Divorzio senza avvocato gratuito, quando è possibile e come

Ilena D’Errico

22 Agosto 2023 - 23:41

A determinate condizioni è possibile divorziare senza avvalersi di un avvocato e in modo del tutto gratuito. Ecco quando e come fare.

Divorzio senza avvocato gratuito, quando è possibile e come

Il divorzio senza avvocato gratuito è permesso dalla procedura di divorzio in Comune introdotta nel 2014 che, grazie all’assenza dell’assistenza legale, permette di ridurre le spese al solo pagamento di 16 euro per la marca da bollo. Ovviamente questa tipologia di divorzio produce gli stessi effetti delle altre procedure e determina, cioè, lo scioglimento degli effetti civili del matrimonio.

Il divorzio senza avvocato e quindi gratuito è dunque un’ottima alternativa alla procedura giudiziale per le coppie separate, ma non è sempre possibile.

Quando è possibile il divorzio gratuito senza avvocato

La procedura di divorzio in Comune può essere svolta senza l’assistenza legale ed è per questo la forma per eccellenza di divorzio gratuito, dato che negli altri casi è obbligatorio avvalersi di un avvocato. Questa forma mantiene i medesimi requisiti di qualsiasi altra procedura scelta per il divorzio, infatti è aperta soltanto alle coppie separate da almeno 6 mesi (che diventano 12 in caso di separazione giudiziale).

Parimenti, la procedura di divorzio in Comune è possibile anche senza separazione nei casi individuati dalla legge, ovvero:

  • Reato particolarmente grave commesso dal coniuge;
  • matrimonio non consumato, ossia quando la coppia non ha mai avuto rapporti sessuali;
  • cambio di sesso di uno dei coniugi;
  • scioglimento o annullamento del matrimonio chiesto dal coniuge cittadino straniero;
  • nuove nozze del coniuge cittadino straniero.

Ci sono poi dei requisiti propri del divorzio gratuito, che è possibile soltanto al rispetto di questi elementi:

  • Assenza di figli minorenni;
  • assenza di figli maggiorenni incapaci, portatori di handicap grave o non autosufficienti dal punto di vista economico;
  • assenza di patti di trasferimento patrimoniale.

In sintesi, è possibile divorziare in Comune senza avvocato e in modo gratuito soltanto se non ci sono figli aventi diritto all’assegno di mantenimento e i coniugi non devono disporre di questioni finanziarie o economiche, su cui l’ufficiale di stato civile non è competente.

Ne consegue, che l’assegnazione della casa coniugale, l’assegno di mantenimento e quello divorzile non possono essere concordati con il divorzio in Comune. Nulla, però, impedisce di svolgere un ulteriore passaggio presso un notaio o un avvocato per regolamentare anche queste questioni. Tutto ciò che riguarda i minori, l’affidamento dei figli e i figli maggiorenni non autosufficienti non può invece essere trattato al di fuori del personale autorizzato (dagli avvocati e poi dal giudice nella negoziazione assistita o dal solo tribunale nella procedura contenziosa).

Va da sé che il presupposto di base per procedere al divorzio in Comune è l’accordo dei coniugi, non solo sulla decisione del divorzio ma in genere su tutti i possibili elementi di conflitto. Si ricorda, però, che l’assistenza legale non è vietata ma solo facoltativa, perciò uno o entrambi i coniugi possono comunque avvalersene se ritenuto opportuno.

Divorzio gratuito senza avvocato, ecco come fare

I coniugi che rispettano i requisiti sopracitati e desiderano divorziare gratuitamente senza avvocati devono presentare al Comune una dichiarazione congiunta nella quale esprimere questa volontà. Può essere scelto il Comune di residenza di uno dei coniugi oppure quello di celebrazione del matrimonio.

In seguito alla dichiarazione, verrà fissata un’udienza di comparizione di entrambe le parti, ma non prima di 30 giorni. In questo modo sarà possibile accertarsi dell’assenza di ripensamenti e l’accordo di divorzio sarà annotato negli archivi informatici comunali. Non si può procedere al divorzio se una delle parti si oppone o non si presenta; perciò, in questi casi è indispensabile rivolgersi al tribunale o alla negoziazione assistita.

Per presentare, congiuntamente, la richiesta di divorzio all’ufficio di stato civile è necessario allegare i seguenti documenti:

  • Documenti di identità dei coniugi;
  • autocertificazione di residenza, della data e del luogo di matrimonio;
  • autocertificazione che attesti l’assenza di figli minorenni o maggiorenni aventi diritto al mantenimento;
  • copia della sentenza o accordo di separazione.

Infine, per i diritti da versare al Comune, sarà necessario il pagamento di una marca da bollo dal valore di 16 euro.

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