Sarà quello delle relazioni con la Russia il grande tema del Consiglio Europeo del 24-25 maggio. Ma ci sarà spazio anche per Brexit, Covid-19 e clima.
I vertici UE hanno affrontato temi importanti nel corso della Conferenza sul futuro dell’Europa (sul piatto la possibilità di modifica dei trattati), ma le vere decisioni verranno prese nella due giorni del prossimo Consiglio Europeo del 24 e 25 maggio.
Nel vertice di fine mese verranno trattati principalmente quattro temi: Russia, Brexit, aggiornamenti su Covid-19 e clima, ha fatto sapere un portavoce del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel.
L’incontro inizierà alle 19 del 24 per proseguire nella giornata successiva.
Consiglio UE: in arrivo nuove sanzioni alla Russia?
Il prossimo summit dei leader dell’Unione Europea si concentrerà in particolare sulle relazioni con la Russia, ai minimi termini da oltre un mese a questa parte per le ostilità della Federazione al confine con l’Ucraina e per il trattamento del prigioniero politico, Alexei Navalny.
La degenerazione dei rapporti ha raggiunto il culmine con l’espulsione di alcuni diplomatici europei, accusati di aver partecipato a una manifestazione di protesta contro il presidente Vladimir Putin.
Una fonte dell’UE ha detto a Sputnik che i leader europei hanno solo sfiorato l’argomento Russia nell’incontro formale in Portogallo di domenica 9 maggio, ed è forse l’urgenza della questione che ha spinto i vertici europei ad anticipare la data del Consiglio.
La Russia sarà oggetto di una “discussione strategica” durante l’incontro del 25 maggio.
Consiglio Europeo del 24 maggio, Brexit è l’altro grande tema
Quanto alla Brexit, il prossimo Consiglio Europeo si occuperà di revisionare l’implementazione del Trade and Cooperation agreement, l’accordo sul divorzio fra Regno Unito e UE entrato in vigore l’1 gennaio 2021.
Il tema potrebbe investire anche la questione vaccini anti-Covid, con i Paesi anglosassoni che ora spingono per la sospensione dei brevetti, mentre alcuni Paesi europei (Italia esclusa) ed economisti ribadiscono che il problema dei vaccini è un altro.
Probabilmente verrà discussa anche la questione della pesca nel mare del Nord, che nel corso della settimana è stata al centro di aspre polemiche fra le due sponde della Manica. Francia e Regno Unito sono arrivate a schierare navi militari in seguito a una protesta dei pescatori francesi radunatisi attorno all’isola di Jersey, territorio della Corona a 14 miglia dalla Normandia. I francesi lamentano limitazioni punitive nei confronto degli europei e lungaggini burocratiche da parte dei britannici nel concedere le licenze.
Nel frattempo, il Regno Unito potrebbe dover fare i conti con la possibilità di divorzio in casa propria: dopo la grande vittoria dei nazionalisti scozzesi alle elezioni, ora la premier Nicola Sturgeon chiede a gran voce un referendum che consenta alla Scozia di tornare fra le braccia dell’Europa, abbandonando quelle della Corona.
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