Cosa ha detto Powell sul taglio dei tassi Fed?

Violetta Silvestri

10/07/2024

Powell ha parlato al Senato Usa e ha dato indicazioni sull’economia e sugli attesi tagli ai tassi di interesse. Cosa ha detto?

Cosa ha detto Powell sul taglio dei tassi Fed?

Parlando ai legislatori Usa, Powell è stato molto cauto nell’offrire una tempistica per i tagli dei tassi di interesse, che gli investitori ora scommettono inizieranno a settembre.

I mercati in realtà non aspettano altro che segnali chiari su quando effettivamente la banca centrale più rilevante al mondo inizierà l’allentamento della politica monetaria, finora tra le più restrittive.

Il capo della Fed è a Capitol Hill questa settimana per rilasciare la sua testimonianza semestrale sulla politica monetaria al Congresso. Concluderà due giorni di udienze oggi, mercoledì 10 luglio, con un’apparizione davanti alla Commissione per i servizi finanziari della Camera.

La banca centrale statunitense sta valutando tagli ai tassi dopo aver mantenuto il suo benchmark a un massimo di oltre due decenni per quasi un anno, nel tentativo di frenare l’inflazione. Mentre il mercato del lavoro finora ha ampiamente retto, un rallentamento nei dati sull’occupazione ha aumentato la pressione sui funzionari della Fed affinché inizino ad abbassare il costo del lavoro.

Quale messaggio sui tassi Fed per i mercati mondiali?

Gli Stati Uniti “non sono più un’economia surriscaldata”, con un mercato del lavoro che si è raffreddato rispetto agli estremi dell’era della pandemia e per molti versi è tornato al punto in cui era prima della crisi sanitaria, ha affermato il presidente della Fed Jerome Powell.

Powell ha detto ai legislatori che non voleva “inviare alcun segnale sui tempi di eventuali azioni future” sui tassi di interesse, una posizione in linea con i recenti sforzi del presidente di focalizzare maggiormente l’attenzione sull’evoluzione dei dati economici (e sulle possibili scelte che la Fed potrebbe fare in risposta) e meno su indicazioni precise su cosa potrebbe accadere e in quale tempistica.

Tuttavia, con le elezioni presidenziali del 5 novembre all’orizzonte e solo due riunioni programmate della Fed prima di esse, Powell è stato interrogato dai democratici sui rischi per il mercato del lavoro derivanti dal mancato taglio dei tassi a breve, e dai repubblicani sui problemi per le famiglie derivanti da un’inflazione che rimane al di sopra dell’obiettivo del 2% della banca centrale.

In sintesi, ci sono segnali incoraggianti dall’economia, ma il sentiment è prudente. Non sono mancate, comunque, esternazioni esplicite sulla necessità di avviare una riduzione del costo del denaro. Powell ha infatti espresso preoccupazione per il fatto che mantenere i tassi di interesse troppo alti per troppo tempo potrebbe mettere a repentaglio la crescita economica.

Il tasso di interesse overnight della Fed si attesta attualmente tra il 5,25% e il 5,50%, il livello più alto degli ultimi 23 anni e il risultato di 11 aumenti consecutivi dopo che l’inflazione aveva raggiunto il livello più alto dall’inizio degli anni ’80.

I mercati si aspettano che la Fed inizi a tagliare i tassi a settembre e probabilmente seguirà con un’altra riduzione di un quarto di punto percentuale entro la fine dell’anno. I membri del FOMC alla riunione di giugno, tuttavia, hanno indicato solo un taglio. Il prossimo meeting è previsto per il 30-31 luglio. Le previsioni sono per un costo del denaro ancora fermo.

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