Il sondaggio di Money.it: come voterai al referendum sulla cittadinanza italiana che, se ammesso dalla Consulta, si terrà la prossima primavera?
Come voterai al referendum sulla cittadinanza italiana? Questo è stato il sondaggio che Money.it ha voluto proporre ai suoi lettori ora che i promotori hanno depositato in Cassazione le 637.487 firme raccolte, con il quorum delle 500.000 firme che è stato superato nei tempi stabiliti anche se l’ultima parola ora spetterà alla Consulta, chiamata a decidere sull’ammissibilità del quesito.
SONDAGGIO CHIUSO QUI I RISULTATI
Il referendum cittadinanza è stato lanciato da +Europa che, subito dopo, ha trovato la sponda anche di partiti come Pd, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Alleanza Verdi-Sinistra, oltre che di numerose associazioni.
In base al quesito, il referendum vuole ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza italiana che, una volta ottenuta, sarebbe automaticamente trasmessa ai propri figli e alle proprie figlie minorenni.
Una modifica all’attuale legge che non piace al centrodestra e in particolare la Lega, con Matteo Salvini che subito si è detto contrario ai cambiamenti avallati dal quesito referendario al pari di Giorgia Meloni per cui le normative vanno bene così come sono.
Lo scopo di questo sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, è stato quello di capire come voteranno i lettori al referendum cittadinanza.
Il sondaggio sul referendum cittadinanza
Il sondaggio di Money.it è arrivato proprio nel momento in cui sta per scadere il termine - 30 settembre - per la raccolta delle firme per le varie iniziative referendarie. Alla Consulta a cui spetterà l’ultima parola, al momento sono arrivati tre quesiti che hanno raccolto il numero di firme necessarie.
Oltre al referendum cittadinanza, la prossima primavera gli italiani potrebbero essere chiamati a esprimersi anche su altri due referendum abrogativi: quello per cancellare il Jobs Act e quello per cestinare la riforma dell’Autonomia differenziata.
In merito al referendum cittadinanza, questo è il quesito su cui nel 2025 i cittadini potrebbero essere chiamati a esprimersi.
Volete voi abrogare l’art. 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole “adottato da cittadino italiano” e “successivamente alla adozione”; nonché la lettera f), recante la seguente disposizione: «f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.», della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza?
Ma cosa potrebbe cambiare se questo referendum dovesse essere approvato? Ai fini della concessione della cittadinanza, oltre alla residenza ininterrotta in Italia (che questo Referendum propone di ridurre a 5 anni) resterebbero invariati gli altri requisiti già stabiliti dalla normativa vigente e dalla giurisprudenza, quali: la conoscenza della lingua italiana, il possesso di adeguate fonti economiche, l’idoneità professionale, l’ottemperanza agli obblighi tributari, l’assenza di cause ostative collegate alla sicurezza della Repubblica.
Contro il referendum cittadinanza si è espressa Giorgia Meloni: “Per quanto riguarda la proposta sulla quale sono state raccolte le 500 mila firme, che propone di dimezzare i tempi per l’ottenimento della cittadinanza, io penso che il termine dei dieci anni sia un termine congruo”.
Contrari anche Lega e Forza Italia, con gli azzurri che hanno specificato come il referendum sia incompatibile con la proposta forzista sullo ius scholae per concedere la cittadinanza italiana agli stranieri dopo dieci anni di percorso scolastico frequentato con profitto.
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