Coronavirus USA: ora Trump vuole nascondere i dati?

Violetta Silvestri

14/07/2020

Il coronavirus negli USA è sotto i riflettori del mondo, con picchi di contagi in molti Stati. Trump vuole ora che sia la Casa Bianca a gestire i dati sull’epidemia: un tentativo di controllo politico sulla situazione drammatica statunitense?

Coronavirus USA: ora Trump vuole nascondere i dati?

Negli USA è ancora caos coronavirus, con Stati come la Florida in piena emergenza per i picchi di contagiati giornalieri.

Trump, però, sembra sempre più infastidito dalla necessità di adottare ancora misure restrittive e precauzionali stringenti. Mentre è stato costretto a indossare la mascherina in pubblico per la prima volta soltanto qualche giorno fa, l’ultima mossa sembra dirigerlo verso un personale controllo di dati sulla pandemia.

Nel mirino degli esperti di salute pubblica statunitense, infatti, c’è ora la decisione della Casa Bianca di raccogliere i dati sui pazienti COVID-19 direttamente dagli ospedali, senza passare per i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie.

Una novità per ottimizzare la gestione dell’epidemia o per manipolare dati sensibili, fondamentali in questa fase ancora acuta del coronavirus negli USA?

Trump vuole gestire o nascondere i dati COVID?

L’amministrazione Trump ha ordinato agli ospedali di bypassare i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie e, a partire da mercoledì 15 luglio, inviare tutte le informazioni sui pazienti con coronavirus a un database centrale a Washington.

La notizia, trapelata dal New York Times ha gettato nuove ombre sulla capacità - e sul metodo - di gestione dell’epidemia nella grande potenza americana.

La mossa, infatti, ha allarmato gli esperti di salute pubblica che temono che i dati vengano distorti per motivi di interesse politico.

D’ora in poi, quindi, sarà l’amministrazione centrale a raccogliere rapporti quotidiani sui pazienti che ogni ospedale sta curando, venendo a conoscenza di quanti letti e ventilatori sono disponibili e di altre informazioni vitali per il monitoraggio della pandemia.

I funzionari affermano che il cambiamento semplificherà la raccolta dei dati e assisterà la task force del coronavirus della Casa Bianca nell’assegnazione di forniture come dispositivi di protezione individuale e Remdesivir.

Ma gli esperti di salute pubblica hanno da tempo espresso preoccupazione per il fatto che l’amministrazione stia politicizzando la scienza e minando i Centri di controllo delle malattie. Il nuovo incaricato della raccolta dati, infatti, è un apparato politico e questo genera preoccupazione e sfiducia, secondo i più critici con Trump.

Trump in caduta libera sull’epidemia?

Uscita dall’OMS, accuse sulla diffusione della pandemia alla Cina, ostilità con virologi ed esperti, quali Anthony Fauci e, adesso, una cambiamento nella gestione dei dati sull’epidemia: quale strategia ha Trump?

Il presidente USA appare sempre più in balia di una situazione drammatica e fuori controllo nella grande potenza mondiale, che non riesce a risollevarsi dalla piaga epidemiologica spinta dall’ossessione della ripartenza economica. Sono ormai oltre i 3 milioni i contagiati e i morti hanno superato i 130.000.

Trump ha bisogno di fermare il coronavirus mentre il mese di novembre si avvicina, con le insidiose elezioni presidenziali che lo vedono in flessione a vantaggio di Joe Biden.

Quest’ultima mossa, di centralizzare i dati sul coronavirus, aiuteranno il presidente e gli USA a risollevarsi?

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