Scoperti corpi alieni in Messico. Si chiamano Mummie di Nazca e sono state presentate al Congresso da un giornalista e ufologo di ben nota fama. Cosa si nasconde dietro la storia?
Gli alieni non sono mai passati di moda e periodicamente prodotti audiovisivi e di letteratura li usano come protagonisti di avvincenti storie. Meno comune e più sorprendente è però l’ascesa del tema “alieni” all’interno degli spazi politici. In una conferenza in Messico sono stati portati alla vista del Congresso alcuni presunti “corpi non umani”.
Un ufologo, il giornalista Jamie Maussan, ha presentato i corpi alieni innanzi ai membri del governo locale. Il tutto sotto giuramento. La situazione è stata commentata in maniera unanime - tranne forse dalla comunità di appassionati di ufo - come assurda e al limite del grottesco.
I corpi alieni, chiamati anche Mummie di Nazca, sono stati accolti con scetticismo, anche se non è mancata la curiosità. Dopo che anche il Congresso degli Stati Uniti è stato additato di nascondere informazioni e prove sull’esistenza degli alieni da parte di un ex funzionario dell’intelligence, il tema della vita aliena e non umana è tornato a scrivere importanti pagine nel mondo sotterraneo delle teorie del complotto.
I corpi alieni presentati in Messico sembrano essere una prova della vita nello spazio. Sono stati descritti come risalenti a 1.000 anni fa e persino un’università ha confermato che il patrimonio genetico di questi corpi sia diverso per il 30% rispetto a quello umano. Quindi è certo, esistono o esistevano alieni entrati in contatto con la Terra? Non proprio.
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Corpi alieni in Messico: la scoperta rivoluzionaria
Quella dei corpi alieni in Messico potrebbe essere la prova definitiva dell’esistenza della vita oltre nello spazio. Più o meno. Il giornalista Jaimi Maussan ne è convinto, tanto da presentare al Congresso messicano due resti (presunti) fossili di alieni. Si chiamano “Mummie di Nazca” e provengono da un lontano mille anni fa.
Per il giornalista e ufologo è chiaro: “Questi esemplari non fanno parte della nostra evoluzione terreste”. Per confermare le proprie parole Maussan porta alcune prove di fronte ai politici locali: un esame del Dna e un esame di datazione tramite il metodo del carbonio-14.
Entrambe le prove sarebbe state prodotte dalle analisi dell’Università nazionale Autonoma del Messico (UNAM). Secondo quanto emerso le due Mummie di Nazca, estratte dal sito di Cusco in Perù, avrebbero: mani con tre dita allungate, un cranio oblungo (simile a E.T l’extraterrestre) e circa 1.000 anni.
I due corpi sono stati trovati, secondo le affermazioni di Maussan, vicino un relitto di navicella nelle miniere di diatomee (alghe) e successivamente fossilizzati. Le analisi genetiche inoltre mostrerebbero che il Dna è per il 30% di origine sconosciuta.
Corpi alieni in Messico: la scoperta rivoluzionaria… o forse no
Una scoperta rivoluzionaria, storica, che cambierà l’andamento della scienza… o forse no. Cosa c’è dietro le Mummie di Nazca? Intanto l’assenza di peer review. Se c’è un elemento in comune tra tutte le teorie del complotto a tema scientifico è questa: l’assenza di revisione paritaria, cioè tra esperti. E chi pensa al complotto, ovvero al fatto che altri esperti non abbiamo voluto appositamente non verificare le analisi sui corpi alieni, è bene che si ponga una domanda semplice. Perché no? Una scoperta scientifica non è una medaglia personale, ma un passo avanti per tutta la comunità scientifica e, in senso più ampio, per l’intera umanità. Non avrebbe senso non verificare una ricerca, se questa venisse sottoposta alla revisione paritaria.
Andando oltre e scendendo nei dettagli fisici delle Mummie di Nazca, quello che mette in dubbio la natura aliena intelligente di questi presunti esemplari sono le stesse caratteristiche che li rendono alieni. Le tre dita (assenza di pollice opponibile) che crea difficoltà alla teoria della specie intelligente, il collo da uccello, poco utile e il cranio allungato. Strano che ogni caratteristica dei corpi alieni sia in realtà un mix tra creature hollywoodiane e animali terresti.
Infine, non meno importante, l’autorevolezza di Jamie Maussan. Il giornalista ha già in passato ottenuto visibilità per sensazionali scoperte, puntualmente smentite e debunkate. Eppure i membri del Congresso messicano sono rimasti stupiti e hanno chiesto di continuare a parlare di questo tema.
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