Nuovi limiti all’uso dei contanti, bancomat realmente obbligatorio per i titolari di partita IVA e maggiori controlli grazie alla fattura elettronica: tre direttrici potrebbero guidare la lotta all’evasione nel 2020.
Contrastare l’evasione fiscale: sarà questo il mantra che guiderà la Legge di Bilancio 2020. La lotta ai contanti è una delle vie predilette, ma non è l’unica.
Quando sembra ormai quasi fatta l’alleanza tra PD e M5S necessaria per superare la pericolosa crisi di Governo, sono le scelte in campo di politica fiscale quelle che potrebbero segnare davvero il cambio di passo rispetto all’ormai conclusa esperienza del Governo gialloverde.
La Legge di Bilancio 2020 dovrà impegnarsi a reperire i 23,1 miliardi di euro necessari per evitare l’aumento IVA e, anche come arma di scambio con l’Europa per l’ottenimento della flessibilità necessaria per attuare misure per la crescita, si fa sempre più plausibile l’ipotesi di introduzione di misure più pressanti per il contrasto all’evasione.
Per limitare l’uso di contanti, anche per importi minimi, la Legge di Bilancio 2020 potrebbe farsi carico anche dell’attuazione completa dell’obbligo di accettare i pagamenti con bancomat per commercianti, artigiani e professionisti.
In parallelo, si profila l’ipotesi di un potenziamento dell’obbligo di fatturazione elettronica, una delle chiavi di volta per i controlli anti-evasione che, a partire dal 2020, sarà affiancato dallo scontrino elettronico per tutti i commercianti ed assimilati.
Limiti stringenti all’uso dei contanti e bancomat obbligatorio (per davvero) dal 2020
Siamo ancora sul terreno delle ipotesi, tenuto conto che una soluzione alla crisi di Governo ad oggi non c’è, anche se diventa sempre più plausibile un’alleanza tra PD e Movimento 5 Stelle.
Le indiscrezioni sulla Legge di Bilancio 2020 sono però quotidiane e tra queste spunta la possibilità che con la manovra vengano sviluppate nuove strategie per il ricorso a strumenti tracciabili di pagamento volte a ridurre l’uso del denaro contante.
Tra le prime ipotesi vi è quella di un ritorno al limite di 1.000 euro per i pagamenti, soglia introdotta dal Governo Monti e che era stata o stesso Partito Democratico sotto la guida dell’allora Premier Matteo Renzi a portare a 3.000 euro con la Legge di Bilancio 2016.
L’ormai uscente Ministro dell’Interno e Vice Premier, Matteo Salvini, aveva più volte affermato che, fosse stato per lui, ognuno avrebbe potuto usare i contanti liberamente, senza limitazioni.
L’uso dei contanti è però ritenuto ancora oggi come uno dei campanelli d’allarme sul rischio evasione, e in Italia banconote e monete rappresentano ancora l’85,9% delle transazioni.
Sviluppare la tracciabilità dei pagamenti è quindi prioritario e per farlo, il neo Esecutivo potrebbe finalmente mettere un punto alla questione del bancomat obbligatorio.
Ad oggi esiste una legge che obbliga imprese, professionisti, ristoranti e commercianti ad accettare i pagamenti con POS, ma non sono previste sanzioni in caso di violazioni.
La conseguenza è che non di rado capita di trovarsi di fronte ad esercenti che non accettano bancomat e carte e che, di fatto, sfuggono da un filone importante complessa filiera dei controlli volti a contrastare l’evasione fiscale.
Fattura elettronica per combattere l’evasione IVA
Il Fisco digitale è la ciliegina sulla torta del complesso piano di contrasto all’evasione fiscale. La fattura elettronica, obbligatoria dal 1° gennaio 2019, ha portato ad un incremento di gettito importante, tanto che il possibile decreto emergenziale per spostare di qualche mese l’aumento dell’IVA potrebbe attingere anche da tali risorse.
Tra i punti al centro della Legge di Bilancio 2020 potrebbe quindi esservi un potenziamento della fatturazione elettronica.
Provando a fare delle ipotesi, basti pensare che ad oggi ne sono esonerati i contribuenti forfettari e che, per via dell’estensione dei limiti d’accesso fino a 65.000 euro, l’esonero finisce con l’inglobare una buona parte delle imprese più piccole.
Anche qui si concretizzerebbe un altro cambio di rotta di un eventuale Governo M5S-PD rispetto a quanto sostenuto dalla Lega: il Vice Ministro al MEF, Massimo Garavaglia, aveva affermato senza peli sulla lingua che la fatturazione elettronica fosse una follia.
Il PD, “padre” del primo obbligo in chiave Fisco digitale, sembrerebbe invece intenzionato a sfruttare al massimo le potenzialità del nuovo strumento per contribuire all’incremento del gettito IVA.
Il tutto anche grazie all’avvio dello scontrino elettronico che, dal 1° gennaio 2020, sarà obbligatorio per tutti i commercianti, professionisti ed artigiani.
A ben vedere, poi, la lotta ai contanti, il bancomat obbligatorio ed il potenziamento di fatture e scontrini elettronici disegnano un cerchio perfetto. Pensiamo all’avvio della lotteria degli scontrini che, dal 1° gennaio 2020, consentirà ai consumatori di partecipare ad un gioco a premi che avvantaggerà i contribuenti che pagheranno con carte o bancomat anche importi minimi.
Quel che è chiaro è che la strada è di fatto già disegnata e la Legge di Bilancio 2020 difficilmente accetterà di perdere il treno della completa tracciabilità di pagamenti e spostamenti di denaro. Siamo alla vigilia di una più aspra lotta all’evasione fiscale?
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