Da oggi non si pagano più le tasse, arriva il Tax Freedom Day

Patrizia Del Pidio

03/06/2024

Da oggi gli italiani lavorano semplicemente per portare a casa lo stipendio: le tasse da versare sono state finanziate dai primi 154 giorni dell’anno.

Da oggi non si pagano più le tasse, arriva il Tax Freedom Day

Da oggi non si pagano più le tasse. Lunedì 3 giugno scatta il giorno di liberazione fiscale per il 2024. A partire da oggi, quindi, gli italiani lavoreranno per portare lo stipendio a casa e sfruttarlo per i propri bisogni, e non per pagare le imposte.

Fa pensare il fatto che per quasi metà anno il prelievo fiscale assorbe interamente gli stipendi degli italiani. Si tratta di una cosa puramente teorica, e questo va sottolineato, ma per più di cinque mesi, nel 2024, gli italiani hanno lavorato per finanziare i servizi che lo Stato offre ai cittadini. Si tratta, senza dubbio, di risorse di cui l’Italia necessita per permettere il corretto funzionamento di scuole, sanità, sicurezza, trasporti e pubblici uffici. Le tasse finanziano anche parte delle pensioni e degli stipendi di coloro che lavorano nella pubblica amministrazione.

Le tasse che gli italiani versano sono soldi, quindi, che la pubblica amministrazione prima incassa e, poi, investe nei servizi e nel welfare.

Il 3 giugno è una data teorica

La Cgia di Mestre, che ogni anno annuncia il giorno di “liberazione fiscale” ci tiene a precisare che quella del 3 giugno è solo una data teorica e non costituisce un giorno dal quale non si devono pagare più realmente tasse e imposte.

La proiezione serve solo a dimostrare quanto sia pesante l’imposizione fiscale in Italia visto che i lavoratori impiegano 154 giorni del proprio lavoro (e del proprio stipendio) per versare interamente tutte le tasse e le imposte dovute nel 2024.

Come si fissa il giorno di liberazione fiscale?

Il giorno di liberazione fiscale si calcola, teoricamente, dividendo i 2.163 miliardi di euro del Pil per 366 giorni. In questo modo si ottiene un dato medio fissato sul singolo giorno che è pari a 5.9 miliardi di euro. A questo punto, poi, si deve prendere il gettito fiscale per il 2024 (909,7 miliardi di euro) e lo si riporta al Pil su base giornaliera per ottenere il giorno di liberazione fiscale che scatta al 155esimo giorno dell’anno, ovvero il 3 giugno.

Quello che si deve tenere presente nel 2024 è che il Def ha stimato la pressione fiscale al 42,1% del Pil, ovvero con una diminuzione dello 0,4% rispetto all’anno precedente. Il tutto è frutto di una crescita economica superiore a quella del gettito.
Quando il giorno di liberazione fiscale è scattato prima? A ricordarlo è la Cgia di Mestre: dal 1995 a oggi, l’anno in cui si sono pagate tasse per meno giorni è stato il 2005, quando, con una pressione fiscale del 39% del Pil consentì ai contribuenti di liberarsi dalle tasse il 23 maggio, ovvero al 143esimo giorno lavorativo dell’anno.

L’anno, invece, in cui gli italiani hanno pagato le tasse più a lungo è stato il 2013, quando il giorno di liberazione fiscale, con una pressione fiscale del 43,4%, si raggiunse solo l’8 giugno.

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