Le spese mediche e sanitarie possono essere portate in detrazione nel Quadro E del modello 730, ma bisogna fare attenzione alla colonna 1 e 2. Vediamo le istruzioni per non perdere il beneficio.
Questo errore nell’indicazione delle detrazioni per la spese mediche nel Quadro E del modello 730 può costare caro e mettere a rischio il beneficio che spetta. Le spese sanitarie nel Quadro E si indicano in colonna 1, colonna 2 o rigo E25.
Non sempre le spese sanitarie sostenute sono inserite in automatico nel modello 730/2024 e in alcuni casi è lo stesso contribuente che deve intervenire utilizzando il dato che l’Agenzia non ha precaricato.
Può capitare, infatti, che il Fisco indichi i dati delle spese sostenuta come “non utilizzati” perché visti come non sicuri (non ha la certezza che il beneficio spetti). In quel caso il contribuente deve scegliere di utilizzare il dato se ha diritto alla detrazione.
Se alcune delle spese sanitarie sostenute non sono state inserite nel Quadro E del modello 730, bisogna fare attenzione a come distribuirle nei diversi quadri perché, anche se non tutti lo sanno, possono essere indicate:
- nel rigo E1 colonna 1;
- nel rigo E1 colonna 2;
- nel rigo E25.
Spese mediche con importo da verificare
Le spese mediche che non sono state utilizzate per la predisposizione del modello 730/2024 sono, in ogni caso, elencate nell’area riservata del contribuente dedicata alla precompilata, ma riportano la dicitura “importo da verificare”. Anche se ogni volta che si trova questa dicitura è determinante una verifica dei documenti di spesa (che si devono possedere per avere diritto alla detrazione, visto che si va a modificare il precompilato), vediamo come inserire tali spese nel Quadro E.
Non tutte le spese mediche, infatti, devono essere inserite nello stesso riquadro: il modello 730, infatti, permette di differenziare tra:
- spese detraibili al 19% per patologie esenti;
- altre spese mediche detraibili al 19%;
- spese mediche deducibili dal reddito.
Le regole per riportare le spese mediche nel Quadro E richiedono una categorizzazione dell’onere sostenuto e, in molti casi, il fatto che l’importo risulti da verificare potrebbe dipendere proprio dal fatto che in uno stesso documento di spesa siano presenti oneri che riguardano categorie di detrazioni diverse.
Come dividere le spese mediche tra colonna 1, colonna 2 e rigo E25
La maggioranza delle detrazioni delle spese mediche e sanitarie va indicata nel rigo E1 alla colonna 2, dove si indicano le spese generiche che non riguardano patologie esenti. Si tratta del riquadro dove inseriscono le spese mediche la generalità dei cittadini.
La colonna 1 del rigo E1, invece, è dedicata alle spese detraibili al 19% se relative a patologie esenti: si tratta delle spese per le quali il Sistema Sanitario Nazionale riconosce l’esenzione dal ticket. Le spese indicate in questa colonna, oltre a prevedere la detrazione al 19% beneficiano di un’ulteriore agevolazione: la parte di detrazione che supera la capienza fiscale non si perde, ma viene riconosciuta anche se si supera l’importo dell’imposta dovuta.
Infine al rigo E25 del Quadro E vanno indicate le spese deducibili interamente dal reddito. Queste sono le spese che si sostengono in casi di invalidità permanente e grave per prestazioni mediche generiche, l’acquisto di farmaci, medicinali e assistenza specifica. Non vi rientrano, invece, le spese per analisi, prestazioni chirurgiche o specialistiche e non vi si indicano neanche gli oneri sostenuti per l’acquisto di dispositivi medici. Per tutte le spese che non vanno indicate al rigo E25, in ogni caso, spetta la detrazione al 19%.
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