Analizzare l’economia russa in questo periodo è un autentico rompicapo. Ecco cosa dimostrano gli ultimi dati.
In Russia, nel biennio 2021-2023, il consumo pro capite dei cittadini è aumentato di oltre il 20%. Che cosa sta succedendo all’ombra del Cremlino?
In superficie notiamo un’economia in forte espansione, con molte persone in condizione di spendere e spandere, facendo aumentare i prezzi. In profondità c’è però un “sistema surriscaldato”, in crescita ma trainato principalmente dalla spesa pubblica in tempo di guerra, nonché dal settore legato alla Difesa. I dati che balzano all’occhio sono tuttavia confortanti per Mosca, visto che nel 2023 il Paese ha fatto registrare una crescita del pil del +3,6% e un tasso di disoccupazione al minimo storico del 2,6%.
Allo stesso tempo la crisi del lavoro – in alcuni settori manca ancora il personale - ha fatto salire i salari, contribuendo a un’inflazione elevata che ha superato il 9% su base annua, ben al di sopra dell’obiettivo ufficiale del 4%. Non è un caso che la banca centrale russa abbia lanciato l’allarme, ancora una volta, in merito al richiamato surriscaldamento dell’economia, aumentando i tassi dal 16% al 18% nel tentativo di frenare l’aumento dei prezzi. [...]
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