Cosa sono le tasse ambientali e chi è tenuto a pagarle? Su quali beni o prodotti si pagano e quanto pesano sulle famiglie? Come si impiega il gettito fiscali.
Imposte e tasse aziendali sono uno strumento fiscale utilizzato dai diversi Stati per l’attuazione del principio “chi inquina paga”. L’idea che sta alla base di questa imposizione fiscale è quella di aumentare il costo finale di un prodotto o un servizio qualora il suo utilizzo o la sua produzione comporti inquinamento per l’ambiente.
A regolamentare le tasse ambientali è l’Unione Europea e sono quattro gli ambiti in cui, principalmente, si applicano:
- settore energetico;
- settore dei trasporti;
- rilascio di sostanze inquinanti;
- estrazione di risorse.
Nel settore energetico le tasse ambientali gravano su carburanti, combustibili e le loro relative emissioni di Co2 (vi rientrano anche le accise sui carburanti). Nei trasporti la tassazione che colpiscono, con l’esclusione dei carburanti che rientrano nella categoria precedente, la registrazione e l’uso dei veicoli a motore e i trasporti pubblici. Per il rilascio di sostanza inquinanti pagano la tassazione le industrie che rilasciano in acqua (fiumi o mari) o nell’aria sostanze inquinanti o laddove siano prodotti rifiuti solidi inquinanti. Per quel che riguarda l’estrazione delle risorse la tassazione è applicata per l’eventuale erosione e inquinamento del suolo che l’operazione può provocare.
Tasse ambientali, lo scopo
Lo scopo delle tasse ambientali è duplice. Se da una parte l’aumento del costo di bene o un servizio con impatto ambientale importante dovrebbe portare a disincentivare dall’acquisto i consumatori, mentre i produttori dovrebbero essere portati a produrre in maniera meno inquinante.
Dall’alta parte, però, questa tipologia di fiscalità dovrebbe spingere anche gli Stati a velocizzare il processo di transizione ecologica per ridurre l’impatto dell’inquinamento sull’ambiente. La transizione, in ogni caso, spesso è rallentata dal fatto che beni e servizi meno inquinanti hanno un costo elevato rispetto allo stesso bene o servizio inquinante e dannoso per l’ambiente.
In questo frangente neanche la tassa ambientale applicata sul bene inquinante rende il prodotto sostenibile più competitivo (un esempio può essere quello delle auto elettriche, con impatto ambientale minore, rispetto ai veicoli a benzina e diesel sul cui utilizzo grava l’accise sui carburanti).
Oltre a quanto detto, inoltre, le tasse ambientali contribuiscono ad aumentare il gettito fiscale dello Stato.
Come si utilizzano le tasse ambientali?
Le risorse derivanti dalle tasse ambientali come vengono investite dagli Stati? I soldi dovrebbero servire per investimenti nell’ambiente e nell’ecosistema, ma non sempre tutto il gettito è riservato alla tutela dell’ambiente.
In Italia, ad esempio, nel 2019 il gettito delle tasse ambientali (di circa 56 miliardi di euro) è stato investito solo per un decimo in investimenti a tutela dell’ambiente e per riparare i danni che le attività tassate hanno causato(549 milioni di euro)
Le tasse ambientali che pagano le famiglie
Al di là di quelle che sono le tasse ambientali che gravano sulle industrie, anche le famiglie. È pur vero che anche le famiglie inquinano e provocano danni all’ambiente, esiste un forte squilibrio tra chi inquina e chi paga: le famiglie solitamente sostengono una spesa maggiore rispetto ai danni creati mentre le imprese pagano, abitualmente, una spesa minore rispetto ai danni causati.
Quali sono le tasse ambientali che si pagano?
- Sovraimposta di confine sui gas non condensabili ;
- Sovraimposta di confine sugli oli minerali;
- Imposta sugli oli minerali e prodotti derivati (accise);
- Imposta sui gas non condensabili;
- Imposta sull’energia elettrica (accisa) e oneri di sistema sulle bollette elettriche per gli incentivi alle rinnovabili;
- Imposte sui consumi di gas naturale (accise);
- Imposta sui consumi di carbone (accise);
- Imposta sui ricavi degli operatori del settore energetico destinate all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico;
- Entrate dell’Organismo centrale di stoccaggio italiano;
- Gettito da vendita dei Permessi di Emissione (ETS);
- Pubblico registro automobilistico (PRA);
- Tassa su assicurazione per responsabilità civile auto (RCA);
- Tasse automobilistiche pagate dalle imprese;
- Tasse automobilistiche pagate dalle famiglie;
- Imposta sugli aerotaxi passeggeri;
- Imposte su imbarcazioni e aerei privati;
- Tributo speciale sulle discariche;
- Tassa sulle emissioni di anidride solforosa e di ossidi di azoto;
- Tributo provinciale per la protezione ambientale;
- Imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili.
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