Appena i mercati iniziano a scendere riaffiorano i comportamenti irrazionali}}, e con questi la voglia di entrare e uscire dai mercati. Ecco gli errori da evitare.
Nel processo di controllo (e autocontrollo) dei propri investimenti visto nelle ultime settimane occorre analizzare l’ultimo passaggio fondamentale per il risparmiatore alle prime armi: inserire il pilota automatico.
Che i mercati non possano solo salire lo sappiamo tutti. Così come tutti, nei momenti peggiori, ci diciamo: “Nelle discese più profonde si colgono le migliori opportunità”. Peccato però che quando poi ci si trova a tu per tu con un calo del 50%, le teorie crollano e le emozioni (negative) dominano. La verità, infatti, è che appena i mercati iniziano a scendere riaffiorano i comportamenti irrazionali, e con questi la voglia di entrare e uscire dai mercati, anticipare i crolli, investire nei minimi per uscire sui massimi: comportamenti che nel 99,99999999% dei casi non riescono mai a produrre l’effetto desiderato.
I mercati (azionari, obbligazionari o di qualunque altro tipo) semplicisticamente non sono che la somma di tutte le scelte di acquisto e di vendita di tutti i partecipanti ai mercati stessi. Le scelte formano i prezzi dei singoli prodotti finanziari e determinano i rialzi e i ribassi di un determinato mercato. Può essere interessante osservare come negli ultimi 15 anni, a partire dalla pesantissima crisi del 2008, l’indice della paura, il cosiddetto VIX (Volatility Index), utilizzato dalla maggioranza degli analisti per prevedere l’imminente crollo dei mercati, abbia dato a più riprese una serie di falsi segnali spiazzando completamente chi, più furbo degli altri, aveva pensato di uscire dal mercato per poi rientrarci a prezzi più convenienti. [...]
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