Cos’è lo shutdown USA e cosa rischia Trump? $4.000 mld già bruciati a Wall Street

Violetta Silvestri

11 Marzo 2025 - 10:24

Shutdown in vista per gli USA: di cosa si tratta e perché Trump rischia grosso? Gli Stati Uniti possono restare senza fondi, mentre i mercati già sprofondano.

Cos’è lo shutdown USA e cosa rischia Trump? $4.000 mld già bruciati a Wall Street

Lo spettro dello shutdown minaccia gli USA in un contesto già molto teso a causa della guerra commerciale a colpi di dazi e dell’incertezza sull’esito dei conflitti in corso.

Donald Trump ha dichiarato domenica scorsa che una chiusura del governo federale “potrebbe verificarsi” se la Camera dei rappresentanti non riuscisse a raccogliere abbastanza voti per approvare una legge di finanziamento temporaneo, ma rimane ottimista sull’esito finale.

In sostanza, il riferimento è al disegno di legge, chiamato in gergo tecnico negli USA risoluzione continua, o CR, che finanzierebbe il governo federale ai livelli attuali per il resto dell’anno fiscale 2025, che termina il 30 settembre. Si tratterebbe di garantire i fondi necessari per far funzionare la macchina statale USA.

Tuttavia, è improbabile che il disegno di legge ottenga un significativo sostegno democratico e i repubblicani detengono solo una risicata maggioranza nella Camera dei rappresentanti.

Per questo, Trump ha esortato i legislatori del suo partito a sostenere il disegno di legge, definendolo fondamentale per stabilizzare le finanze del Paese. E, probabilmente, a salvarlo dal rischio di un primo eclatante flop proprio mentre mercati e umore dei cittadini mostrano criticità verso le scelte del tycoon.

La stretta maggioranza repubblicana alla Camera, che è di 218 a 214, lascia poco spazio all’errore. Il Presidente Johnson può permettersi di perdere solo due voti, ma diversi repubblicani, tra cui il deputato Thomas Massie del Kentucky, hanno già giurato di respingere il disegno di legge.

Gli USA resteranno senza fondi? Ecco cosa potrebbe accadere alla potenza americana, con il rischio per Trump di cadere nella trappola dello shutdown. Cos’è e perché è preoccupante?

USA in shutdown: cosa significa e cosa sta succedendo

Ampi settori del governo federale degli Stati Uniti saranno costrette a sospendere le proprie attività a partire dalla mezzanotte del 14 marzo se il Congresso non approverà una legislazione dettagliata sulla spesa che consenta di continuare a far funzionare le agenzie governative.

Questo è lo shutdown: una chiusura delle casse statali che avrebbe un impatto sui più grandi programmi di assistenza alimentare del Paese, sulla scuola materna finanziata dal Governo federale, sulle sovvenzioni e sui prestiti universitari federali, sui parchi nazionali e altro ancora.

Nel dettaglio, una chiusura del Governo avviene quando il Congresso non approva i finanziamenti per il Governo federale prima dell’inizio del nuovo anno fiscale, il 1° ottobre. Ogni anno, il Congresso deve dare nello specifico il via libera a 12 progetti di legge di stanziamento, che costituiscono il budget di spesa discrezionale e fissare i livelli di finanziamento per le agenzie federali.

Se i legislatori non riescono ad attuare tutte o alcune delle leggi di stanziamento, molte operazioni governative si interrompono, con il risultato di una chiusura totale o parziale delle vitali attività di Governo fino a quando il Congresso non agisce. Tuttavia, le funzioni governative ritenute essenziali continuerebbero.

Per essere ancora più precisi, per finanziare il Governo, i legislatori devono approvare 12 progetti di legge sugli stanziamenti, ciascuno adattato a una specifica funzione governativa.

Negli anni precedenti, il Congresso aveva approvato un pacchetto “omnibus”, un enorme disegno di legge che combinava tutti i 12 progetti di legge sugli stanziamenti in un unico atto legislativo.

Nel caso specifico di questa settimana, il Congresso dovrebbe assegnare i fondi a 438 agenzie governative prima del 1° ottobre, l’inizio dell’anno fiscale. Ma i legislatori raramente rispettano questa scadenza e approvano regolarmente progetti di legge di spesa temporanei per mantenere operativo il governo mentre finiscono il loro lavoro. L’attuale proroga scade venerdì 14 marzo e i fondi per gran parte del governo scadranno se non rinnovati.

Tensione USA: accordo difficile, rischio shutdown?

Trump ha espresso un cauto ottimismo sulla possibilità di evitare uno shutdown. Il tycoon ha spinto sull’unità repubblicana, definendo la proposta “un ottimo disegno di legge sui finanziamenti” e sollecitando i legislatori ad approvarlo per guadagnare tempo per riforme di bilancio più ampie.

Nel frattempo, i leader democratici si oppongono fermamente al disegno di legge, sostenendo che taglia ingiustamente programmi essenziali come l’assistenza sanitaria, gli aiuti alimentari e i benefici per i veterani, senza riuscire a proteggere la previdenza sociale e Medicare. I leader democratici della Camera Hakeem Jeffries, Katherine Clark e Pete Aguilar hanno esortato il loro partito a votare contro la misura, definendola dannosa per i cittadini.

Il disegno di legge nel mirino assegna maggiori finanziamenti per la difesa e l’assistenza sanitaria dei veterani, nonché un’applicazione più rigorosa delle leggi sull’immigrazione, priorità in linea con l’agenda di Trump. Stanzia 892,5 miliardi di dollari per la difesa e riduce la spesa non per la difesa di 13 miliardi di dollari, una mossa che i critici affermano potrebbe mettere a dura prova i servizi pubblici.

La tensione è molto alta all’interno del Congresso USA. La disputa è stata infatti escerbata dallo sforzo senza precedenti di Trump di ridimensionare il Governo federale avvalendosi della figura di Musk e del DOGE.

Trump ha licenziato almeno 25.000 dipendenti federali e ha ordinato alle agenzie di prepararsi per altri licenziamenti, e ha di fatto smantellato i programmi di protezione dei consumatori e di aiuti esteri autorizzati dal Congresso.

I democratici affermano che il presidente USA sta violando le leggi che richiedono di rispettare i livelli di spesa stabiliti dal Congresso e insistono sul fatto che qualsiasi disegno di legge sulla spesa deve contenere misure di salvaguardia per impedire a Trump di tagliare programmi senza autorizzazione.

Perché l’economia USA rischia grosso

Una chiusura del Governo segnerebbe una battuta d’arresto significativa per l’amministrazione di Trump, che ha dato priorità alla disciplina fiscale e alla riduzione dei programmi federali.

L’esito del voto di questa settimana determinerà se il governo rimarrà aperto o si fermerà, con milioni di americani che ne sentiranno gli effetti a catena.

Uno shutdown, infatti, può avere conseguenze economiche di vasta portata, ostacolando la crescita e promuovendo l’incertezza, soprattutto se si protrae per settimane.

Alcuni di questi costi includono l’aumento del tasso di disoccupazione, la riduzione della crescita del PIL e l’incremento del costo del denaro.

Centinaia di migliaia di dipendenti federali verrebbero sospesi senza stipendio e un’ampia gamma di servizi potrebbe essere interrotta, dalla supervisione finanziaria alla raccolta dei rifiuti nei parchi nazionali.
Gli altri lavoratori considerati essenziali rimarrebbero al lavoro, ma non verrebbero retribuiti.

Le chiusure che durano solo pochi giorni hanno scarso impatto pratico, soprattutto se si verificano durante il fine settimana, ma l’economia in generale potrebbe risentirne se i dipendenti federali iniziassero a perdere lo stipendio dopo due settimane.

Secondo Goldman Sachs, uno shutdown ridurrebbe direttamente la crescita del PIL di circa 0,15 punti percentuali per ogni settimana di durata, ma la crescita aumenterebbe della stessa quantità una volta risolto lo shutdown.

Secondo il Congressional Budget Office, la chiusura del 2018-2019 è costata all’economia circa 3 miliardi di dollari, pari allo 0,02% del PIL.

Shutdown USA, quale impatto sui mercati? Wall Street ha già perso $4.000 mld

La probabilità di una chiusura anche temporanea delle attività governative USA per mancanza di finanziamenti aggiunge panico a mercati già ampiamente scossi dall’incertezza causata dalla strategia Trump.

Gli investitori si sono ritirati da ogni tipo di asset di rischio e la paura economica ha invaso Wall Street in una seduta, quella di lunedì 10 marzo, che ha spazzato via 4 trilioni di dollari dal picco dell’S&P 500 del mese scorso.

Una serie di nuove politiche di Trump ha aumentato l’incertezza per le aziende, i consumatori e gli investitori, in particolare le continue mosse tariffarie contro importanti partner commerciali come Canada, Messico e Cina.

Gli aumenti dei dazi, i tagli alla spesa e gli sconvolgimenti geopolitici innescati dal presidente Donald Trump possano bloccare quella che fino a poco tempo fa era un’economia che sfidava i detrattori con la sua forza e resilienza.

Gli investitori ora osservano anche le sorti della legge di finanziamento per evitare una chiusura parziale del governo federale. Mercoledì, inoltre, incombe un rapporto statunitense sull’inflazione.

“L’amministrazione Trump sembra accettare un po’ di più l’idea che siano d’accordo con il calo del mercato, e che siano potenzialmente d’accordo anche con una recessione per raggiungere i loro obiettivi più ampi” ha affermato Ross Mayfield, stratega degli investimenti presso Baird. “Penso che sia un grande campanello d’allarme per Wall Street”.

Le preoccupazioni si sono intensificate dopo che Trump e i suoi fedelissimi al Governo hanno iniziato ad avvertire che potrebbe esserci qualche sofferenza a breve termine mentre cerca di riordinare l’equilibrio del commercio mondiale. Gli investitori hanno iniziato a prepararsi a questa prospettiva.

“Oggi le contrattazioni sono sembrate una spirale di morte assoluta”, ha affermato Alon Rosin, responsabile dei derivati ​​azionari istituzionali di Oppenheimer & Co.

I movimenti così drastici al ribasso neei mercati mostrano il notevole cambiamento di opinione a meno di due mesi dall’inizio della presidenza di Trump, che era stato accolto con favore a Wall Street. La scommessa iniziale era che i suoi piani di tagli alle tasse e deregulation avrebbero spinto il mercato in avanti riversando stimoli su un’economia già solidamente in espansione.

Ma tutto questo è stato rapidamente indebolito nelle ultime settimane, poiché il lancio caotico dei suoi aumenti tariffari e la spinta a tagliare la spesa federale hanno oscurato le prospettive. Uno shutdown peggiorerebbe il clima già appesantito.

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