A partire dal 2024 anche le partita Iva potranno accedere alla dichiarazione precompilata. Si allarga il campo della semplificazione fiscale. Fissati anche nuovi termini per gli adempimenti.
La dichiarazione precompilata è disponibile anche per i titolari di partita Iva dal 2024. Cambiano, inoltre, tutte le scadenze, ecco a cosa prestare attenzione.
Procede spedita l’attuazione della legge di delega per la riforma fiscale, il 23 ottobre 2023 è stato presentato il decreto legislativo per la semplificazione del sistema fiscale, lo stesso è stato poi approvato in via definitiva il 19 dicembre 2023 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il giorno 8 gennaio 2024 (decreto legislativo 1 del 2024). Tra le novità importanti la dichiarazione precompilata per le Partite Iva. Ecco come sarà.
Il modello della dichiarazione dei redditi precompilato è una realtà già per molti contribuenti, in particolare pensionati e lavoratori dipendenti. Ha avuto il merito di semplificare la compilazione, con la possibilità per molti contribuenti di inoltrare la stessa senza apportare modifiche e quindi senza doversi recare da professionisti/intermediari. Ciò comporta anche un risparmio di spesa. A partire dal 2024, sempre per i lavoratori dipendenti e i pensionati, è inoltre disponibile la dichiarazione semplificata.
Il successo della dichiarazione precompilata per pensionati e dipendenti ha portato alla scelta di estenderla alle partite Iva.
La dichiarazione precompilata 2024 e i suoi vantaggi
La dichiarazione dei redditi precompilata è stata vera rivoluzione attuata grazie al sistema di interscambio che rende disponibili per l’Agenzia delle Entrate numerose informazioni inerenti anche le spese effettuate dal cittadino, in questo modo deduzioni e detrazioni sono applicate in automatico con i dati presenti nella banca dati dell’AdE.
La rivoluzione compie ora un altro passo, infatti, la dichiarazione precompilata sarà disponibile dall’anno di imposta 2023 anche per le Partite Iva. Ciò implica che già dalla dichiarazione da presentare nel 2024 sarà possibile avvalersi di questo strumento previsto nel decreto legislativo 1 del 2024.
Questa novità non porta solo semplificazioni per il contribuente, ma anche una riduzione dell’incidenza dell’evasione fiscale e della elusione.
Dichiarazione precompilata per partite Iva, come funziona?
La prima cosa da sottolineare è che i titolari di partita Iva, lavoratori autonomi e professionisti, non sono obbligati ad avvalersi del servizio di dichiarazione precompilata.
L’articolo 19 del decreto legislativo 1 del 2024 (Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari.) prevede che a decorrere dal 2024, anno di imposta 2023, in via sperimentale
l’Agenzia delle entrate rende disponibile telematicamente, entro il 30 aprile di ciascun anno, la dichiarazione precompilata relativa ai redditi prodotti nell’anno precedente anche alle persone fisiche titolari di redditi differenti da quelli indicati al medesimo comma 1.
Si tratta di titolari di redditi diversi da quelli da lavoro dipendente e pensione, cioè redditi di lavoro autonomo e impresa.
Per questi contribuenti vi è la possibilità di avvalersi del modello precompilato oppure predisporre autonomamente la propria dichiarazione.
Si può inoltrare il modello senza effettuare modifiche, in questo caso non ci saranno ulteriori controlli/accertamenti da parte del Fisco (sul modello) visto che il controllo è in un certo senso stato effettuato in precedenza con l’uso dei soli dati già conosciuti dall’AdE.
Nel caso in cui i dati siano modificati, ad esempio inserendo una deduzione/detrazione che non era già presente, possono invece esservi dei controlli (il controllo non è certo).
L’uso del modello precompilato riduce anche i tempi per eventuali rimborsi.
Nuove scadenze per facilitare l’uso della dichiarazione precompilata per partite Iva
Per poter rendere questo adempimento più semplice, è previsto l’anticipo rispetto al passato dei termini in cui sarà disponibile nel cassetto fiscale la dichiarazione precompilata. Lo stesso è fissato al 30 aprile.
Deve essere ricordato che con la riforma fiscale, era stato previsto un nuovo termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi, sia con modello 730, sia con modello Redditi Persone Fisiche al 30 settembre. In passato il termine per la presentazione del modello Redditi Persone Fisiche era, invece, fissato al 30 novembre.
Questo adempimento è stato prorogato nuovamente, la nuova data entro la quale devono essere presentati il modello 730/2024 e il modello Redditi Persone Fisiche è al 15 ottobre 2024.
Questa proroga è arrivata con l’approvazione del decreto legislativo sul concordato preventivo biennale (decreto legislativo 13 del 2024), in seguito a istanza del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. Tale proroga è in vigore esclusivamente per l’anno in corso.
Resta, invece, fermo il termine per la presentazione del modello Irap al 30 settembre 2024.
La semplificazione prevede che “in caso di presentazione della dichiarazione direttamente all’Agenzia delle entrate, l’applicativo della dichiarazione precompilata mette a disposizione la delega di pagamento, che può essere confermata o modificata e quindi trasmessa mediante lo stesso applicativo.” Salta quindi la necessità di fare la fila agli sportelli per effettuare i pagamenti, si potrà effettuare il pagamento tramite il sistema PagoPA.
Cambiano, infine, i termini per i pagamenti:
- chi presenta il modello Redditi persone fisiche deve versare entro il 1° luglio saldo 2023 e il primo acconto 2024 (il 30 giugno è sabato);
- il pagamento può avvenire entro il 31 luglio con maggiorazione dello 0,40%;
- si può accedere al pagamento rateale con scadenza al 16 di ogni mese.
Per quanto riguarda il pagamento rateale, l’articolo 8 del decreto legislativo 1 del 2024 stabilisce che viene meno la necessità di indicare in sede di dichiarazione periodica l’opzione per il versamento rateale relativamente a saldo e acconti delle imposte sui redditi, che quindi potrà avvenire per comportamenti concludenti.
Infine, per facilitare i pagamenti, si introduce la possibilità di addebito in conto dell’F24 con scadenze future: per i versamenti ricorrenti, rateizzati e predeterminati di imposte, contributi e altre somme effettuati attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, il contribuente o l’intermediario può ricorrere all’autorizzazione in via preventiva all’addebito di somme dovute per scadenze future su un conto aperto presso un intermediario della riscossione convenzionato con la stessa Agenzia.
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