Controlli con Google Maps: il Fisco spia dall’alto. Ecco dove succede

Rosaria Imparato

13 Agosto 2021 - 10:53

Il Fisco si affida a Google Maps e all’intelligenza artificiale per scovare gli evasori, spiando dall’alto alla ricerca di piscine e campi da tennis: ecco dove succede.

Controlli con Google Maps: il Fisco spia dall’alto. Ecco dove succede

Il Fisco non si ferma, nemmeno d’estate, e trova sempre nuovi modi per scovare gli evasori. L’ultima idea arriva dalla Francia e prevede di usare Google Maps per spiare dall’alto i contribuenti.

E cosa cerca il Fisco? Piscine, campi da tennis, verande: qualsiasi segno di un lusso non dichiarato. Non si userà solo Google Maps, ma l’intelligenza artificiale: uno specifico algoritmo a caccia di tutto ciò che può incidere sulle imposte.

Controlli con Google Maps: il Fisco spia dall’alto. Ecco dove succede

Il ministro dell’Economia francese chiede, nella lotta all’evasione fiscale, l’aiuto di Google Maps insieme a un software di rilevamento automatico per edifici e piscine abusive.

L’intelligenza artificiale si allea col Fisco e in pratica spia dall’altro, identificando i contorni di elementi di lusso (e che quindi incidono sul calcolo delle imposte) non dichiarati.

In questo modo verranno fuori piscine, verande, campi da tennis. Tutti gli elementi rilevati dalle indagini ad alta quota verranno poi controllati, per capire se sono stati dichiarati o meno, e quindi se si paga la giusta tassazione.

In caso contrario, spiega la direzione generale delle finanze pubbliche (Dgfip) “il proprietario dell’immobile è invitato a regolarizzare la propria situazione”, le cui parole vengono riprese dal quotidiano ItaliaOggi.

Il Fisco usa Google Maps e l’intelligenza artificiale per stanare gli evasori fiscali

Non è la prima volta che il Fisco, anche in Italia, usa l’intelligenza artificiale per stanare gli evasori. D’altronde, la tecnologia fa passi da gigante e anche l’attività di controllo deve tenere il passo.

Tornando al Fisco francese, l’idea è quella di usare Google per la “fornitura di infrastrutture cloud e hosting e dei suoi servizi per lo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale”.

In pratica, si sfrutteranno invenzioni che Google ha già messo in piazza, rendendoli open source. Prima che la pratica diventi nazionale, però, la Francia sta testando la nuova tecnologia su 13 dipartimenti del servizio nazionale di documentazione catastale (Sdnc).

I primi risultati sono arrivati a metà luglio, insieme a evidenti discrepanze tra quanto dichiarato dai cittadini e quanto effettivamente presente nelle immagini satellitari.

Il prossimo step è capire se queste incongruenze sono un errore di interpretazione dell’algoritmo, e quindi eventualmente correggere il programma per migliorarne l’affidabilità. Alcuni esperimenti erano già stati condotti nel 2017 e nel 2019, ma a livello locale, a Marmande: è risultato che ben un terzo delle piscine della città non erano state dichiarate.

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