Novità sul calcolo dei contributi a fondo perduto del decreto Sostegni bis o Imprese: si studia il modo di prendere in considerazione il bilancio, e quindi le perdite reali, non più il calo di fatturato. Il pagamento avverrebbe in due fasi, prima acconto e poi saldo. Vediamo cosa cambia per le partite IVA e le anticipazioni che il ministro Mise Giorgetti ha dato durante l’interrogazione del 14 aprile 2021.
È allo studio una nuova modalità di calcolo per l’importo dei contributi a fondo perduto del decreto Sostegni bis (o Imprese): lo ha confermato il ministro MiSE Giorgetti durante l’interrogazione del 14 aprile.
Il parametro preso in considerazione non sarà il calo di fatturato, quanto le perdite reali che hanno subito le attività.
Per potersi mettere in moto, però, questo meccanismo ha bisogno di prendere in considerazione i bilanci, e dunque attenderne l’approvazione. Questo scoglio potrebbe essere superato attraverso un nuovo meccanismo di erogazione del contributo in due fasi: acconto e saldo. Vediamo quali sono le novità allo studio e cosa potrebbe cambiare per le partite IVA al prossimo giro di sostegni.
Fondo perduto, il calcolo si baserà sulle perdite reali: le novità per le partite IVA
Durante l’interrogazione del 14 aprile il ministro Mise Giorgetti ha anticipato alcune possibili modifiche alla modalità di calcolo per i contributi a fondo perduto del nuovo decreto Sostegni, ancora in fase di scrittura.
La modalità di calcolo basata sul calo del fatturato non fa giustizia, dice Giorgetti:
“non è totalmente equo, anche perché alcune categorie, quelle che hanno subìto, diciamo così, l’arresto dell’attività per decreto, cioè quelle che hanno dovuto chiudere proprio per un decreto dello Stato e non potevano svolgere l’attività, non solo non hanno avuto una riduzione, ma sono quelle, in particolare legate al pubblico esercizio, più danneggiate.”
Come aggiustare il tiro? Secondo il ministro Giorgetti la valutazione corretta per l’individuazione dell’importo spettante dovrebbe basarsi non sul calo di fatturato, ma sulla diminuzione del risultato di esercizio del margine operativo lordo, che è la sintesi tra fatturato e costi sia variabili che fissi.
Nel prossimo decreto quindi si proverà a guardare alle perdite reali: per questo motivo va considerato il bilancio di esercizio.
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Contributi a fondo perduto in base al bilancio, erogazione con acconto e saldo: cosa cambia per le partite IVA
Nel momento in cui si decide di prendere in considerazione il bilancio dell’attività, bisogna prima attenderne l’approvazione.
Deve per forza cambiare quindi la modalità di erogazione. L’ipotesi è quella di passare a un meccanismo di acconto e saldo, quindi basato su almeno due fasi.
L’acconto verrebbe erogato in base al fatturato, mentre per il saldo, a completamento dell’operazione, si aspetterebbe giugno/luglio (rispettando i tempi dei bilanci).
Cosa cambierebbe per le partite IVA? Se da un lato il contributo a fondo perduto arriva frazionato e spalmato su un periodo più lungo, dall’altro lato c’è da prendere in considerazione anche il fatto che l’importo dovrebbe aumentare.
Per il fondo perduto infatti sono stati stanziati 20-22 miliardi nel prossimo decreto Sostegni, a differenza del precedente che ne metteva a disposizione «solo» 11.
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