I verbali Fed della riunione di giugno hanno confermato che Powell e gli altri funzionari sono ancora incerti su quando operare il primo taglio dei tassi. Cosa aspettarsi?
I verbali Fed non hanno sorpreso gli investitori, ma confermato l’unica certezza: i dubbi su quando tagliare i tassi restano intatti negli Usa.
In sintesi, i funzionari della banca centrale hanno espresso opinioni incoraggianti circa l’andamento dell’inflazione durante la riunione di giugno, ma hanno anche chiarito che non si aspettano di abbassare i tassi finché non riscontreranno ulteriori prove di una tendenza al ribasso dei prezzi.
A testimonianza dello stallo per la politica monetaria statunitense, le minute Fed hanno evidenziato anche un certo disaccordo tra i 19 banchieri del board, con alcuni che hanno addirittura mostrato una propensione ad aumentare i tassi se necessario.
Gli investitori continuano a scommettere che prima della fine dell’anno - tra settembre e dicembre - non ci sarà una diminuzione del costo del denaro. Questo implica un divario con la Bce, un dollaro rafforzato e altre valute indebolite, rendimenti obbligazionari in aumento. I verbali Fed hanno confermato che l’estate, con molta probabilità, non vedrà cambiamenti di rilievo per i tassi.
Dai verbali Fed poche certezze sui tassi
I funzionari della Federal Reserve, riunitisi nella riunione di giugno, hanno dichiarato che l’inflazione si sta muovendo nella giusta direzione, ma non abbastanza rapidamente da indurli ad abbassare i tassi di interesse, come evidenziato nei verbali.
La Fed punta a un’inflazione annuale del 2%, un livello al di sopra del quale si è attestata dall’inizio del 2021. I funzionari presenti al meeting hanno affermato che i dati sono migliorati ultimamente, anche se vogliono ulteriori prove che questa tendenza continuerà.
I partecipanti all’incontro hanno ribadito che “non si aspettavano che sarebbe stato opportuno abbassare l’intervallo obiettivo per il tasso dei fondi federali finché non fossero emerse informazioni aggiuntive che avrebbero dato loro maggiore fiducia nel fatto che l’inflazione si stesse muovendo in modo sostenibile verso l’obiettivo del 2% del Comitato.”
I tempi, quindi, non sono maturi per avviare un allentamento della politica monetaria atteso dai mercati globali, dopo che anche la Bce ha tagliato i tassi di 25 punti base.
I verbali hanno affermato che una “vasta maggioranza” ha visto la crescita economica “raffreddarsi gradualmente” e che la politica attuale è “restrittiva”, un termine chiave mentre i funzionari riflettono su quanto restrittiva debba essere la politica per ridurre l’inflazione e non causare danni economici.
Molti hanno sottolineato che, con la normalizzazione del mercato del lavoro, un ulteriore indebolimento della domanda potrebbe generare un calo dell’occupazione maggiore rispetto al recente passato.
La prossima riunione Fed si terrà il 30 e 31 luglio, e si prevede che i tassi saranno mantenuti stabili al livello più alto degli ultimi due decenni.
I mercati sono interessati a vedere se i funzionari presenti a quella riunione riusciranno a gettare le basi per un taglio dei tassi nel successivo incontro di settembre.
Le proiezioni pubblicate durante la riunione di giugno hanno mostrato che la maggior parte dei funzionari della Fed prevede di diminuire il costo del denaro una o due volte quest’anno se l’inflazione rallenterà.
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