Come riciclare pneumatici usati o fuori uso

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1 Ottobre 2024 - 15:51

Le gomme di auto e moto usate o non più in uso possono essere sia smaltite che riutilizzate in modo creativo. Ecco come riciclare pneumatici in modo virtuoso.

Come riciclare pneumatici usati o fuori uso

Il riciclo degli pneumatici usati è diventato un tema di grande rilevanza ambientale ed economica della nostra società. Ogni anno, milioni di gomme auto e moto fuori uso finiscono per accumularsi, rappresentando una sfida significativa per lo smaltimento e un’occasione unica per il riuso. Se si decide di buttare gli pneumatici ci si dovrà attenere a delle regole ben precise - come vedremo.

Oltre allo smaltimento, però, le vecchie ruote possono anche rivelarsi dei gioielli del riuso, con la possibilità di dargli nuova vita trasformandoli in completi d’arredamento o sfruttandoli in vario modo. In ciò la parola d’ordine è creatività.

Di seguito andremo a scoprire in che modalità smaltire correttamente gli pneumatici, ma daremo anche qualche idea per riciclare le gomme di auto e moto in modo utile e creativo.

Perché riciclare gli pneumatici usati?

Il riciclaggio degli pneumatici usati è diventato un tema di grande importanza per l’ambiente e l’economia. I numeri parlano chiaro: secondo Emissions Analytics, ogni anno vengono prodotti quasi due miliardi di gomme. Un numero insostenibile se non si attiva la giusta catena dello smaltimento e del riciclo. Ecco, allora, tutti i buoni motivi per cui è importante occuparsi degli pneumatici che non si usano più.

Impatto ambientale

Gli pneumatici fuori uso, se non gestiti adeguatamente, possono rilasciare sostanze dannose come zinco, benzene e piombo, inquinando il suolo, l’acqua e l’aria. Riciclando gli pneumatici, riduciamo la quantità di rifiuti destinati alle discariche e preveniamo il rischio di incendi, che possono causare gravi danni ambientali.

Inoltre, il riciclo degli pneumatici contribuisce a diminuire le emissioni di CO2. Secondo i dati di Ecopneus, negli ultimi dieci anni sono state raccolte 2,2 milioni di tonnellate di pneumatici fuori uso in Italia, evitando l’emissione di 3,36 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti.

Valore delle materie prime

Gli pneumatici sono composti da materiali preziosi che possono essere recuperati e riutilizzati. La gomma degli pneumatici è una miscela di polimeri di alta qualità che mantiene le sue caratteristiche anche dopo il riciclo. Attraverso il processo di riciclaggio, è possibile ottenere gomma, acciaio e fibre tessili che possono essere impiegati in vari settori.

Il riciclo degli pneumatici permette di risparmiare risorse naturali e ridurre la dipendenza da materie prime vergini. In Italia, si stima un risparmio annuale di 22,6 milioni di litri di petrolio e 16.600 tonnellate di altre materie prime strategiche grazie alla ricostruzione degli pneumatici.

Come smaltire correttamente gli pneumatici dell’auto?

La gestione degli pneumatici fuori uso è regolamentata da normative specifiche. In Italia, il Decreto Legislativo n. 82 dell’11 aprile 2011 disciplina lo smaltimento degli pneumatici, introducendo regole stringenti per garantire una gestione corretta e sostenibile.

Secondo la normativa vigente, i produttori e gli importatori di pneumatici sono responsabili della gestione di un quantitativo di pneumatici fuori uso pari a quanto immesso nel mercato del ricambio l’anno precedente. Questo sistema di responsabilità estesa del produttore promuove il riciclo e il recupero dei materiali.

Per riciclare correttamente gli pneumatici usati, è possibile rivolgersi a diversi soggetti specializzati. I gommisti e le autofficine sono tenuti a ritirare gli pneumatici usati al momento della sostituzione e a garantirne il corretto smaltimento.

Dal 2011 i costi di smaltimento vengono sostenuti dall’acquirente che paga questo prezzo nel momento di acquisto delle nuove gomme per l’auto. Il sovrapprezzo di più o meno 3 euro per ciascuna gomma viene, quindi, erogato nel momento dell’acquisto e viene riportato nella fattura di acquisto. Il sovrapprezzo non è però standard e può variare in base alla casa costruttrice e al peso delle ruota. Questa tassa sullo smaltimento sarà stata pagata anche nel caso in cui aveste acquistato le gomme online e sarà stata poi cura del rivenditore versare la somma per il successivo smaltimento della componente.

Rivolgersi a un operatore specializzato è l’unico modo per riuscire a smaltire in maniera idonea gli pneumatici non più utilizzabili e far sostenere i costi di smaltimento al momento dell’acquisto è un deterrente per evitare che le gomme usate dell’auto vengano disperse nell’ambiente. Non esistono infatti per le gomme usate punti di raccolta o isole ecologiche che si occupino di gettare in modo corretto le gomme usurate della vostra auto, per cui dovrete fare riferimento a un centro specializzato o a un gommista.

Come vengono riciclati gli pneumatici usati

Il riciclo degli pneumatici è un processo complesso che richiede diverse fasi per trasformare questi rifiuti in risorse preziose. Esaminiamo le principali tappe di questo processo, che contribuisce a ridurre l’impatto ambientale e a recuperare materiali utili.

Raccolta e selezione

Il primo passo nel riciclo degli pneumatici usati è la raccolta. In Italia, la legge impone il riciclaggio del 95% dei pneumatici dismessi. Gommisti e autofficine sono tenuti a ritirare gli pneumatici usati al momento della sostituzione e a raccoglierli. Inoltre, esistono centri di raccolta specializzati in tutto il Paese dove i cittadini possono portare i loro pneumatici fuori uso.

Una volta raccolti, gli pneumatici vengono selezionati in base alle loro condizioni. Alcuni possono essere ricostruiti e riutilizzati, mentre altri vengono avviati al processo di riciclo vero e proprio. Questa fase è cruciale per garantire un trattamento efficiente e sicuro dei materiali.

Triturazione

La triturazione è il cuore del processo di riciclo degli pneumatici. In questa fase, gli pneumatici vengono ridotti in pezzi più piccoli attraverso l’uso di macchinari specializzati. Il processo inizia con una triturazione grossolana, chiamata anche «ciabattatura», che riduce gli pneumatici in frammenti di circa 50-300 mm.

Successivamente, questi frammenti passano attraverso trituratori più fini che li riducono ulteriormente. Tale fase può comprendere diversi passaggi, a seconda della granulometria desiderata del prodotto finale. L’obiettivo è ottenere granuli o polverino di gomma di dimensioni comprese tra 0,8 e 20 mm.

Separazione dei materiali

Durante il processo di triturazione, avviene anche la separazione dei diversi materiali che compongono lo pneumatico. Gli pneumatici sono costituiti principalmente da gomma, ma contengono anche acciaio e fibre tessili. La separazione di questi materiali è fondamentale per il loro recupero e riutilizzo.

L’acciaio viene estratto utilizzando potenti magneti. Questo materiale può essere facilmente riciclato nelle acciaierie. Le fibre tessili vengono separate attraverso sistemi di aspirazione e possono essere utilizzate come combustibile o in altre applicazioni industriali.

Il risultato finale di questo processo è la gomma granulata o polverizzata, pronta per essere riutilizzata in diversi ambiti. Questa gomma riciclata può essere impiegata per produrre asfalti modificati, superfici sportive, pannelli insonorizzanti e molti altri prodotti.

I prodotti ottenuti dal riciclo

Il riciclo degli pneumatici fuori uso offre una vasta gamma di possibilità per creare prodotti innovativi e sostenibili. La gomma riciclata da questi pneumatici ha caratteristiche uniche che la rendono adatta a molteplici applicazioni in diversi settori.

Pavimentazioni in gomma

Le pavimentazioni in gomma riciclata sono diventate sempre più popolari per la loro versatilità e durabilità. Queste superfici hanno proprietà eccellenti come l’elasticità, la resistenza agli agenti atmosferici e la capacità di assorbire gli urti.

Sono particolarmente apprezzate per:

  • aree gioco per bambini: offrono una superficie antitrauma che riduce il rischio di lesioni in caso di cadute;
  • campi sportivi: vengono utilizzate per realizzare piste di atletica, campi da calcio in erba sintetica e superfici polivalenti;
  • pavimentazioni sportive: garantiscono un’ottima aderenza e assorbimento degli urti, migliorando le prestazioni e riducendo il rischio di infortuni.

Queste pavimentazioni hanno una lunga durata, richiedono poca manutenzione e sono resistenti a muffe, batteri e variazioni di temperatura.

Asfalti modificati

L’aggiunta di polverino di gomma riciclata agli asfalti tradizionali ha portato allo sviluppo di asfalti modificati con prestazioni superiori.

Questi asfalti innovativi offrono numerosi vantaggi:

  • riduzione del rumore: possono abbattere il rumore del traffico fino a 7 decibel, migliorando la qualità della vita nelle aree urbane;
  • maggiore durata: resistono fino a tre volte di più rispetto agli asfalti convenzionali, riducendo la necessità di manutenzione;
  • migliore sicurezza stradale: offrono una maggiore aderenza e un drenaggio più efficace dell’acqua, riducendo il rischio di incidenti.

In Italia, sono già stati realizzati oltre 680 km di strade con asfalto modificato con gomma riciclata, dimostrando l’efficacia di questa soluzione.

Oggetti di arredo urbano

La gomma riciclata trova impiego anche nella creazione di vari elementi di arredo urbano, contribuendo a rendere gli spazi pubblici più sostenibili e funzionali.

Alcuni esempi includono:

  • panchine e sedute per parchi e giardini pubblici;
  • fioriere e rastrelliere per biciclette;
  • elementi per la sicurezza stradale come dissuasori di sosta e rallentatori di traffico;
  • segnaletica verticale per aree verdi e spazi pubblici.

Questi oggetti combinano durabilità, resistenza agli agenti atmosferici e un aspetto estetico gradevole, dimostrando come il riciclo degli pneumatici possa contribuire a migliorare l’ambiente urbano in modo creativo e sostenibile.

Idee creative per il riutilizzo domestico degli pneumatici

Il riciclo degli pneumatici usati non si limita solo alle applicazioni industriali. Ci sono molte idee creative per riutilizzare le gomme auto e moto in ambito domestico, trasformandole in oggetti utili e decorativi. Queste soluzioni fai-da-te non solo contribuiscono a ridurre i rifiuti, ma aggiungono anche un tocco di originalità alla casa e al giardino.

Mobili e oggetti di arredamento

Uno dei modi più popolari per riciclare pneumatici è trasformarli in mobili. Con un po’ di creatività, possiamo creare pouf e ottomane avvolgendo lo pneumatico con corde di sisal e aggiungendo un cuscino. Questo risultato è non solo pratico, ma anche esteticamente gradevole, adattandosi a diversi stili di arredamento.

Possiamo anche realizzare tavolini da caffè dipingendo lo pneumatico e aggiungendo un piano in vetro o legno. Questi elementi d’arredo sono ideali sia per interni che per esterni, offrendo un tocco rustico e originale.

Creazioni per il giardinaggio

Per gli amanti del giardinaggio, gli pneumatici riciclati offrono infinite possibilità. Possiamo dipingere e impilare i pneumatici per creare fioriere colorate, perfette per abbellire giardini e terrazze.

È importante, però, evitare di piantare ortaggi commestibili in queste fioriere, poiché nel tempo potrebbero rilasciare sostanze chimiche nel terreno. Per un tocco più creativo, possiamo trasformare i pneumatici in vasi a forma di tazza o creare installazioni artistiche nel giardino.

Arredamento da esterno

Gli pneumatici riciclati sono anche ottimi per creare mobili da esterno. Possiamo realizzare sedili da giardino, dondoli e persino altalene. Questi elementi non solo sono ecologici, ma aggiungono anche un tocco ludico agli spazi esterni, rendendoli perfetti per aree gioco per bambini e spazi relax per adulti.

Con un po’ di ingegno, possiamo creare un’amaca utilizzando mezza gomma per auto, offrendo un comodo posto per rilassarsi all’aperto.

Opportunità per la cucina

In cucina, gli pneumatici riciclati possono trasformarsi in utili accessori. Possiamo creare sottopentola, guanti da forno, imbuti o portafrutta. Questi oggetti non solo sono funzionali, ma aggiungono anche un tocco di originalità alla cucina.

Nel soggiorno, la gomma riciclata può essere utilizzata per i piedini dei divani o per la seduta di alcuni tipi di sedie, combinando funzionalità e design sostenibile.

Oggettistica per il bagno

Anche il bagno può beneficiare del riciclo degli pneumatici. Possiamo creare tappetini antiscivolo, bilance o portasapone, rendendo l’ambiente più sicuro e allo stesso tempo ecologico.

All’esterno, oltre alle pavimentazioni, possiamo realizzare accessori come lampade o chaise longue, creando un’atmosfera unica e sostenibile.

Animali e tempo libero

Per chi ama gli animali domestici, gli pneumatici riciclati offrono soluzioni creative. Possiamo creare cucce confortevoli e colorate per cani e gatti, o realizzare ciotole e giochi da giardino per i nostri amici a quattro zampe. Queste idee non solo fanno felici i nostri animali, ma contribuiscono anche a ridurre l’impatto ambientale.

Infine, per i più creativi, gli pneumatici possono essere trasformati in borse, giare e vasi. Questi prodotti, oltre ad essere belli e funzionali, sono rigorosamente ecofriendly e permettono di imprimere uno stile unico alla casa e al giardino.

Quanto vale il mercato del riciclo delle gomme auto e moto?

Il mercato del riciclo degli pneumatici fuori uso (PFU) sta vivendo una fase di significativa crescita e trasformazione. Secondo le stime più recenti, le dimensioni di questo settore sono state valutate a 25 miliardi di dollari nel 2023, con previsioni di raggiungere i 46,9 miliardi di dollari entro il 2030. Questo rappresenta una crescita annua composta (CAGR) del 10% durante il periodo 2024-2030, evidenziando il potenziale economico di questa industria.

In Italia, il mercato del riciclo degli pneumatici è particolarmente dinamico. Ogni anno nel nostro paese si producono tra le 380.000 e le 400.000 tonnellate di pneumatici da smaltire. Considerando anche altre fonti di produzione di PFU, si stima che vengano gestite annualmente circa 499.000 tonnellate di pneumatici fuori uso.

Il trattamento dei PFU in Italia genera diversi sottoprodotti: circa il 45% viene destinato al recupero di materia, mentre il restante 55% viene utilizzato per il recupero di energia come combustibile. La materia recuperata viene suddivisa in granuli, polverini, acciaio e parti tessili, che trovano impiego in vari settori, tra cui l’edilizia civile e infrastrutturale.

Nonostante i progressi, ci sono ancora sfide da affrontare. In Italia, ad esempio, l’utilizzo del polverino di gomma negli asfalti è ancora limitato rispetto ad altri paesi, principalmente a causa di politiche di «green procurement» meno efficaci. Tuttavia, questa situazione rappresenta anche un’opportunità di crescita per il settore.

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