Si possono portare in detrazione le spese mediche non godute dal defunto?

Patrizia Del Pidio

2 Luglio 2024 - 17:06

Se le spese mediche sostenute dal defunto non sono state fruite, le possono recuperare gli eredi? Vi è un solo modo per avere diritto alle detrazioni in questione.

Si possono portare in detrazione le spese mediche non godute dal defunto?

Un erede può portare in detrazione le spese mediche per le quali il defunto non ha goduto dell’agevolazione fiscale? Le situazioni al riguardo possono essere due: da una parte un contribuente che ha spese mediche effettuate nel corso del 2023 per le quali non ha chiesto la detrazione perché è venuto a mancare prima della presentazione della dichiarazione dei redditi, dall’altra quella del contribuente che ha rateizzato le eventuali detrazioni di spese mediche ed è deceduto prima di godere dell’intero beneficio fiscale.

A differenza di quello che accade con le detrazioni spettanti con i vari bonus casa, per le spese mediche l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti e istruzioni per gli eredi.

Per quel che riguarda sconti Irpef disposti dalla Legge (come appunto quelli per interventi edilizi di ristrutturazione) la trasmissione della detrazione agli eredi è automatica. Lo stesso discorso, invece, non può essere applicato per le rate residue di eventuali spese mediche sostenute.

Ma in questo caso cosa deve fare l’erede per non perdere il diritto alla detrazione acquisto dal familiare venuto a mancare?

Detrazioni spese sanitarie del defunto

Nel caso di spese mediche sostenute nell’anno di imposta precedente e di decesso prima della presentazione della dichiarazione dei redditi, gli eredi possono presentare il 730-eredi e recuperare i benefici fiscali per conto del familiare defunto.

La detrazione delle spese sanitarie non è trasferita all’erede come nel caso delle detrazioni per ristrutturazioni edilizie (in questo secondo caso, infatti, l’erede oltre all’immobile eredita anche le detrazioni che sullo stesso sono previste), ma va presentata la dichiarazione dei redditi al posto del defunto: le detrazioni, quindi, vengono calcolate sul reddito della persona deceduta.

Con la risposta n.192 del 6 febbraio 2023 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che fine fanno le eventuali rate non ancora fruite riferite a spese mediche sostenute dal deceduto. L’AdE ricorda, infatti, che quando si sostengono spese mediche in un anno di imposta che superano i 15.493,71 euro, la detrazione può essere suddivisa in 4 rate annuali di uguale importo.

La rateazione della detrazione solitamente è scelta per superare limiti di capienza e non perdere parte dell’agevolazione.

Ma se il beneficiario delle detrazioni di spese sanitarie in oggetto viene a mancare prima di aver potuto godere di tutte e 4 le rate previste, il beneficio fiscale non si perde.

Come si recupera la detrazione delle spese sanitarie del defunto?

L’Agenzia chiarisce che è possibile chiedere il residuo delle detrazioni spettanti anche dagli eredi ma l’attribuzione avviene in modo diverso.

L’erede, nel presentare la dichiarazione dei redditi per conto del familiare defunto, può portare in detrazione tutte le rate residue in un’unica soluzione. Nella dichiarazione dei redditi presentata dagli eredi per il de cuius, quindi, si potrà indicare l’importo totale delle rate residue della detrazione spettante. In questo caso potrà beneficiare della detrazione in un’unica soluzione.

E questa è l’unica via per poter recuperare questa tipologia di detrazioni che il de cuius non è riuscito a fruire nella totalità. Perchè, spiega sempre l’AdE, la detrazione non fruita può essere trasferita agli eredi solo quando è previsto esplicitamente dalla Legge, come nel caso delle ristrutturazioni edilizia che passa all’erede che conserva la detenzione materiale dell’immobile.

Ma lo stesso non è applicabile sulle detrazioni per le spese mediche è l’unica via è quella di richiederle in un’unica soluzione, fino all’esaurimento, nell’ultima dichiarazione dei redditi che si presenta per il de cuius.

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