Passato il picco dei contagi con la sottovariante Omicron 5, ora a far preoccupare arriva Centaurus: “Bastano pochissimi minuti per contagiarsi, tempi brevissimi”, è l’allarme degli esperti.
Il primo caso legato alla variante Centaurus è arrivato in Italia, ma per il momento il trend dei contagi continua a scendere. Sarà il terzo agosto di seguito con l’Italia alle prese con il Covid, ma stavolta senza restrizioni, fatta eccezione per l’obbligo di mascherine sui mezzi di trasporto.
L’ondata estiva ha ormai superato il picco e il peggio, con Omicron 5, sembra passato. Sono 18.813 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore, su un totale di circa 105mila tamponi: il tasso di positività è in discesa e si attesta al 17,8%. I decessi, invece, sono 121.
Ma le condizioni potrebbero presto cambiare, soprattutto con l’arrivo di Centaurus, l’ultima variante di Omicron di cui è stato scoperto il primo caso in Italia negli scorsi giorni. Ma cosa cambierà con l’arrivo di questa nuova variante? Quanto potrebbe essere più contagiosa o più o meno letale?
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Centaurus: i sintomi, la trasmissibilità e la letalità
Centaurus è una sottovariante di Omicron Ba.2.75. Per il momento gli esperti non sembrano particolarmente preoccupati dalla sua diffusione, soprattutto perché i sintomi non cambiano rispetto a Omicron né la gravità della malattia. Il timore, però, è legato alla sua contagiosità, che potrebbe essere superiore persino rispetto a Omicron 5.
I primi studi su questa nuova sottovariante dicono che ha una buona capacità di sfuggire agli anticorpi, anche se per il momento i dati sembrano in linea con quelli di Omicron 5. Difatti l’ipotesi di alcuni studiosi è che Centaurus faccia più fatica a prendere piede dove è maggiormente diffusa Omicron 5.
A preoccupare sono però i dati provenienti dall’India, dove la nuova sottovariante ha mostrato una diffusione 13 volte più alta di Omicron. Dati che vanno presi con le pinze, considerando le tantissime differenze - anche sulla diffusione delle varianti - rispetto all’Europa e all’Italia.
Cosa dicono gli esperti su Centaurus
Non nasconde la sua preoccupazione per la trasmissibilità di Centaurus il professore Massimo Andreoni, professore ordinario di Malattie infettive a Tor Vergata. All’agenzia Dire spiega che bastano pochissimi minuti a contatto con un positivo per contagiarsi con Centaurus, mentre i tempi con Omicron Ba.2 erano molto più lunghi.
Meno preoccupato, soprattutto sulla gravità della malattia, è l’infettivologo Matteo Bassetti. Per ora, spiega, Centaurus non sembra provocare la malattia grave. Inoltre i vaccini, anche quelli non aggiornati, sembrano in grado di dare una buona copertura contro le forme d’infezione più gravi.
Il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi, sottolinea invece che la capacità di trasmissione sembra essere maggiore anche rispetto a Omicron 5. In ogni caso, però, non risulta dimostrata una maggiore gravità della malattia con questa nuova sottovariante.
Da Omicron a Centaurus: cosa succede a ottobre
Il rischio, secondo molti esperti, è che il Covid possa tornare ad affacciarsi a ottobre, con una nuova risalita dei contagi. Bassetti, per esempio, teme che se Centaurus dovesse diventare predominante ci potrebbe essere una fiammata di contagi tra settembre e ottobre. Anche se l’infettivologo ritiene che i nuovi casi possano essere meno gravi.
Anche secondo Pregliasco la variante Centaurus potrebbe diventare predominante in due o tre mesi. Per l’infettivologo Massimo Galli, invece, vedremo “in tempi brevi” se Centaurus sarà davvero più contagiosa, quindi qualche effetto si potrebbe notare già prima dell’autunno. In ogni caso per ora si tratta solo di preoccupazioni, ma ancora non c’è alcun dato definitivo che possa dire con certezza che a ottobre la situazione tornerà a peggiorare.
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La campagna vaccinale contro il Covid
In vista dell’autunno e della minaccia della sottovariante Centaurus sarà decisiva la campagna vaccinale, a giudizio di molti esperti. Il governo sta ipotizzando di somministrare contestualmente il vaccino anti-Covid e quello anti-influenzale, nella speranza di incentivare le vaccinazioni. Che intanto, per gli over 60, procedono ancora a rilento con le quarte dosi. Infine andrà capito se la nuova vaccinazione arriverà con un preparato aggiornato sulla variante Omicron: in tanti chiedono che arrivino le dosi adattate al nuovo virus per l’autunno.
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