Nel Regno Unito il coronavirus potrebbe aver provocato addirittura più di 40.000 vittime. Il numero è il risultato di una nuova ricerca statistica, che rivela quanto sia grave - e sottostimata - l’epidemia nel Paese.
Il coronavirus in Regno Unito potrebbe aver causato già 41.000 vittime. Un dato scioccante, che seppure resta una stima statistica, mette in guardia il Paese sull’impatto reale dell’epidemia.
Lo studio approfondito sulle morti da COVID-19 nello Stato britannico è arrivato dal Financial Times, che ha voluto mettere in rapporto alcuni dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica. Il risultato? Una proiezione agghiacciante, che mette in rilievo tutta la fragilità del sistema sanitario e di gestione pandemia del Regno Unito.
Se, infatti, i Paesi europei stanno già entrando nella cosiddetta Fase 2, una prospettiva sull’allentamento del lockdown ancora non c’è a Dowing Street. La stima dei 41.000 morti aggrava una situazione già molto incerta.
E, purtroppo, rischia di confermare lo scenario di alcuni scienziati, che avevano predetto il maggior numero di decessi per coronavirus nel Regno Unito a livello europeo.
Coronavirus UK: i decessi sarebbero 40.000. Lo studio
Nel Regno Unito il coronavirus ha già fato registrare almeno più di 17.000 morti certi e oltre 130.000 contagiati.
Ma questi numeri potrebbero nascondere un’inquietante verità, finora rimasta nell’ombra. Il Financial Times ha voluto mettere a confronto i dati ufficiali governativi con lo studio dell’Ufficio Nazionale di Statistica sulle morti in Regno Unito.
Quello che è emerso è che una stima realistica - non confermata, quindi - indicherebbe un incremento di ben il 40% delle vittime per coronavirus rispetto a quanto si sa fino ad oggi.
Come mai? La chiave sta tutta in questa spiegazione: le cifre dell’Ufficio Statistica Nazionale contano tutti i decessi correlati alla COVID-19 secondo il certificato di morte, il che significa che sono inclusi i decessi negli ospedali, nelle case di cura e nelle abitazioni, indipendentemente dalla diagnosi precisa sul coronavirus. Il Governo, invece, considera solo le morti negli ospedali per i casi COVID-19 confermati dal test.
Questo dato, inoltre, è stato correlato al numero totale di decessi in eccesso nel periodo fino al 10 aprile rispetto alla media stagionale. Considerando che la settimana presa in esame aveva fatto registrare un incremento di morti del 75% in confronto alla media di 5 anni, gli studiosi sono giunti all’amara conclusione: una stima di circa 41.000 decessi in Regno Unito per coronavirus.
A ciò si aggiunga la riflessione del prof. Spiegelhalter, Università di Cambridge. Egli sostiene che il coronavirus non è stato indicato come causa di morte, ma ne era probabilmente un fattore diretto o indiretto.
Inoltre, molti medici inizialmente sarebbero stati riluttanti a designare il virus come causa di decesso sulla certificazione, in quanto si trattava di una nuova malattia e non avrebbero potuto esserne certi.
Tutto concorre, quindi, all’ipotesi dei 41.000 morti per coronavirus in Regno Unito. Il numero non è provato realmente, resta una stima. Ma mette in allarme l’intera nazione.
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