Niente conguaglio Irpef nella busta paga di luglio: perché? Ecco spiegate le (possibili) motivazioni del ritardo dell’addebito o del rimborso.
Luglio 2018 doveva essere il mese del conguaglio per i lavoratori italiani, i quali attendevano in busta paga l’addebito o il rimborso Irpef (a seconda del risultato del ricalcolo delle imposte dovute).
Tuttavia solo per alcuni lavoratori è stato così mentre nelle buste paga di altri non c’è alcun riferimento al conguaglio Irpef. Ad esempio, nella giornata di ieri NoiPa ha pubblicato i cedolini stipendiali del mese di luglio (che verranno accreditati lunedì 23) e con l’occasione molti dipendenti pubblici hanno notato che non si è provveduto con alcun conguaglio fiscale.
Se anche voi vi attendevate uno stipendio più alto (o anche più basso) per effetto del conguaglio Irpef ma così non è stato non dovete preoccuparvi perché non c’è stato alcun errore: luglio, infatti, è il mese in cui arrivano i primi rimborsi - o trattenute - ma non è detto che per tutti sia così.
Vediamo a tal proposito come si è espressa l’Agenzia delle Entrate in una vecchia circolare del 2018 (la numero 42/E) che ci torna utile per fare chiarezza su eventuali ritardi del conguaglio.
Perché non sempre il conguaglio arriva a luglio
Come anticipato il conguaglio Irpef può anche non avvenire a luglio ma nei mesi successivi. D’altronde per l’invio della dichiarazione dei redditi tramite il modello 730/2018 c’è tempo fino al 23 luglio; per chi l’ha presentata in questi giorni, quindi, i tempi sono troppo ristretti per far sì che i rimborsi siano erogati già questo mese.
La mancanza del conguaglio quindi potrebbe essere causata da un ritardo nella presentazione del modello 730/2018, oppure da un ritardato invio della dichiarazione da parte dei Centri di Assistenza o degli altri professionisti abilitati ai quali vi siete rivolti.
In tal caso, infatti, il modello riepilogativo inviato al vostro datore di lavoro (nonché sostituto d’imposta) potrebbe essere arrivato troppo tardi affinché questo potesse effettuare i rimborsi già nella busta paga di luglio 2018.
Quindi non temete: in tal caso il rimborso arriverà con lo stipendio del mese di agosto.
Tuttavia potrebbero esserci altre motivazioni dietro al ritardo; ad esempio, dovete sapere che l’Agenzia delle Entrate dispone della facoltà di predisporre un controllo immediato sulla dichiarazione dei redditi pervenuta, ed in tal caso la data del conguaglio sarà rinviata a data da destinarsi.
Ad esempio, questo può accadere quando i rimborsi superano i 4.000€, così come quando il rimborso è di molto superiore a quello previsto dal Fisco ed indicato con il modello 730 precompilato.
In tal caso, quindi, il conguaglio potrebbe arrivare nel mese di agosto, ma non è detto; dipenderà, infatti, dalla data in cui l’Agenzia delle Entrate completerà i controlli necessari.
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