L’Inail tutela i lavoratori nel caso di infortuni o malattie professionali, i fondi sono alimentati tramite i contributi Inail, ma cosa sono e chi paga i premi?
I contributi INAIL servono a coprire il rischio di infortuni e malattie professionali sul luogo di lavoro. Sono contributi economici che devono versare i datori di lavoro sotto forma di premi assicurativi.
La gestione di questa particolare forma di assistenza ai lavoratori spetta all’Istituto Nazionale delle Assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
L’assicurazione INAIL è obbligatoria e consente ai lavoratori di fruire di eventuale assistenza sanitaria in caso di infortunio o malattia.
La disciplina dei premi assicurativi Inail è contenuta nel “Testo Unico per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali” (D.P.R. n. 1124/1965).
Vediamo ora cosa sono i contributi Inail, come devono essere calcolati, chi è tenuto al versamento e la rateazione degli importi dei contributi Inail.
Contributi INAIL: cosa sono?
Parlare di contributi Inail è una sorta di semplificazione, infatti, è più corretto parlare di “premi assicurativi”, gli importi sono stabiliti come viene determinato l’importo di qualunque premio assicuratitvo, cioè avendo come punto di riferimento principale il rischio connesso all’attività.
Come per la RCA il premio è più alto per i giovani assicurati perché a loro corrisponde un maggiore rischio, anche in questo caso più è rischiosa l’attività e maggiore è il premio da versare.
I rischi connessi alle attività lavorative sono classificati nel Decreto ministeriale 27 febbraio 2019.
Si tratta di un quadro tariffario entrato in vigore il 1° gennaio 2019 aggiornato e che tiene conto delle trasformazioni tecnologiche e organizzative che hanno cambiato il volto di molte imprese e di moltissimi luoghi di lavoro.
Con il nuovo sistema il tasso aziendale di rischio è calcolato tenendo conto della gravità degli eventi lesivi verificatisi, tenendo però fuori dal calcolo gli infortuni in itinere che intercorrono nel tragitto tra casa e luogo di lavoro.
Contributi INAIL: chi paga e quando?
L’onere del pagamento dei contributi INAIL spetta esclusivamente alle aziende.
Tuttavia, i lavoratori infortunati sul lavoro hanno comunque diritto alle prestazioni INAIL anche se l’azienda risulta essere inadempiente nei pagamenti, fermo restando la possibilità dell’INAIL medesima di rifarsi sul datore di lavoro inadempiente.
Il calcolo dei contributi INAIL dovuti dalla singola azienda si effettua moltiplicando le retribuzioni imponibili per il tasso applicato dall’INAIL (Tasso di premio) alla specifica lavorazione.
Autoliquidazione dei contributi Inail
I contributi INAIL sono interamente a carico del datore di lavoro, il quale provvede ad auto-liquidare, in via anticipata e in base alle retribuzioni presunte, il premio annuo provvisorio, salvo conguaglio in relazione alle retribuzioni che saranno effettivamente corrisposte.
La base del calcolo è la denuncia annuale delle retribuzioni, modello denominato mod. 1031 telematico, con questa le imprese rendono noto all’Inail l’ammontare del monte salari erogato nell’anno precedente. Tale dichiarazione deve essere trasmessa per via telematica accedendo all’area riservata del portale Inail.
In caso di presenza di più voci di rischio in azienda devono essere compilati più moduli telematici.
La violazione dell’obbligo di denuncia dei salari è punita con una sanzione amministrativa da 125 a 770 euro, se la mancata o tardiva comunicazione non determina una liquidazione del premio inferiore al dovuto.
Naturalmente occorre prima registrarsi e in seguito effettuare l’accesso con:
Sistema Pubblico di Identità Digitale ( SPID);
Carta di Identità Elettronica ( CIE);
Carta Nazionale Servizi ( CNS).
L’accesso con le credenziali Inail è riservato a poche categorie di soggetti che non possono avere lo SPID, quindi:
- minorenni;
- persone soggette a tutela, curatela e amministrazione di sostegno;
- cittadini di Paesi UE ed extracomunitari che non hanno un documento di identità rilasciato in Italia
Sull’importo calcolato e in base al tasso stabilito dall’INAIL, il datore di lavoro calcola e versa il premio INAIL relativo al periodo assicurativo considerato.
Negli anni successivi al primo, entro il 16 febbraio di ogni anno il datore di lavoro deve versare:
- il conguaglio relativo all’anno precedente, se le retribuzioni effettivamente corrisposte sono risultati superiori a quelle presunte;
- il premio provvisorio anticipato relativo all’anno in corso, calcolandolo sulle retribuzioni effettivamente corrisposte nell’anno solare precedente.
A questo proposito deve essere compilata un’apposita sezione del modello F24, che si utilizza per il versamento unificato di tributi e contributi.
Il pagamento dei premi Inail scade il 16 febbraio di ogni anno. Il pagamento slitta nel caso in cui si tratti di un giorno festivo o sabato. Le somme possono essere oggetto di raeizzazione in quattro rate trimestrali di pari importo applicando gli interessi.
Contributi INAIL: denuncia inizio e fine attività
I rapporti con l’INAIL si instaurano presentando la denuncia di esercizio, la Comunicazione Unica, con cui si segnala l’inizio dell’attività di impresa e si indicano la natura dei lavori svolti, i mezzi utilizzati e l’ammontare presunto delle retribuzioni corrisposte per il periodo d’imposta considerato.
La cessazione dei rapporti con l’INAIL, invece, deve essere comunicata all’INAIL entro il giorno 16 del secondo mese successivo alla cessazione medesima, contestualmente all’autoliquidazione del premio INAIL.
leggi anche
Autoliquidazione premi Inail: la procedura
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti