Docente tutor in classe: chi è e cosa fa la nuova figura annunciata dal ministro Valditara

Teresa Maddonni

9 Gennaio 2023 - 21:01

Il docente tutor entra nella scuola dal prossimo anno scolastico come annunciato dal ministro dell’Istruzione Valditara. Vediamo chi è e di cosa si occupa questa nuova tipologia di insegnante.

Docente tutor in classe: chi è e cosa fa la nuova figura annunciata dal ministro Valditara

Chi è e cosa fa il docente tutor che verrà introdotto in classe dal prossimo anno scolastico? A tornare sull’argomento, e a spiegare di cosa si occuperà la nuova figura del docente tutor a scuola, quali saranno i requisiti e la formazione specifica richiesta, è stato il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara.

Il titolare di quello che una volta fu il Miur di viale Trastevere è tornato a parlare, in una recente intervista, della sua riforma della scuola che passa anche dall’introduzione della nuova figura del docente tutor, il quale dovrà occuparsi degli studenti con difficoltà, ma anche dell’orientamento. Il nuovo docente tutor guadagnerà anche di più rispetto agli altri colleghi insegnanti.

Vediamo allora, sulla base delle ultime dichiarazioni del ministro Valditara, di cosa si occuperà il docente tutor dal prossimo anno scolastico.

Docente tutor in classe, chi è e cosa fa: annuncio ministro Valditara

Il ministro Valditara riporta all’attenzione dell’opinione pubblica la nuova figura del docente tutor e spiega chi è e cosa farà a partire dal prossimo anno scolastico presumibilmente, quindi, dal 2023/2024.

Ne è tornato a parlare al rientro dalle vacanze natalizie in un’intervista al Messaggero. Il docente tutor, che seguirà un percorso di formazione specifica, andrà a svolgere le seguenti attività:

  • sostenere gli studenti con maggiori difficoltà di apprendimento;
  • sostenere gli studenti meritevoli quindi quelli “molto bravi che magari in classe si annoiano e che hanno bisogno di accelerare”;
  • accompagnare famiglie e studenti nei percorsi di orientamento affinché scelgano il percorso scolastico da seguire più indicato.

Proprio in merito al ruolo nell’orientamento Valditara ha dichiarato che il docente tutor deve nello specifico “dare consigli ai giovani e alle famiglie sulle scelte più opportune sulla prosecuzione degli studi. Occorre cioè da una parte che la scuola sappia individuare le potenzialità dello studente, dall’altra è necessario recuperare informazioni dai territori per conoscere le concrete prospettive formative e occupazionali. La scuola deve far emergere le attitudini dei ragazzi, come l’arte socratica della maieutica”.

Ogni gruppo classe avrà il docente tutor e sarà fondamentale, specie alle scuole medie e alle superiori, proprio per combattere l’annoso problema della dispersione scolastica al fine di aiutare i ragazzi a scoprire la propria vocazione e a orientarsi verso la prosecuzione degli studi o il mercato del lavoro.

“La grande sfida è combattere la dispersione scolastica – ha sottolineato Valditara nell’intervista al giornale romano – i dati sono impressionanti: in Italia il 13,2% dei ragazzi tra 15 e 19 anni non studia e non lavora. Per fare degli esempi, in Romania la percentuale è del 12,1%, in Germania del 5%, in Portogallo del 2,6%, in Svezia del 2,5%”.”

E ha aggiunto:

“Portare questo dato sotto al dieci per cento entro qualche anno sarebbe un buon punto di partenza.”

Docente tutor in classe: requisiti

Il docente tutor pensato da Valditara dovrà avere specifici requisiti e seguire pertanto un percorso specifico di formazione. Non dovrà infatti essere conoscitore solo ed esclusivamente delle discipline di sua competenza, ma anche di materie quali pedagogia e psicologia.

Come annunciato dallo stesso ministro dell’Istruzione, che avrà modo in seguito di delineare con maggiori dettagli e a livello normativo la nuova figura del docente tutor, proprio perché avrà davanti a sé nuovi compiti da svolgere e maggiori impegni da mantenere questo insegnante verrà pagato di più rispetto agli altri colleghi.

Come anticipato, ci sarà un docente tutor per classe, ma qualora si presentasse la necessità di averne più di uno allora lo stesso sarà individuato tra i colleghi, pertanto per tutti gli insegnanti sarà comunque previsto un percorso di preparazione all’orientamento.

Sulla figura del docente tutor tuttavia i sindacati di categoria evidenziano alcune criticità e perplessità.

“Lo Snals-Confsal ritiene che la figura del docente tutor, nei termini in cui è stato annunciato dal ministro dell’istruzione Valditara, meriti una seria riflessione. Il contratto vigente considera la funzione docente in maniera unitaria e non c’è traccia alcuna di una funzione tutoriale riservata solo a una parte dei docenti”.

Queste le parole della segretaria generale dello Snals-Confsal Elvira Serafini in un comunicato, che ha aggiunto:

“Tra l’altro, la responsabilità didattica ed educativa appartiene al collegio dei docenti che dovrebbe in totale autonomia procedere alle scelte organizzative più coerenti con i bisogni educativi di studentesse e studenti”.

Il sindacato avrebbe auspicato, sulla questione dei docenti tutor, un confronto con il ministero.

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