differenza tra un mercato rialzista e un mercato ribassista?
- Mercato rialzista: è caratterizzato dall’aumento dei prezzi delle azioni, dall’ottimismo, dalla fiducia degli investitori e dalle aspettative che i risultati forti continuino.
- Mercato ribassista: è definito dal calo dei prezzi delle azioni, dal pessimismo e dal calo della fiducia degli investitori. Spesso è una reazione alle recessioni economiche o alle crisi finanziarie.
Come capire quando comprare o vendere azioni?
Le decisioni su quando acquistare o vendere un titolo dovrebbero basarsi sulla propria strategia di investimento, sulla ricerca e sugli obiettivi finanziari dell’investitore. Considera con attenzione fattori quali le prestazioni dell’azienda, le tendenze del settore e le condizioni di mercato. È importante, inoltre, non lasciare che le emozioni guidino le tue decisioni di investimento.
Per quanto tempo investire in azioni?
Il periodo di detenzione ideale dipende dalla strategia di investimento e dagli obiettivi finanziari. Molti investitori di successo adottano un approccio a lungo termine, detenendo azioni per anni o addirittura decenni per beneficiare dei rendimenti composti e della crescita del valore delle azioni.
Posso perdere tutti i miei soldi in borsa?
Sebbene sia possibile subire delle perdite significative nel mercato azionario, diversificare il portafoglio, investire in società consolidate e adottare una strategia di investimento a lungo termine può aiutare a ridurre il rischio di perdere l’intero investimento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Questo articolo fa parte delle Guide della sezione Money Academy.