Conto di base: cos’è e come funziona

Patrizia Del Pidio

24 Febbraio 2025 - 16:53

Cos’è il conto di base a chi ne ha diritto? Scopriamo come funziona il conto di movimentazione che costa meno (e in alcuni casi è gratuito).

Conto di base: cos’è e come funziona

Da diversi anni in Italia è stato previsto il diritto al Conto di base, un conto di pagamento con operazioni limitate e a costo calmierato per permettere anche a chi non è titolare di un conto corrente di poter lo stesso soddisfare le esigenze bancarie essenziali (come ad esempio l’accredito dello stipendio o della pensione). Se per la generalità dei cittadini il costo del conto di base è contenuto, per le fasce della popolazione più svantaggiate dal punto di vista economico è offerto a zero spese.

A stabilire come funziona è il decreto ministeriale 70 del 3 maggio 2018 nel quale sono illustrate le regole e gli eventuali canoni onnicomprensivi che devono includere un certo numero di operazioni. Il servizio, inoltre, deve essere offerto gratuitamente ai consumatori con Isee al di sotto di determinate soglie o ai pensionati con importo lordo del trattamento inferiore a un determinato importo.

Il conto base gratuito ha la finalità di inclusione finanziaria e permette a tutti di utilizzare i servizi bancari e di pagamento fondamentali. Si tratta di un servizio che mette a disposizione le operazioni più semplici per gestire il proprio denaro ed è destinato alle fasce di popolazione più fragili economicamente e che hanno esigenze meno complicate. Proprio in questi casi, infatti, il conto base deve essere offerto gratuitamente e deve comprendere un certo numero di bonifici, di prelievi, di addebiti e di accrediti.

I conti base, ovviamente, non prevedono la presenza di credito o “scoperto” e non permettono di andare in rosso. Per eventuali operazioni che superano quelle limite previste potrebbe essere applicate spese aggiuntive.

Cos’è il conto di base?

Il conto di base è un conto di movimentazione di denaro che non prevede né interessi sulle somme depositate, né la possibilità di andare in rosso. A fronte di un canone contenuto, che varia in base all’istituto di credito, sono offerti i servizi essenziali (come versamenti, pagamenti, carta di debito) in numero limitato.

Il costo del conto base deve essere, in base a quello che prevede la normativa, “ragionevole e coerente con finalità di inclusione finanziario”. Lo stesso deve essere previsto anche per il costo delle operazioni aggiuntive, vista la finalità di inclusione finanziaria che è l’obiettivo del conto in questione.

Conto base: cos’è e limiti operazioni

Il conto base è stato introdotto dalla direttiva 2014/92/UE e con il decreto del MEF pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 19 giugno 2018 sono stati specificati i requisiti per richiederlo.

La proposta di un conto base nasce per dare a tutti la possibilità di effettuare pagamenti e accedere a uno strumento di risparmio, senza dover sostenere i costi di un normale conto corrente.

I contribuenti che aprono un conto di base devono pagare soltanto un canone annuo di importo limitato e coerente con la finalità di inclusione sociale. Non possono essere addebitate spese e commissioni ulteriori.

Tale tipologia di conto corrente presenta il vantaggio di avere, rispetto a quelli ordinari, un costo annuo notevolmente ridotto. Tra gli svantaggi vi è, invece, il numero ridotto di operazioni che sarà possibile effettuare.

Quali sono le caratteristiche del conto di base?

Le caratteristiche del conto di base sono quelle definite dal decreto del MEF che specifica quali sono i servizi previsti:

Tipologie di servizi inclusi nel canone annuale del Conto di baseNumero di operazioni annue include nel canone
Canone annuale del conto (con possibilità di addebito periodico) comprensivo dell’accesso ai canali alternativi ove offerti -
Elenco movimenti 6
Prelievo contante allo sportello 6
Prelievo tramite ATM del prestatore di servizi di pagamento o del suo Gruppo sul territorio nazionale Illimitate
Prelievo tramite ATM di altro prestatore di servizi di pagamento sul territorio nazionale 12
Operazioni di addebito diretto SEPA Illimitate
Pagamenti ricevuti tramite bonifico SEPA (incluso accredito stipendio e pensione) 36
Pagamenti ricorrenti tramite bonifico SEPA effettuati con addebito in conto 12
Pagamenti effettuati tramite bonifico SEPA con addebito in conto 6
Versamenti contanti e versamenti assegni 12
Comunicazioni da trasparenza (incluso spese postali) 1
Invio informativa periodica (estratti conto e documento di sintesi) (incluso spese postali) 4
Operazioni di pagamento attraverso carta di debito Illimitate
Emissione, rinnovo e sostituzione carta di debito 1

Ovviamente, non sarà vietato effettuare operazioni aggiuntive, ma al cliente saranno addebitate spese ulteriori che, in ogni caso, non potranno essere superiori a quanto richiesto normalmente per effettuare le medesime operazioni.

Chi ha diritto al conto di base gratuito?

Il conto base è totalmente gratuito per alcune categorie di contribuenti.

Possono richiedere l’apertura di un conto corrente a zero spese i pensionati, con trattamenti pensionistici non superiori a 18.000 euro all’anno, nonché tutti i contribuenti che presentano un modello ISEE di valore non superiore a 11.600 euro.

Così come indicato dal MEF nel decreto pubblicato in GU del 19 giugno 2018, per richiedere il conto base gratis è necessario autocertificare il possesso dei requisiti di reddito sopra elencati ed entro il 31 maggio di ogni anno bisogna darne comunicazione alla banca.

Si può avere un solo conto di base gratuito, anche cointestato, ma soltanto a componenti del nucleo familiare che sono stati considerati nel calcolo dell’ISEE.

Conto base: operazioni concesse

Le operazioni di base legate al conto corrente in questione sono quindi gratuite, mentre per le altre vengono applicati i costi della banca. Per operazioni di base si intendono:

  • accredito dello stipendio o della pensione;
  • bonifici;
  • carta di debito legata al conto in questione;
  • pagamenti attraverso il conto;
  • prelievo di contante tramite gli sportelli della banca.

Le banche hanno l’obbligo di rilasciare una carta di debito (ossia un bancomat) legato al conto corrente di base. Questo strumento non ha alcun costo di gestione e le operazioni effettuate con questo bancomat sono gratuite.

È previsto un tetto massimo di operazioni che si possono effettuare gratuitamente e nel caso si superasse il tetto stabilito verranno applicati dei costi. Ecco i servizi offerti:

Tipologie di servizi offertiNumero di operazioni
Elenco movimenti 6
Prelievo contante allo sportello 12
Prelievo tramite ATM del prestatore di servizi di pagamento o del suo Gruppo, sul territorio nazionale Illimitate
Prelievo tramite ATM di altro prestatore di servizi di pagamento o del suo Gruppo sul territorio nazionale 6
Operazioni di addebito diretto SEPA Illimitate
Pagamenti ricevuti tramite bonifico SEPA (incluso accredito pensione) Illimitate
Pagamenti ricorrenti tramite bonifico SEPA con addebito in conto 6
Versamenti contanti e versamenti assegni 6
Comunicazioni da trasparenza (incluso spese postali) 1
Invio informativa periodica (estratti conto e documento di sintesi) (incluso spese postali) 4
Operazioni di pagamento attraverso carta di debito Illimitate
Emissione, rinnovo e sostituzione carta di debito 1

Conto di base gratuito, può essere rifiutata l’apertura?

Come già detto il conto base, e quello gratuito per le fasce di popolazione più fragili, è previsto dalla legge e proprio per questo sia le banche che Poste Italiane devono offrire un prodotto con le caratteristiche del conto base.

Nessun istituto di credito può rifiutare l’apertura di un conto base, a meno che il richiedente manchi dei requisiti necessari. Uno dei requisiti che potrebbe mancare, ad esempio, è il soggiorno in Italia. La banca potrebbe rifiutare l’apertura del conto base anche se avesse il sospetto di un utilizzo dello stesso per scopi illegali. In ogni caso al rifiuto dell’apertura del conto base deve sempre essere indicata la motivazione.

Argomenti

# Banche

Iscriviti a Money.it