Giuseppe Conte è tornato a parlare di MES e Recovery Fund. La sua posizione sugli strumenti europei è chiara e non cambia. Meno certezze al riguardo, invece, arrivano dal Governo. Le ultime novità dal premier.
Giuseppe Conte non ha cambiato idea su MES e Recovery Fund.
Anzi, intervistato da Il Fatto Quotidiano, ha ribadito che il Governo sta lavorando su come utilizzare le risorse del fondo per la ripresa attraverso un ambizioso piano di riforme strutturali.
Sul lato MES, invece, è rimasta intatta la freddezza del premier. Che, però, si scontra con la posizione del PD, sempre più orientato a utilizzare i circa 37 miliardi del fondo salva-Stati.
L’autunno si preannuncia caldo. Le novità di Giuseppe Conte sulle prossime mosse del Governo e sugli strumenti europei.
Recovery Fund: entro ottobre il piano di Conte
C’è fermento nel Governo sul piano di riforme da presentare per poter accedere alle risorse europee del Recovery Fund.
Il presidente del Consiglio lo ha ribadito nel corso dell’intervista, mettendo in evidenza quanto il suo piano consista nel rilanciare il Paese attraverso il fondo per la ripresa.
Queste sono state le sue parole al riguardo:
“Stiamo lavorando per estrarre quei progetti che più direttamente rispondono alla logica dei finanziamenti europei, che contemplano investimenti e riforme strutturali per rendere più competitivo e resiliente il Paese.”
L’obiettivo finale è così sintetizzato: migliorare scuola, università e ricerca. E, soprattutto, puntare sull’ “efficienza della Pubblica amministrazione e del sistema giustizia. Intendiamo consegnare il piano in Europa a metà ottobre”
L’autunno come momento cruciale per l’Italia, quindi, nei progetti di Conte. Al quale non è sfuggita l’importanza del Recovery Fund anche nell’ottica delle elezioni regionali:
“Queste elezioni regionali coincidono con un appuntamento storico per l’Italia. Stiamo elaborando un Recovery Plan finanziato con ingenti fondi europei, che costituisce la più grande opportunità per le nuove generazioni dal secondo dopoguerra a oggi. Le Regioni saranno coinvolte in questi progetti e diventeranno anche dei centri di spesa”
Il Recovery Fund, dunque, continua a essere il vero faro delle ripresa e della tenuta del Governo. L’esecutivo, Conte in primis, riusciranno a concretizzare l’obiettivo crescita senza strappi in maggioranza?
Caos MES: pressing sul presidente del Consiglio
Non ha tralasciato il tema MES il presidente del Consiglio. Il ricorso al fondo salva-Stati è la vera questione spinosa del Governo.
Le parole di Conte al riguardo sono state, nuovamente, inequivocabili:
“Si tratta pur sempre di soldi presi a prestito. Confido che i flussi di cassa rendano superfluo quest’ulteriore indebitamento... Se mai il quadro di finanza pubblica imponesse valutazioni differenti, state pur certi che andremo in Parlamento e ne discuteremo in piena trasparenza”
Porte chiuse, quindi, al MES. E risposta netta soprattutto al PD. Zingaretti era tornato a valutare il no al fondo come uno “spreco imperdonabile” e Delrio proprio nelle ultime ore si era appellato a Conte:
“Il premier prenda posizione e dica se ci sono le condizionalità che i grillini temono”
Un vero e proprio caos regna nel Governo sul MES. Conte dovrà guidare la maggioranza in autunno su strade poco sicure. A questo punto, un risultato condiviso e ambizioso sul Recovery Fund potrebbe salvare l’esecutivo e calmare il fronte MES.
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