Cosa succede a conto titoli e investimenti se la banca fallisce

Claudia Cervi

20/03/2023

Cosa succede al conto titoli e agli investimenti in caso di fallimento della banca? Una guida completa per capire quali sono le possibili conseguenze e come proteggere i tuoi investimenti.

Cosa succede a conto titoli e investimenti se la banca fallisce

In questi ultimi tempi, sempre più frequentemente si sente la domanda «cosa succede a conto titoli e investimenti se la banca fallisce?» Ciò è dovuto alle crescenti preoccupazioni circa gli effetti a catena innescati dai fallimenti bancari verificatisi negli Stati Uniti, così come dalla recente crisi di Credit Suisse, che hanno sollevato molti dubbi sulla sicurezza dei conti titoli e degli altri investimenti.

In un momento di incertezza come quello attuale, non sorprende che gli investitori e i piccoli risparmiatori si preoccupino per il destino dei propri investimenti e del proprio conto titoli in caso di fallimento della banca. Con l’aumento della sfiducia verso le banche, che rievoca la crisi finanziaria del 2008, è importante conoscere le informazioni su come proteggere i propri investimenti.

In questo articolo esploreremo le possibili conseguenze del fallimento di una banca sui conti titoli, Btp, Etf e fondi comuni, fornendo informazioni utili e aggiornate per la protezione dei propri investimenti.

Esamineremo anche le garanzie fornite dal governo italiano ai risparmiatori e quali capitali sono al sicuro in caso di fallimento della banca.

Cosa succede al conto titoli se la banca fallisce?

Quando si parla di fallimento di una banca, molti investitori si preoccupano per il destino del proprio conto titoli e di altri investimenti. Il conto titoli è uno strumento essenziale per detenere e gestire prodotti finanziari, come azioni, obbligazioni, Etf e fondi comuni di investimento. Tuttavia l’istituto di credito è solo depositario di questi strumenti, ma non ne è titolare. Ma cosa succede al conto titoli se la banca fallisce?

In caso di fallimento, il conto titoli non viene direttamente coinvolto nella procedura di liquidazione, in quanto è considerato un conto ausiliario separato dal conto corrente.

Tuttavia, se tra i titoli in portafoglio ci sono azioni e obbligazioni emesse dalla stessa banca, queste potrebbero essere a rischio.

In generale, dunque, le azioni possedute all’interno del dossier titoli verranno restituite integralmente al cliente.

Cosa succede ai Btp se la banca fallisce?

Come nel caso delle azioni, anche i Btp (Buoni del Tesoro Poliennali), i titoli di Stato emessi dal Tesoro italiano, sono al sicuro in caso di fallimento della banca. Anche in questo caso, i titoli sono contenuti all’interno del dossier titoli e la proprietà degli investimenti rimane in capo all’investitore. In pratica, la banca ha solo la funzione di intermediario.

Quando una banca fallisce, ci sono due possibilità: può essere messa in liquidazione o può essere acquistata da un’altra banca. In entrambi i casi, il liquidatore o l’acquirente si faranno carico dei clienti. Tuttavia, l’esperienza dei clienti potrebbe essere molto diversa a seconda del percorso che viene scelto.

Nel caso di liquidazione, la banca cessa di esistere e tutti i suoi attivi vengono venduti per soddisfare i creditori. I depositi dei clienti sono garantiti dallo Stato fino ad un massimo di 100.000 euro, come spiegheremo nell’ultimo paragrafo. I clienti potrebbero dover attendere un po’ di tempo prima di recuperare i loro soldi, ma alla fine saranno restituiti e il conto titoli dovrà essere trasferito ad un’altra banca. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbero essere persi alcuni vantaggi o servizi finanziari che la banca fallita offriva.

Nel caso in cui la banca fallita venga acquistata da un’altra banca, i clienti della banca originale diventeranno clienti della banca acquirente e dovranno accettare le condizioni, tassi di interesse e servizi offerti dalla nuova banca.

Cosa succede a Etf e fondi comuni quando la banca fallisce?

Ma cosa succede agli investimenti in fondi comuni e Etf (Exchange Traded Fund) se la banca fallisce? La sicurezza dei fondi comuni e degli Etf è un tema di grande importanza per gli investitori.

In realtà, la struttura dei fondi comuni e degli Etf è progettata in modo da garantire la massima sicurezza per gli investitori. Questi strumenti finanziari sono emessi e gestiti da società di gestione del risparmio (Sgr), che sono separate dalla banca depositaria. Ciò significa che il patrimonio dei fondi è separato da quello del gestore e della banca.

In pratica, dietro ogni quota acquistata di un fondo comune o di un Etf c’è un paniere di titoli custodito da una banca depositaria indipendente che garantisce l’esistenza dei titoli e la loro sicurezza.

Quindi, in caso di fallimento della banca che gestisce il fondo, il patrimonio degli investitori rimane al sicuro.

È importante sottolineare che il valore di un Etf o di un fondo comune può variare in base alla performance del paniere di titoli che lo compone. Per tale ragione, il valore di questi strumenti finanziari non può mai andare a zero, a meno che non falliscano tutte le imprese emittenti componenti l’indice di riferimento. Tuttavia, questo evento è estremamente improbabile.

In conclusione, gli investitori possono stare tranquilli sulla sicurezza dei loro investimenti in fondi comuni e Etf. Grazie alla struttura separata della banca depositaria e alla garanzia dell’esistenza dei titoli, il loro patrimonio è al sicuro anche in caso di fallimento della banca che gestisce il fondo.

Come trasferire il dossier titoli da banca fallita ad altra banca

Il trasferimento del deposito titoli da una banca ad un’altra è un’operazione possibile e abbastanza semplice e consiste nel passaggio degli strumenti finanziari custoditi dalla banca originaria ad un’altra banca. Tuttavia, ci sono alcune cose da tenere a mente.

Come detto prima, nel caso di liquidazione della banca fallita, occorre compilare e firmare il modulo di trasferimento con l’indicazione del numero e dell’intestazione del dossier titoli originario. Se invece la banca fallita viene acquisita da un’altra il trasferimento del dossier titoli è automatico e il cliente non deve fare nulla.

È importante notare che il trasferimento dossier titoli con intestazione diversa può comportare un aggravio in termini fiscali, in quanto la banca effettuerà una vendita virtuale dei titoli al fine di determinare le plusvalenze tassabili, se gli intestatari del conto vecchio e di quello nuovo non coincidono. Ciò significa che se i titoli sono in guadagno, sarà necessario pagare le tasse subito, mentre se sono in perdita, si avrà una minusvalenza deducibile.

Per quanto riguarda il trasferimento di fondi comuni di investimento, è importante sapere che può essere problematico se la nuova banca non ha accordi per collocare i fondi presenti nel dossier che si estingue. In tal caso, sarà necessario liquidare i fondi presenti sul vecchio dossier e cercare degli omologhi che la nuova banca venda. Tuttavia, ciò comporterà il pagamento di possibili nuove commissioni di ingresso.

Cosa succede a conti deposito vincolati se la banca fallisce?

L’apertura di un conto di deposito (libero o vincolato) comporta il rischio che la banca non possa restituire il denaro depositato in caso di fallimento. Tuttavia, questo rischio è mitigato dall’obbligo per le banche dell’Unione Europea di aderire ad un sistema di garanzia dei depositi, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Se la banca dovesse fallire, il Fitd garantisce i depositi fino a 100.000 euro per ogni titolare di deposito. Alla fine del 2022 la dotazione del Fondo ammontava a 3,3 miliardi di euro circa. Per fare un paragone, se il Fondo fosse intervenuto nel 2017 a tutela dei depositi dei clienti delle Popolari venete, avrebbe dovuto esborsare 10 miliardi di euro, costringendo al sistema bancario di farsi carico della somma non coperta dal Fondo.

In conclusione, una soluzione per proteggere la liquidità da un possibile scenario di crisi sistemica, sebbene poco probabile, potrebbe essere quella di distribuire i depositi tra diverse banche e di evitare un’eccessiva esposizione alle obbligazioni bancarie.

Questa strategia di diversificazione degli investimenti può aiutare a minimizzare il rischio di perdere tutti i propri risparmi in caso di fallimento di una singola banca o di un intero sistema bancario. Inoltre, la scelta di investire in una varietà di prodotti finanziari, come azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento e strumenti del mercato monetario, può contribuire a ridurre il rischio complessivo del portafoglio di investimento.

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