Come viene calcolato l’importo per la cancellazione automatica dei debiti? Le istruzioni si trovano nella circolare n.11 del 22 settembre dell’Agenzia delle Entrate.
Quali cartelle vengono cancellate con lo stralcio del decreto Sostegni? A dare maggiori informazioni circa la cancellazione automatica dei debiti è la circolare n. 11, pubblicata dall’Agenzia delle Entrate il 22 settembre 2021.
Sono note le regole del condono, ma il documento di prassi dell’Amministrazione Finanziaria pone l’accento anche su come vengono calcolati i debiti da cancellare: vengono presi in considerazione i singoli carichi contenuti nella cartella.
I requisiti, lo ricordiamo, sono:
- cartelle fino a 5.000 euro datate 2000 - 2010 alla data del 23 marzo 2021, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni;
- i debitori nel 2019 avevano un reddito fino a 30.000 euro.
Un dettaglio di non poco conto, perché questo significa, in termini pratici, che i debiti cancellati possono anche superare il limite dei 5.000 euro posto dal decreto Sostegni.
Debiti cancellati anche oltre i 5.000 euro: come vengono calcolati?
I dettagli su come si calcola l’importo dei debiti cancellati dal decreto Sostegni non è di poco conto. Il perimetro normativo si è completato prima con il decreto attuativo MEF e poi con la circolare n.11 del 22 settembre.
Il primo paragrafo della circolare, “Debiti oggetto di Stralcio (c.d. perimetro oggettivo)”, definisce le modalità di calcolo:
“I debiti di importo residuo «fino a 5.000 euro» sono calcolati tenendo conto del capitale, degli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e delle sanzioni, mentre restano esclusi dal computo gli aggi di riscossione, gli interessi di mora e le eventuali spese di procedura. Il limite di 5.000 euro è determinato non con riferimento all’importo complessivo della cartella di pagamento, ma in relazione agli importi dei «singoli carichi» contenuti nella stessa.”
Che significa? Vuol dire che vengono presi in considerazione i singoli carichi all’interno di una sola cartella: se i carichi non superano i 5.000 euro, possono tutti essere cancellati. Rientrano nello stralcio anche i debiti di importo originariamente superiore a 5.000 euro, ma che in seguito a un pagamento parziale anche in definizione agevolata (o a un relativo provvedimento di sgravio), ora risultino sotto la soglia prestabilita.
Inoltre è anche possibile che all’interno della stessa cartella ci siano alcuni carichi rientranti nello stralcio, e altri che invece sono esclusi dal condono.
Come controllare se i propri debiti sono stati cancellati?
Visto che avere ben presente la propria situazione fiscale è fondamentale, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha messo a disposizione dei contribuenti un servizio per controllare se i propri debiti fanno parte del nuovo condono.
Basta collegarsi all’apposito portale online e accedere coi propri dati. Viene richiesto:
- il codice fiscale;
- il numero comunicazione inviata da Agenzia delle entrate-Riscossione;
- la data comunicazione inviata da Agenzia delle entrate-Riscossione;
- l’email di riferimento.
Una volta compilato il form di accesso si entra nell’area personale e si può verificare la propria situazione fiscale.
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