Corea del Nord in stato d’emergenza per un caso sospetto di coronavirus

Mario D’Angelo

26/07/2020

Kim Jong-un dichiara emergenza nazionale per un solo caso sospetto di coronavirus. Secondo il Partito l’epidemia sarebbe stata portata da un disertore

Corea del Nord in stato d’emergenza per un caso sospetto di coronavirus

La Corea del Nord potrebbe presto confermare il primo caso di coronavirus. Il leader Kim Jong-un ha dichiarato emergenza nazionale e ha parlato di una “situazione critica in cui il pericolo virus potrebbe essere entrato nel Paese”. La città di Kaesong, dove dalla Corea del Sud si sarebbe stabilita un sospetto positivo, è stata messa in isolamento.

Corea del Nord, dichiarata emergenza nazionale

Mentre il mondo registra altri 284mila nuovi casi di coronavirus, in Corea del Nord potrebbe essere riportato il primo positivo ufficiale. Fino a ieri, il Paese asiatico era uno degli pochi a non aver registrato alcun caso.

La città di Kaesong, messa sotto lockdown, è vicina al confine con la Corea del Sud e dista 160 chilometri dalla capitale nordcoreana Pyongyang.

L’agenzia di stampa statale KCNA ha detto che un individuo, che tre anni fa aveva disertato in Corea del Sud, ha superato il confine militare che separa le due Coree con sintomi della COVID-19.

La città di Kaesong ha una popolazione di quasi 200.000 persone ed è vicina a un’area industriale.

Sospetto caso di coronavirus dal Sud

Per tutta la prima metà del 2020, la Corea del Nord non ha riportato nessun caso di coronavirus, anche se gli esperti ritengono improbabile che il virus non abbia fatto breccia. Il paese ha stretti contatti con la Cina, dove l’epidemia è partita.

Un evento di emergenza si è registrato nella città di Kaesong, dove un fuggiasco che era scappato al Sud tre anni fa, una persona sospetta di essere stata contagiata dal pericoloso virus, è tornata il 19 aprile dopo aver superato illegalmente il confine”, ha comunicato KCNA.

Nel corso di un vertice governativo di domenica, Kim ha ordinato l’attivazione di un “sistema di emergenza massima” per contenere il virus. La Corea del Sud, intanto, non ha riportato nessun attraversamento illegale del confine negli ultimi giorni.

All’inizio del mese, Kim ha parlato dello «splendente successo» del suo Paese nella gestione della COVID-19. Secondo i report, a febbraio Pyongyang ha chiuso i confini con la Cina ed esteso la quarantena da 15 a 30 giorni, riducendo l’attività diplomatica estera.

Con la chiusura del confine con la Cina, il principale partner commerciale, si sarebbero verificati un grave rallentamento economico e la crescita dei prezzi.

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