Preoccupazione per il Terzo Settore, con la manovra di bilancio 2024 vi è un taglio delle detrazioni per le donazioni alle organizzazioni di volontariato e associazioni di beneficenza.
Gli italiani dovranno dire addio alle detrazioni per le donazioni in favore degli Enti del Terzo Settore? La beneficenza rischia di non essere più tutelata. A lanciare l’allarme sono proprio le organizzazioni che si occupano di volontariato.
La manovra di bilancio 2024 presentata dal Governo già fa molto discutere perché, a fronte di provvedimenti volti a ridurre le imposte, ad esempio la riduzione del canone in bolletta e la riduzione delle aliquote Irpef da 4 a 3, con accorpamento dei primi due scaglioni di reddito, aumento delle detrazioni per lavoro dipendente e alcuni assimilati, agevolazioni per le imprese che assumono, vi sono delle rimodulazioni delle detrazioni che possono portare ad aumenti, ad esempio la franchigia di 260 euro per le detrazioni per coloro che hanno un reddito superiore a 50.000 euro.
A pagarne le spese potrebbero essere gli Enti del Terzo Settore perché, a fronte di alcune spese non colpite, i tagli restano a carico proprio del Terzo Settore che vive attraverso le donazioni.
L’effetto immediato infatti è quello di ridurre le detrazioni sulle donazioni scoraggiando così i contribuenti.
Quali sono gli effetti della manovra di bilancio 2024 sulle detrazioni per donazioni?
Come incide il taglio delle detrazioni sulle donazioni?
Il Terzo Settore, in pratica il volontariato, in questi anni sta avendo molti mutamenti legislativi, a fronte di una maggiore chiarezza normativa e di un maggiore rigore, si presentano anche preoccupazioni a causa dei tagli delle detrazioni fiscali.
La manovra di bilancio 2024 prevede un taglio delle detrazioni fiscali spettanti ai contribuenti che hanno un reddito superiore a 50.000 euro, il taglio non riguarderà tutte le spese, infatti sono esenti le spese sanitarie, ma ricordiamo che per queste spese è prevista una detrazione del 19% con franchigia di 129,11 euro.
Per le altre spese la decurtazione delle detrazioni sarà di 260 euro, sarà un taglio lineare e quindi colpirà le detrazioni oggi previste per le donazioni al Terzo Settore, per le spese veterinarie, trasporto pubblico, attività sportive.
Le associazioni del Terzo Settore denunciano proprio il fatto che grazie alle detrazioni fiscali riconosciute vi è stata una maggiore sensibilità dei contribuenti e di conseguenza sono aumentate le liberalità. Questa maggiore attenzione è dovuta al fatto che il Codice del terzo settore ha innalzato la percentuale di detraibilità delle donazioni agli Ets dal 26% al 30% (che sale al 35% per le Odv, Organizzazioni di volontariato).
I dati delle associazioni di volontariato sono incoraggianti, infatti si sottolinea che vi è una difficoltà nella tracciabilità delle donazioni perché molti contribuenti non le portano in detrazione, anche per mancata conoscenza. Nonostante questo, con le novità introdotte dal Codice del Terzo Settore si è registrato sia un aumento degli italiani che portano in detrazione le spese sostenute (aumento del 5%) sia degli importi donati che hanno visto un incremento del 41%.
La modifica delle norme sulle detrazioni potrebbe invece portare una diminuzione delle donazioni a causa di una minore appetibilità fiscale, pur trattandosi di un settore che ha bisogno di risorse e che comunque è al servizio della comunità.
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