Quando sono ancora necessari Green Pass e mascherina? Facciamo chiarezza sui luoghi in cui l’obbligo è in vigore e su quando viene imposto l’isolamento.
Seconda estate dall’avvento del Covid ma non possiamo viaggiare (o rientrare dalle vacanze) a briglie sciolte. Alla luce delle recenti evidenze scientifiche sulla forte contagiosità delle varianti in circolazione, restano in vigore alcune norme per limitare la diffusione del virus prima del rientro a scuola dei bambini e dei ragazzi e degli adulti sui posti di lavoro.
Secondo una ricerca pubblicata su The Lancet da un gruppo dell’Imperial College di Londra infatti Omicron si conferma come una mutazione del virus dal periodo di incubazione più breve rispetto alle varianti precedenti con 3 giorni di media e un’infezione breve pari a circa 5 giorni, ma si può restare contagiosi anche più a lungo. Due pazienti su tre continuano a trasmettere il virus anche dopo cinque giorni dalla comparsa dei sintomi.
Le raccomandazioni degli scienziati inglesi sono quindi legate alle classiche norme di isolamento. Anche mascherine e Green Pass però sono richiesti anche se solo in contesti specifici.
Riepiloghiamo i casi in cui questi dispositivi sono obbligatori o fortemente raccomandati per evitare l’aumento del tasso di infezioni in concomitanza con l’arrivo dell’autunno.
Dove è obbligatoria la mascherina
Dal comportamento della maggior parte dei passeggeri non si direbbe ma la mascherina è ancora obbligatoria sui mezzi di trasporto pubblici e spesso è solo la mancanza di controlli a rendere il suo uso facoltativo.
Le norme tuttavia la impongono per i bambini dai 6 anni in su e sono piuttosto stringenti; non si può circolare con una normale mascherina chirurgica su treni e metro, serve una Ffp2 indossata correttamente per coprire naso e bocca.
L’obbligo resterà in vigore fino al 30 settembre, ma potrebbe essere prorogato sia per il trasporto pubblico locale o regionale quali autobus o pullman di linea che attraversino due o più regioni sia per autobus o pullman noleggiati, scuolabus e traghetti.
L’unico spostamento dove la mascherina è davvero facoltativa è quello in aereo.
Quanto agli altri luoghi pubblici, è richiesta la mascherina chirurgica nelle strutture sanitarie quali ospedali, Rsa e studi medici mentre è solo raccomandata nei cinema, nei teatri e negli eventi sportivi al chiuso.
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Come comportarsi sui luoghi di lavoro
Sembrano quindi esclusi i luoghi di lavoro e infatti sappiamo che dal 1° luglio la mascherina Ffp2 è solo consigliata. Nel caso di lavori pubblici tuttavia la raccomandazione è più stringente, vedesi la situazione del personale di sportello o chi si trovi a interagire con clienti e utenti senza alcuna barriera protettive.
Analogamente negli ambienti aziendali di enti privati si consiglia un buon distanziamento per chi lavora in ambiente con uno o più colleghi così come nei momenti associativi e conviviali quali le riunioni, gli ascensori, la mensa o
gli spazi comuni.
Queste situazioni tuttavia sono soggette alla discrezionalità del datore di lavoro che può rendere obbligatorio l’uso della mascherina. In quel caso però si è tenuti a fornire i dispositivi ai dipendenti all’ingresso della sede di lavoro.
Norme per il rientro a scuola
Il ritorno a scuola atteso verso metà settembre vede la novità dell’abolizione dell’obbligo di mascherina, prevista solo se in classe ci sono persone fragili, e dell’uscita scaglionata per gli studenti delle elementari e dei gradi superiori d’istruzione.
A questo allentamento delle restrizioni corrisponde però un vademecum di buone norme che comprendono ricicli frequenti di aria attraverso le finestre.
Persiste però l’incognita sul possibile aumento dei contagi, casistica non ancora normata a dovere ma comprensibilmente connessa al ritorno dell’obbligo e del distanziamento di un metro durante gli intervalli (da consumarsi ognuno al proprio banco) e durante il pasto in mensa.
Isolamento e Green Pass ancora in vigore
La quarantena ha assunto connotati meno restrittivi ma l’isolamento in caso di positività permane. É infatti necessario restare isolati per cinque giorni dopo la comparsa dei sintomi ed eseguire test rapidi a partire dal sesto giorno. Si può quindi uscire solo dopo due risultati negativi ottenuti due giorni di seguito.
In presenza di positività prolungata invece la quarantena si allunga e dall’ultimo tampone positivo devono essere trascorsi almeno 10 giorni (di cui gli ultimi 3 senza sintomi) per poi ripetere il test. Leggermente diverso l’iter per chi è vaccinato con il ciclo completo da meno di 120 giorni (4 mesi) visto che il tempo previsto è di 7 giorni anziché 10. Permane però la necessità di un tampone negativo.
Se invece il Covid si prolunga si è tenuti all’isolamento per massimo 21 giorni, purché si non abbiano più sintomi da una settimana.
Per quanto riguarda l’autosorveglianza da contatto resta tutto invariato. Ricordiamo che si considerano contatti stretti solo le persone che vivono nella stessa casa o abbiano avuto interazioni in un stanza chiusa senza mascherina per almeno 15 minuti.
Fino al 21 dicembre 2022 infine il Green Pass resta necessario, anche se solo in alcune situazioni particolari:
- visitare una Rsa (residenza per anziani);
- visitare un amico o un parente ricoverato in ospedale;
- accompagnare un amico o un parente al pronto soccorso o a una visita medica.
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