Devi richiedere l’Isee e non sai cosa serve? Ecco l’elenco completo dei documenti da consegnare al caf.
Quali sono i documenti per l’Isee 2025? Chi sceglie di usufruire dell’assistenza di un centro di assistenza fiscale (Caf) deve raccogliere un elenco di documenti che serviranno all’operatore per compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) necessaria al rilascio dell’Isee.
Discorso differente invece per chi fa la richiesta dell’Isee in autonomia ricorrendo al servizio precompilato disponibile sul portale Inps: in questo caso nella Dichiarazione Sostitutiva Unica è già presente la maggior parte delle informazioni, quindi il cittadino non ha necessità di allegare alcuna documentazione.
Questo è uno dei tanti vantaggi del servizio precompilato ma va detto che gran parte delle famiglie ancora preferisce rivolgersi a un esperto per non commettere errori che potrebbero compromettere l’accesso a bonus e agevolazioni previsti nel 2025.
Cosa serve però per la richiesta dell’Isee? Come prima cosa è bene sottolineare che per il calcolo dell’attestazione si prende in esame l’anno 2023. È questo, quindi, il periodo a cui dovrà fare riferimento la documentazione raccolta.
A tal proposito, ecco una guida completa che risponde alla domanda su quali sono i documenti necessari per l’Isee, mentre per altre informazioni su questo importante strumento potete consultare il nostro articolo di approfondimento.
Documenti Isee 2025, di quali componenti servono
Prima di tutto è bene fare chiarezza su quali sono i componenti da indicare nell’Isee. Qui si prende come riferimento il nucleo familiare al momento in cui si presenta Dsu, tenendo dunque conto di:
- tutti i componenti che sono nella stessa residenza e quindi figurano all’interno dello stesso stato di famiglia;
- altri componenti a carico.
Diverso il caso delle coppie di genitori non sposati e non conviventi.
Per l’Isee minorenni, nel caso dei genitori non coniugati va indicato anche quello che non vive con i figli minorenni in qualità di componente aggregato. Ci sono delle eccezioni, ad esempio se ha altri figli con un partner diverso o risulta sposato: in tal caso non sarà necessario indicarlo come componente aggregato.
La stessa cosa vale per l’Isee università, nel quale si tiene conto del genitore del figlio studente anche se non convivente.
Quali documenti servono per l’Isee 2025
Detto questo, possiamo vedere quali sono i documenti richiesti ai fini Isee 2025. Attenzione, i seguenti documenti valgono per tutti i componenti del nucleo familiare, compresi i minori.
Come prima cosa è richiesto il documento d’identità di colui che presenta la Dsu, come pure tutti i codici fiscali degli altri componenti.
Dopodiché ai fini della Dsu serve indicare redditi e patrimoni e a tal proposito serve consegnare, o comunque avere con sé nel caso in cui si effettua la richiesta Isee in autonomia dal sito dell’Inps, i seguenti documenti.
Redditi
Si ricorda che i redditi presi in considerazione dall’Isee 2025 sono quelli riferiti al periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. Nel dettaglio, bisogna avere con sé:
- Modello 730 e/o Modello Redditi 2024 e (per i dipendenti/pensionati) Modelli CU 2024, riferiti ai redditi del 2023. In realtà molte volte questo documento non serve in quanto i dati reddituali vengono in automatico inviati dall’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, per non correre rischi è sempre meglio averlo con sé;
- certificazioni, o comunque qualsiasi altra documentazione, attestante compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef, redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio, assegni di mantenimento per coniuge e figli, compensi erogati per prestazioni sportive dilettantistiche;
- Irap per imprenditori agricoli;
- eccezionalmente per i residenti in Trentino vi è l’obbligo di dichiarare tutte le indennità provinciali percepite, come ad esempio può essere l’assegno regionale, o le indennità reddituali collegate all’Icef.
Non è invece richiesta la documentazione per eventuali prestazioni riconosciute dall’Inps per il periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. Queste, come può essere la Naspi o anche il Reddito di cittadinanza, vengono sì indicate nell’Isee ma l’Inps ne acquisisce le informazioni direttamente dai propri sistemi.
Patrimoni
Lo stesso vale per i patrimoni, per i quali si prendono sempre in esame quelli in possesso alla data del 31 dicembre 2023. La documentazione richiesta riguarda:
- saldo e giacenza media al 31 dicembre 2023 per depositi bancari e postali. Ricordiamo che vale per tutti i componenti, anche per i minorenni;
- documenti che indicano il valore di un determinato patrimonio mobiliare, quali possono essere depositi bancari e/o postali, libretti di deposito, titoli di stato, obbligazioni, azioni, Bot, Cct, buoni fruttiferi, fondi d’investimento, forme assicurative di risparmio e qualsiasi altra forma di gestione del patrimonio mobiliare;
- va indicata sempre la tipologia dei patrimoni, come pure il numero identificativo di tale rapporto, il codice fiscale dell’Istituto bancario o società di gestione del patrimonio, la data di apertura come eventualmente di chiusura di tali rapporti;
- certificazione dove è indicata la quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà, compresa la prima casa;
- i lavoratori autonomi, come pure chi ha delle quote societarie, devono anche presentare i documenti attestanti il patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio presentato, o comunque la somma delle rimanenze finali e dei beni ammortizzabili al netto degli ammortamenti.
Per auto, moto (cilindrata superiore ai 500cc) e imbarcazioni di proprietà alla data di presentazione della DSU è richiesta la targa, o in alternativa gli estremi di registrazione al P.R.A. e/o al R.I.D.
Infine, per chi vive in affitto serve indicare gli estremi della registrazione del contratto.
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