Coronavirus ferma i migranti? Ipotesi possibile, stando agli ultimi dati resi noti dal Viminale. Nell’ultima settimana, infatti, ci sono stati zero sbarchi sulle nostre coste. I dettagli dei dati.
Il coronavirus può davvero fermare i migranti? Analizzando i dati del ministero degli Interni sull’ultima settimana sembrerebbe di sì. Non è avvenuto nessuno sbarco dall’inizio di marzo, proprio quando si è intensificata l’emergenza epidemia sulla nostra nazione.
In realtà, una crisi grave e urgente sul piano immigrazione c’è proprio in queste ore e si sta consumando non lontano da noi, nel confine tra Turchia e Grecia. Qui migliaia di richiedenti asilo sono in cammino da giorni dopo l’apertura delle frontiere di Erdogan.
Se si osserva l’altro fronte solitamente caldo, quale appunto le nostre coste meridionali, lo scenario è completamente diverso. E i numeri rivelano un calo drastico degli arrivi proprio nello stesso periodo in cui il coronavirus è diventato emergenza nazionale a alto livello.
Coincidenza o strategia? La risposta al quesito non è chiara. Ciò che è certo, invece, è il silenzio delle polemiche soprattutto di Salvini, che a fine febbraio aveva lanciato l’allarme per il legame tra migranti in arrivo e diffusione del coronavirus.
Il Coronavirus ferma gli sbarchi? Cosa dicono i dati del Viminale
Il nostro Paese è bloccato dall’emergenza coronavirus, che sta costringendo tutti gli italiani a stare in casa senza poter effettuare spostamenti se non per urgenze. Le drastiche misure in atto sembrano essere state recepite anche dai migranti.
I dati aggiornati dal ministero degli Interni, infatti, parlano chiaro: dal 1 al 10 marzo gli sbarchi sono stati pari a zero, con un evidente decremento rispetto allo stesso periodo del 2019.
Gli ultimi arrivi risalgono al 23 febbraio, quando sono scesi a Pozzallo 274 richiedenti asilo dalla nave Ocean Viking e al 26 febbraio, giorn in cui sono sbarcati a Messina 121 persone a bordo della Sea Watch 3.
Proprio in questi giorni le due imbarcazioni delle ONG stanno completando la quarantena imposta dalle autorità italiane.
Sembra dunque, che gli ultimi arrivi riguardino quei giorni di fine febbraio. A marzo, probabilmente complici le notizie ormai diffuse della difficile situazione italiana, nessuna nave è arrivata. Partenze bloccate da Libia, Tunisia? O solo casualità?
Niente migranti e zero polemiche ai tempi del coronavirus
Quel che è certo è che al momento sono in silenzio le polemiche politiche sull’immigrazione e la strategia dei porti chiusi. Salvini si era lanciato contro la politica dei porti aperti e, proprio a fine febbraio, aveva affermato:
“Il Viminale ha autorizzato lo sbarco in Sicilia di quasi 300 immigrati clandestini portati dalla solita nave Ong straniera. Nemmeno nella situazione di grave emergenza nazionale in corso il governo ritiene di dover chiudere i porti. Non ho parole”
Per ora, l’urgenza italiana è altrove, ovvero nella gestione sanitaria ed economica del coronavirus. Non è escluso, però, che al primo sbarco sulle nostre coste possa tornare la polemica.
D’altronde, i dati del Viminale mettono in evidenza anche che dal 1 gennaio al 10 marzo, gli sbarchi sono stati 2.553, contro i 355 dell’anno precedente, quando Salvini era ministro.
L’interpretazione di oggi dei dati sugli sbarchi sembra suggerirre uno stop a causa del coronavirus, nonostante Libia, Siria, Medio Oriente vivano ancora una condizione di guerra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA