Dichiarazione IVA precompilata 2021, come funziona? Regole e novità dalle Entrate

Anna Maria D’Andrea

04/02/2021

Dichiarazione IVA precompilata dal 2021: come funziona? Sono le bozze dei registri i primi documenti che predisporrà l’Agenzia delle Entrate. Si passa poi alle Lipe, per concludere con la dichiarazione annuale. Facciamo il punto sulle novità.

Dichiarazione IVA precompilata 2021, come funziona? Regole e novità dalle Entrate

Dichiarazione IVA precompilata 2021, arriveranno a marzo le prime bozze predisposte dall’Agenzia delle Entrate.

Parte per fasi il progetto che punta ad aprire le porte della dichiarazione precompilata anche alle partite IVA, con l’intento di semplificare gli adempimenti fiscali a carico di imprese e professionisti.

Non solo la dichiarazione annuale IVA, ma anche i registri, così come le Lipe, comunicazioni delle liquidazioni IVA periodiche, saranno predisposti in bozza dall’Agenzia delle Entrate a partire dalle operazioni effettuate dal 1° gennaio 2021.

Come funziona e chi sono i destinatari delle dichiarazioni IVA precompilate? Il debutto riguarderà 2,3 milioni di partite IVA, ma ancora si attende il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che definirà le regole e le istruzioni ufficiali per l’utilizzo delle bozze.

Dichiarazione IVA precompilata 2021, come funziona? Regole e novità dalle Entrate

È stato il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ad annunciare la data di debutto della precompilata per le partite IVA. Marzo è, stando a quanto anticipato, il mese in cui verranno messe a disposizione online le prime bozze, relative ai registri IVA.

Saranno 2,3 milioni le partite IVA interessate, su un totale di 4 milioni di contribuenti che applicano l’IVA ordinaria ed effettuano le liquidazioni trimestrali. Questi, avranno tempo fino alla fine di aprile per integrare o accettare le bozze messe a disposizione dell’Agenzia delle Entrate.

Si tratta del primo tassello dell’operazione dichiarazione IVA precompilata che, stando a quanto disposto dall’articolo 4 del decreto legislativo n. 127/2015, riguarderà tre diversi adempimenti:

  • i registri IVA di cui agli articoli 23 e 25 del DPR n. 633/1972;
  • le liquidazioni periodiche IVA (Lipe);
  • la dichiarazione IVA annuale.

Nelle precompilate IVA rientreranno le operazioni effettuate dal 1° gennaio 2021.

Le bozze messe a punto dall’Agenzia delle Entrate saranno predisposte sulla base dei dati delle operazioni acquisite dalle fatture elettroniche, le comunicazioni delle operazioni transfrontaliere, nonché i dati dei corrispettivi, accanto alle informazioni disponibili nell’Anagrafe tributaria.

Sono queste le informazioni ad oggi disponibili che aiutano a capire come funzionerà la dichiarazione IVA precompilata, operazione che parte in via sperimentale, con il fine di “semplificare la vita” ad imprese e professionisti.

Il modello che si intende seguire è quello del 730 precompilato, anche se sono diverse le criticità evidenziate ormai da tempo dagli addetti ai lavori. Esenzioni, riduzioni ed una serie di regole particolareggiate rendono di fatto impossibile la messa a punto di precompilate IVA complete. Al contribuente (o intermediario) spetterà il compito di “fare ordine” tra i dati indicati dall’Agenzia delle Entrate.

Dichiarazione IVA precompilata 2021, le semplificazioni per chi accetta i dati dell’Agenzia delle Entrate

Le semplificazioni previste per chi convaliderà le precompilate IVA non consistono soltanto nella chimera di un minor numero di adempimenti fiscali da porre in essere.

Per i titolari di partita IVA che, direttamente o tramite intermediari, convalideranno o integreranno le bozze dei registri IVA predisposte dall’Agenzia delle Entrate, verrà meno l’obbligo di tenuta degli stessi.

Fanno eccezione i registri previsti dall’articolo 18, comma 2 del DPR n. 600/1973 per le imprese minori in contabilità semplificata. Parimenti, resterà l’obbligo di tenuta dei registri IVA per i soggetti esercitano l’opzione triennale prevista dal comma 5 dello stesso articolo 18.

Dichiarazione IVA precompilata: per il via si attende il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate

Se è vero che il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha dato per certo l’avvio della precompilata IVA dal mese di marzo, c’è da evidenziare che si attende il provvedimento con le regole operative.

Si attendono, nello specifico, istruzioni dettagliate su quali saranno i dati utilizzati dalle Entrate e l’iter previsto per le partite IVA, ai fini dell’accesso, modifica e convalida delle bozze.

Per gli intermediari, l’accesso alla sezione con le bozze delle precompilata sarà possibile solo previa acquisizione della delega da parte del contribuente. Una specifica prevista dalla Legge di Bilancio 2021.

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