Crisi Alitalia: il tempo stringe e le scadenze si avvicinano. A che punto siamo?
Nelle ultime ore la crisi di Alitalia è tornata sulle prime pagine dei quotidiani nazionali.
Le scadenze prefissate si stanno avvicinando e stanno nuovamente imponendo di interrogarsi sul futuro della ex compagnia di bandiera, sulla quale non sta influendo positivamente la crisi di governo in corso.
Stando a quanto emerso, infatti, la spaccatura dell’esecutivo avrebbe messo in stand-by il dossier che, tuttavia, dovrà essere presto ripreso visti i tempi particolarmente stretti. La crisi di Alitalia dovrà fare ancora i conti con giornate piene.
Crisi Alitalia: a che punto siamo
A metà luglio il rilancio della ex compagnia di bandiera è diventato più reale con l’ingresso di Atlantia, il quale ha aperto le porte ad una nuova fase del salvataggio.
Il prossimo passo sarà quello dell’incontro con Delta, fondamentale per sciogliere nodi chiave come quello degli esuberi o ancora quello della nuova governance. Il meeting dovrebbe tenersi nella giornata di venerdì anche se i dettagli in merito non sono stati ancora ufficializzati.
La crisi di governo pare aver congelato a sua volta la crisi di Alitalia. Secondo alcune fonti di stampa nostrana, la situazione potrebbe sbloccarsi in caso di accordo tra M5S e PD. Le prossime giornate si riveleranno dunque campali.
Il 28 agosto toccherà ai sindacati che assieme ai commissari straordinari cercheranno di fare il punto della situazione viste le scadenze in dirittura d’arrivo.
Prima ci sarà lo sciopero di venerdì 6 e poi ancora il termine del 15 settembre, entro il quale dovranno pervenire sia l’offerta vincolante che il piano industriale definitivo messo a punto da FS, Delta, Altantia e MEF.
La crisi di Alitalia riuscirà finalmente ad essere risolta una volta per tutte? In meno di un mese il quadro sarà senza dubbio più chiaro.
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