Cos’è la recessione, (spiegata bene)? Le conseguenze sull’economia

Claudia Cervi

6 Aprile 2023 - 06:56

Una guida completa per capire cos’è la recessione economica e quali sono le conseguenze sull’economia. Tutto quello che c’è da sapere sulle cause di una recessione e com’è possibile evitarla.

Cos’è la recessione, (spiegata bene)? Le conseguenze sull’economia

La recessione economica è un fenomeno che può avere gravi conseguenze sull’economia di un Paese e sulla vita delle persone che lo abitano. Durante una recessione, l’attività economica rallenta, i consumi diminuiscono e le aziende possono licenziare i propri dipendenti, creando una spirale negativa che può durare a lungo e portare a conseguenze drammatiche.

In questa guida, spiegheremo in modo chiaro e dettagliato cos’è la recessione economica, come si manifesta e quali sono le sue principali cause. Analizzeremo anche le conseguenze che una recessione può avere sull’economia di un Paese e sulla vita delle persone, come ad esempio la disoccupazione, la diminuzione dei salari e l’aumento della povertà.

Per questo motivo, è di fondamentale importanza comprendere le complesse dinamiche dell’economia durante una recessione e come si può cercare di evitare o mitigare i suoi effetti. La conoscenza di queste tematiche può essere utile per prendere decisioni informate riguardo ai propri investimenti e alla propria vita economica in generale.

Cos’è la recessione economica

La recessione economica è un periodo in cui l’economia di un Paese si contrae e si verifica una diminuzione della domanda di beni e servizi, portando a una riduzione dei guadagni dei venditori e alla diminuzione della produzione. Questo può accadere a causa di diversi fattori come le crisi finanziarie, le diminuzioni delle esportazioni e importazioni, la riduzione dell’offerta di beni e servizi e anche guerre o disastri naturali su scala globale.

Durante una recessione economica, la riduzione della domanda di beni e servizi si traduce in una diminuzione della produzione economica, delle vendite e degli investimenti. Ciò comporta un calo generalizzato dell’attività economica, con un impatto significativo sul tasso di occupazione e sui redditi delle famiglie.

L’individuazione dei momenti di recessione è cruciale per adottare le politiche più appropriate per combattere i suoi effetti negativi sull’economia.

Una recessione economica viene generalmente considerata come un periodo di almeno due trimestri consecutivi in cui il prodotto interno lordo (Pil) di un paese diminuisce. Tale criterio è stato proposto da Julius Shiskin nel 1975 e ancora oggi rappresenta una delle teorie più universalmente adottate dagli economisti per determinare quando un paese entra in recessione.

Negli Stati Uniti, il National Bureau of Economic Research (Nber) gioca un ruolo fondamentale nella determinazione della recessione, utilizzando diversi fattori, come i livelli di disoccupazione e l’andamento delle vendite dei beni sul mercato. In Italia, il ruolo del NBER è svolto dall’Istituto nazionale di statistica (Istat), che periodicamente diffonde le stime sull’andamento del Pil.

La recessione ha effetti negativi sull’economia di un Paese, come la riduzione del reddito delle famiglie e la diminuzione degli investimenti a causa della scarsa fiducia nel futuro dell’economia. Inoltre, la recessione può portare a un aumento del tasso di inflazione poiché la diminuzione della produzione comporta una diminuzione dell’offerta di beni e servizi sul mercato.

Cause della recessione economica

La recessione economica può essere causata da diversi fattori, tra cui eventi di natura economica, finanziaria, politica o ambientale.

Tra le cause economiche possiamo includere la diminuzione della domanda di beni e servizi sul mercato, una riduzione dell’offerta di beni e servizi, la speculazione eccessiva sul mercato e l’aumento dei prezzi delle materie prime.

Le crisi finanziarie possono causare una recessione economica, in quanto possono portare a una riduzione dei prestiti bancari e dei finanziamenti per le imprese e i consumatori, limitando la capacità delle imprese di investire e creare posti di lavoro.

Anche le crisi politiche possono causare una recessione economica, ad esempio quando ci sono problemi di stabilità politica o instabilità nei rapporti commerciali tra i Paesi. Questo può portare a una diminuzione delle esportazioni e importazioni, causando una diminuzione della domanda e della produzione economica.

Inoltre, eventi naturali su scala globale, come disastri naturali, pandemie o guerre possono causare una recessione economica, poiché possono portare a interruzioni nell’approvvigionamento di beni e servizi e creare incertezza nei mercati finanziari.

Le cause della recessione economica sono spesso interconnesse e possono avere effetti a cascata, in quanto una crisi finanziaria può portare a una riduzione della domanda di beni e servizi, che a sua volta può portare a una riduzione della produzione economica e dei posti di lavoro. Per questo motivo, è importante che i governi e le istituzioni economiche adottino misure per prevenire le crisi economiche e mitigarne gli effetti negativi quando si verificano.

Conseguenze della recessione sull’economia

Come abbiamo visto, la recessione economica può avere conseguenze significative sull’economia di un paese. Tra le conseguenze più comuni, ci sono:

  • Aumento della disoccupazione: durante una recessione, le imprese tendono a ridurre la loro forza lavoro al fine di risparmiare sui costi. Ciò può portare ad un aumento della disoccupazione e ad una diminuzione del reddito delle famiglie, creando un ciclo di riduzione dei consumi che può ulteriormente peggiorare la recessione. I dipendenti che riescono a mantenere il proprio lavoro durante periodi di recessione economica possono essere soggetti a riduzioni salariali e di benefit. Inoltre, potrebbero incontrare maggiori difficoltà nella negoziazione di futuri aumenti di stipendio a causa della diminuzione dei profitti dell’azienda.
  • Riduzione della produzione e dei profitti delle imprese: durante una recessione, la domanda di beni e servizi diminuisce, portando ad una riduzione della produzione e dei profitti delle imprese. Le aziende in maggiore difficoltà potrebbero fallire, alimentando disoccupazione e calo dei consumi.
  • Riduzione degli investimenti e degli affari, poiché le imprese diventano meno propense a spendere denaro in nuovi progetti o espansioni durante periodi di incertezza economica. Ciò può limitare la crescita economica a lungo termine e aumentare la pressione sui governi per fornire incentivi agli investimenti e alla crescita.
  • Aumento del debito pubblico: per stimolare l’economia durante una recessione, i governi possono adottare politiche di spesa pubblica. Ciò può portare ad un aumento del debito pubblico e della pressione fiscale.
  • Diminuzione della fiducia dei consumatori: durante una recessione, i consumatori possono diventare più cauti nel loro modo di spendere denaro, creando così un circolo vizioso in cui la diminuzione della domanda di beni e servizi porta ad una diminuzione della produzione e della crescita economica.
  • Aumento del rischio di default dei prestiti: durante una recessione, le imprese e i consumatori possono avere maggiori difficoltà nel pagare i loro debiti. Ciò può portare ad un aumento del rischio di default dei prestiti e ad un aumento dei tassi di insolvenza.
  • Aumento dei tassi di interesse, poiché le banche centrali possono cercare di aumentare il costo del credito per limitare l’inflazione. Ciò può rendere più difficile per le aziende e le famiglie ottenere prestiti, ulteriormente ostacolando la crescita economica.

Segnali di recessione economica

Prevedere l’arrivo di una recessione non è facile, ma è possibile considerare alcuni indicatori come l’aumento del tasso di disoccupazione, l’inversione della curva di rendimento, il calo della fiducia dei consumatori e i cali improvvisi del mercato azionario. Prestare attenzione a questi segnali può aiutare a prepararsi ad affrontare una recessione prima che arrivi.

L’aumento del tasso di disoccupazione può essere un forte indicatore dell’arrivo di una recessione economica. Quando le aziende cominciano a licenziare o a ridurre il personale, ciò significa che stanno incontrando difficoltà finanziarie e che l’economia potrebbe essere in difficoltà. Inoltre, il tasso di disoccupazione può avere un impatto significativo sulla spesa dei consumatori, poiché i disoccupati hanno meno denaro a disposizione per fare acquisti. Un aumento del tasso di disoccupazione può quindi portare a una diminuzione della spesa dei consumatori e a una flessione dell’economia. Per questo motivo, è importante monitorare attentamente i dati sul tasso di disoccupazione e considerarli come un possibile segnale di recessione economica imminente.

La curva di rendimento invertita è uno dei segnali più importanti che gli economisti monitorano per capire se un’eventuale recessione economica è imminente. Ciò significa che se i rendimenti a breve termine sono maggiori di quelli a lungo termine, c’è una forte possibilità che ci sia un’instabilità economica in arrivo. Questo fenomeno si verifica quando gli investitori non sono sicuri del futuro e preferiscono investire a breve termine per ridurre il rischio. Inoltre, l’inversione della curva di rendimento ha spesso preceduto le recessioni economiche del passato, quindi è un indicatore che non può essere ignorato. Monitorare attentamente l’inversione della curva di rendimento può aiutare a prevedere l’arrivo di una recessione e prendere le necessarie misure preventive.

Il calo della fiducia dei consumatori rappresenta un importante indicatore di un’eventuale recessione economica imminente. Poiché la spesa dei consumatori rappresenta una grande parte dell’economia, un calo significativo della fiducia può influire negativamente sulla crescita economica. Ciò avviene quando i consumatori si sentono insicuri nell’investire il loro denaro a causa di preoccupazioni sul futuro dell’economia, e di conseguenza riducono la spesa. Questo a sua volta porta a una diminuzione della produzione, delle vendite e degli investimenti, il che può causare una flessione economica. Pertanto, è importante monitorare regolarmente il livello di fiducia dei consumatori per capire se è necessario adottare misure di preparazione e mitigazione in caso di una possibile recessione.

I crolli in Borsa possono essere un indicatore di un’eventuale recessione economica imminente. L’investimento in azioni rappresenta un’attività rischiosa ma potenzialmente redditizia e gli investitori possono decidere di vendere le loro quote in caso di incertezza sul futuro dell’economia. Quando si verifica un improvviso calo significativo dei mercati azionari, gli investitori possono percepire questo evento come un segnale di una possibile crisi economica imminente e decidere di vendere parte o l’intera loro quota di azioni. Tuttavia, è importante considerare anche altri fattori oltre ai crolli in Borsa per valutare se l’economia sta attraversando un periodo di recessione o meno.

Fasi e forme della recessione economica

La recessione economica può manifestarsi in diverse forme e fasi, che possono influire sulla gravità e sulla durata dell’evento. In generale, le recessioni durano in media circa 10 mesi, ma la loro durata può variare notevolmente a seconda delle circostanze.
Esistono diversi tipi di curve di recessione, ognuna delle quali descrive in modo diverso come si comporta l’economia durante la fase di recessione.

Una forma comune di recessione è quella a «V», in cui l’economia subisce una brusca contrazione seguita da una ripresa altrettanto rapida. Questo tipo di recessione può essere causato da eventi temporanei come una crisi finanziaria o una pandemia e la ripresa può essere spinta da politiche economiche di stimolo. La recessione provocata dalla pandemia di Covid-19 ne è un esempio recente.

Un’altra forma di recessione è quella a «U», in cui l’economia subisce una lunga fase di contrazione prima di riprendersi gradualmente. Questo tipo di recessione può essere causato da problemi strutturali nell’economia, come un eccesso di debito o una riduzione dell’innovazione. Un esempio di recessione a «U» è quella del Giappone nel 1993-1994.

Una terza forma di recessione è quella a «L», in cui l’economia subisce una contrazione acuta e poi rimane stagnante per un periodo prolungato. Questo tipo di recessione può essere causato da problemi strutturali gravi come un sistema bancario malato o una forte disoccupazione strutturale.

Infine esiste la recessione a forma di «W», caratterizzate da un primo crollo, seguito da una ripresa di bassa entità e da un secondo crollo (solitamente più pesante).

Qualunque sia la causa, la recessione economica è sempre un momento difficile per l’economia di un Paese, ma l’identificazione tempestiva delle fasi di recessione è fondamentale per adottare le politiche più appropriate per combatterne gli effetti negativi sull’economia.

Come evitare una recessione economica

Evitare una recessione economica è un obiettivo molto ambizioso, poiché molte delle cause che portano a una crisi economica sono fuori dal controllo dei singoli individui o delle singole aziende. Tuttavia, ci sono alcune azioni che possono essere messe in atto per minimizzare i rischi e proteggere l’economia. Tra le politiche economiche che i governi possono utilizzare troviamo:

Politiche monetarie: le politiche monetarie riguardano l’azione della banca centrale sulle condizioni di credito dell’economia. In caso di una possibile recessione economica, la banca centrale può ridurre i tassi di interesse, in modo da rendere i prestiti più accessibili e incentivare gli investimenti e la spesa delle famiglie.

Politiche di spesa pubblica: durante una recessione economica, i governi possono adottare politiche di spesa pubblica per stimolare l’economia. Queste politiche possono includere investimenti in infrastrutture, incentivi fiscali per le imprese, sostegno alla ricerca e sviluppo e programmi di welfare per le famiglie in difficoltà.

Politiche di regolamentazione: le politiche di regolamentazione riguardano l’azione del governo per regolare l’attività economica. In caso di una possibile recessione economica, il governo può adottare politiche di regolamentazione per stabilizzare il mercato finanziario, ridurre i rischi di default dei prestiti e proteggere i consumatori da pratiche commerciali sleali.

Politiche commerciali: le politiche commerciali riguardano l’azione del governo per regolare il commercio internazionale. In caso di una possibile recessione economica, il governo può adottare politiche commerciali per proteggere l’industria nazionale, incentivare le esportazioni e ridurre la dipendenza dalle importazioni.

Politiche fiscali: le politiche fiscali riguardano l’azione del governo sulle entrate e le spese pubbliche. In caso di una possibile recessione economica, il governo può adottare politiche fiscali per ridurre la pressione fiscale, aumentare i trasferimenti sociali e incentivare gli investimenti delle imprese.

Anche le imprese e i consumatori possono attuare delle azioni per prevenire le crisi. Nello specifico, le imprese possono mantenere un’attenzione costante sui loro bilanci, evitando di accumulare debiti eccessivi e mantenendo una solida gestione finanziaria. Inoltre, le aziende dovrebbero cercare di diversificare le loro attività e di espandere i loro mercati, in modo da ridurre la loro esposizione a eventuali crisi in un solo settore. I consumatori possono fare la loro parte evitando di accumulare debiti eccessivi e cercando di risparmiare per affrontare eventuali periodi difficili.

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