Sono bastate 3 settimane di misure rigorose ad attenuare in maniera considerevole il moltiplicarsi dei contagi: ecco dove
In piena pandemia di coronavirus e continue sperimentazioni sulle strategie migliori da mettere in atto per contrastare la diffusione del virus, appare pratica diffusa e giusta l’osservazione di tutte quelle misure che hanno avuto successo.
È per questo che sta destando particolare attenzione lo studio in arrivo dall’Imperial College di Londra, che mostra gli ottimi risultati della strategia messa in campo dall’Inghilterra nella lotta alla covid durante l’ultimo mese.
Il Paese è infatti in un duro lockdown a partire dallo scorso 5 novembre, con una strategia allora improntata a cercare di portare giù la curva dei contagi con largo anticipo rispetto all’avvicinarsi del periodo natalizio.
Ebbene, il risultato sembra mostrarsi più che valido stando ai numeri, visto che i casi di contagio sono calati del 30% in appena tre settimane, per un indice Rt a sua volta molto basso, ad oggi sullo 0,88.
Coronavirus: la strategia dell’Inghilterra
Secondo il report del programma REACT, i tamponi su oltre 105.000 persone hanno mostrato un calo dei contagi per oltre il 30% in Inghilterra.
Il rapporto include i risultati dei test casalinghi effettuati tra il 13 e il 24 novembre e mostra una stima che vede lo 0,96% della popolazione, ovvero circa 1 persona su 100, come la percentuale che ha contratto il virus:
“Si tratta di un calo di circa il 30% nel numero di infezioni rispetto ai risultati precedenti, dove più di 1 su 80 o aveva il covid al 2 novembre. Stiamo assistendo a un calo delle infezioni a livello nazionale e in particolare nelle regioni che in precedenza erano state maggiormente colpite. Queste tendenze suggeriscono che l’approccio adottato ha contribuito a frenare i contagi”,
ha affermato Paul Elliott, il direttore del programma dell’Imperial College di Londra.
Il lockdown nazionale di quattro settimane - che si concluderà mercoledì - ha comportato la chiusura di attività non essenziali e il divieto di riunioni non familiari.
È stato introdotto dopo che la seconda ondata ha colpito in particolare le regioni del nord dell’Inghilterra.
Il governo ha introdotto un sistema diviso per aree, in base al quale le regioni con più contagi sono state sottoposte a restrizioni più severe.
I casi sono calati in gran parte dell’Inghilterra, soprattutto nei precedenti «punti caldi» del Paese al nord, dove i contagi hanno fatto registrare discese anche del 50% secondo i ricercatori.
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