Chi ha superato il concorso scuola 2024 potrebbe doverlo ripetere, partecipando al successivo, per ottenere il ruolo: ecco perché.
Anche chi supera il concorso scuola 2024 dovrà ripeterlo e non solo chi è stato bocciato alla prova scritta o alla successiva prova orale.
Il primo concorso scuola del Pnrr targato Valditara si sta svolgendo ancora in tutta Italia, in alcune regioni e per alcune classi di concorso i candidati ancora non sanno quando dovranno sostenere le prove, eppure già si parla del concorso che si svolgerà in autunno e che secondo il Dl Scuola e Sport in fase di conversione diventerà più difficile da superare.
Molti docenti che hanno superato il concorso scuola, anche con un voto alto, sanno che molto probabilmente non otterranno la cattedra e il ruolo e che si dovranno rassegnare ad affrontare nuovamente le prove con un successivo bando. Il concorso scuola 2024 non è abilitante e non ha una graduatoria a esaurimento ecco perché anche chi lo supera dovrà ripeterlo. I docenti si stanno mobilitando per cambiare la situazione. I dettagli.
Concorso scuola: anche chi lo supera dovrà ripeterlo a causa della graduatoria
Superare il concorso scuola, anche con un voto alto, non basta. Occorre risultare vincitori, non semplicemente idonei e la colpa è della graduatoria perché, come previsto dal bando del concorso scuola in corso, non è a esaurimento.
Per ottenere il ruolo è necessario che la propria posizione in graduatoria rientri tra i posti messi a bando. Facciamo un esempio: se per una determinata classe di concorso i posti sono 100 chi si trova dal centounesimo posto in graduatoria non ottiene il ruolo ma molto probabilmente solo tre punti nelle graduatorie per le supplenze. Non ottiene l’abilitazione, perché il concorso scuola attualmente in corso non è abilitante, e se vorrà sperare nel contratto a tempo indeterminato dovrà seguire nuovamente l’estenuante trafila delle prove.
Stando al decreto Scuola e Sport le immissioni in ruolo potranno avvenire fino al 31 dicembre 2024 perché le graduatorie potranno essere pubblicate anche dopo il 31 agosto, ma non si esauriscono e quindi gli idonei restano fuori. La graduatoria della singola classe di concorso dura un anno e chiaramente lo scorrimento avviene in caso di rinunce da parte di chi, trovandosi in posizione utile, risulta vincitore.
Per alcune classi di concorso, e questa è una novità dell’ultimo anno, dovrebbe valere la “quota blu” vale a dire che a parità di punteggio tra un docente di genere maschile e uno di genere femminile passa il primo. Questa regola vale per le classi di concorso dove vi è una predominanza di insegnanti di genere femminile.
Molti hanno rinunciato in partenza al concorso o non si sono presentati all’orale per un basso punteggio allo scritto proprio perché consapevoli di una graduatoria non a esaurimento. Ora però, dinanzi ai sacrifici in termini di studio, tempo e denaro - ricordiamo che molti docenti hanno svolto l’orale
fuori dalla propria regione di residenza e di lavoro anche a causa degli accorpamenti delle commissioni per alcuni insegnamenti - molti precari che hanno superato il concorso scuola anche con un voto alto non ci stanno e chiedono al governo maggiori garanzie.
Concorso scuola, anche chi lo supera dovrà ripeterlo: la protesta dei precari
È il caso dei docenti lombardi che come riporta Il Giorno hanno firmato una petizione da inviare al ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per chiedere una graduatoria a esaurimento.
Le firme sono oltre 20mila e i docenti che hanno superato il concorso scuola chiedono l’istituzione di una graduatoria di merito sperando che il Mim possa rivedere le regole in corsa e modificarle, anche se gli annunci di una successiva selezione legata al Pnrr non lasciano ben sperare.
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