Oggi il Consiglio dei ministri approverà il decreto migranti: stretta sulle espulsioni e per i “falsi” minori, ma per frenare gli sbarchi occorre un accordo con l’Europa.
Decreto migranti, oggi il Consiglio dei ministri licenzierà il testo che già è stato discusso nel pre-Cdm che si è svolto ieri dopo che Giorgia Meloni, a Palazzo Chigi, ha avuto un colloquio con il presidente francese Emmanuel Macron.
Un incontro definito da Palazzo Chigi “lungo e cordiale”, che sarebbe stato incentrato sulla delicata questione immigrazione che ormai è diventato un affare comunitario: l’attesa riforma però è osteggiata da Polonia e Ungheria, due governi “amici” di quello nostrano.
In attesa di novità da Bruxelles in merito alla riforma sulla gestione dei migranti, il governo ha pronto nel cassetto un nuovo decreto - dopo quello di Cutro - che dovrebbe essere formato da tredici articoli.
Il via libera definito arriverà oggi nel corso del secondo Consiglio dei ministri della settimana, con quello di lunedì che invece ha approvato il decreto energia contenente misure in materia di bollette del gas e del caro benzina.
Ma cosa prevede il decreto migranti che oggi sarà licenziato dal governo Meloni? Chi si aspettava blocchi navali o cose del genere dovrebbe restare deluso, visto che l’esecutivo legifererà solo riguardo agli immigrati presenti nel nostro Paese.
Cosa prevede il decreto migranti
Anche se in numero minore rispetto ai numeri record di metà settembre, non si fermano gli sbarchi sulle coste italiane: stando ai dati del Viminale, sono quasi trecento gli stranieri arrivati in Italia negli ultimi tre giorni.
In questo scenario e nel mezzo di una sorta di crisi diplomatica con la Germania per la vicenda delle Ong, il governo oggi andrà ad approvare il decreto migranti che, stando alla bozza visionata dall’Ansa, sarà formato da tredici articoli.
Vediamo allora nel dettaglio quali le principali misure contenute all’interno del decreto migranti.
- L’espulsione - anche in possesso di un permesso di soggiorno lungo - può essere disposta per gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato dal ministro dell’Interno.
- Il questore può dire no al reingresso dell’espulso che ha presentato ricorso se ritiene che la sua presenza possa procurare gravi turbative o grave pericolo all’ordine pubblico o alla sicurezza pubblica.
- Quando lo straniero è condannato per il reato di falsa attestazione della sua età - dichiarandosi minorenne pur non essendolo - la pena può essere sostituita dall’espulsione dal territorio nazionale.
- In caso di indisponibilità di strutture dedicate, il prefetto può disporre il provvisorio inserimento del minore - che a una prima analisi appare di età superiore ai 16 anni - per un periodo comunque non superiore a 90 giorni, in una specifica sezione dedicata nei centri ordinari.
- In merito alla capienza degli hotspot, sarà possibile derogare ai parametri di capienza previsti per i centri e le strutture di accoglienza misura non superiore al doppio dei posti previsti dalle medesime disposizioni.
- Rafforzamento dell’operazione Strade sicure: saranno dispiegati ulteriori 400 militari per il presidio delle stazioni ferroviarie, in primis quelle di Milano, Roma e Napoli.
- Stanziamento di 20 milioni di euro annui per Polizia e Vigili del fuoco, anche alla luce dei maggiori impegni connessi all’eccezionale afflusso migratorio.
Sul fronte europeo invece tutto è bloccato, con la riforma della gestione dei migranti impantanata al pari di quella sul Patto di Stabilità: due dossier prioritari per l’Italia dove però, rispettivamente il blocco Visegrad e i frugali, non sembrerebbero avere molta fretta.
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