Così la Cina ha nascosto 3.000 miliardi di dollari al mondo

Giorgia Bonamoneta

6 Luglio 2023 - 19:19

La Cina ha nascosto una cifra di denaro capace di influenzare l’economia globale. Questo è il risultato dell’indagine condotta da Bard W. Setser. Cosa sappiamo su i 3mila miliardi di dollari?

Così la Cina ha nascosto 3.000 miliardi di dollari al mondo

La Cina ha riserve monetarie nascoste pari a circa 3.000 miliardi di dollari. Sono chiamate “riserve ombra” e sono più grandi di quelle della Norvegia e più diversificate di quelle di Singapore. A dirlo è lo studio pubblicato su The China Project e coordinato da Bard W. Setser.

In questo W. Setser, analista del Dipartimento del Tesoro americano nel recente passato, ha cercato di ricostruire il sistema finanziario della Cina e le sue reali riserve monetarie. Nello studio si legge che dal 2002 al 2012 la Banca centrale cinese è stata attiva nel mercato valutario e ha acquistato dollari per impedire alla valuta cinese di rimanere competitiva sotto il profilo della bilancia commerciale, favorendo le esportazioni.

Nell’ultimo periodo però le riserve cinesi hanno smesso di crescere, almeno quelle alla luce del sole e da qui il sospetto delle riserve ombra. È proprio dalle riserve monetarie ombra che la Cina prende i soldi per i suoi piani strategici di influenza globale.

La Cina è seduta su un mucchio di denaro: cosa svela lo studio di The China Project

Secondo quanto riportato da diverse fonti estere e basate su un report di The China Project, la Cina sarebbe seduta su un mucchio di denaro per un valore pari a 6.000 miliardi di dollari. La metà però sarebbe nascosta. Sono proprio i 3.000 miliardi nascosti ha rappresentare un nuovo tipo di rischio per l’economia globale.

Di che tipo di rischi si sta parlando? “La mancanza di trasparenza della Cina è un problema per il mondo - scrive Setser e questo perché - la Cina è strutturalmente così centrale nell’economia globale che qualsiasi cosa faccia, vista o meno, alla fine avrà un enorme impatto sul resto del mondo”. Un esempio dell’influenza che le riserve cinesi possono avere è il loro ruolo nel finanziamento della Belt and Road Initiative e molto altro, come far fallire delle intere nazioni.

Strategia cinese: cosa nasconde oltre i soldi

L’entità delle “riserve ombra” mettono in evidenza un fatto importante che rischia invece di passare inosservato, ovvero che “a livello globale la Cina è ancora un enorme creditore e il peso del massiccio accumulo di valuta estera della Cina è ancora sentito in tutto il mondo”. Così la Cina può utilizzare le riserve per i suoi piani strategici.

Come quando le riserve sono confluite nelle banche commerciali statali, ovvero la Bank of China, la China Construction Bank (ricapitalizzate con 45 miliardi di dollari), la Industrial & Commercial Bank of China ICBC (ha ricevuto 15 miliardi di dollari nel 2005) e la Agricultural Bank of China. Dal 2005 al 2008 gli affari nascosti della Cina hanno portato al governo cinese 400 miliardi di dollari in riserve nascoste, ovvero il 10% del Pil.

Simili investimenti da riserve monetarie non coinvolgono solo banche cinesi, ma anche aziende - come la compagnia petrolifera statale russa ha ottenuto un prestito di 15 miliardi di dollari per espandere la produzione in estremo oriente e 10 miliardi di dollari per un oleodotto - o Stati come il Venezuela e l’Angola attraverso linee di credito.

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