La coppia EUR/USD scambia al di sotto di 1,1500 dopo i dati sull’inflazione in forte crescita negli USA. Il biglietto verde vola e tocca il massimo contro la moneta unica in 16 mesi. Cosa aspettarsi?
La coppia EUR/USD sotto i riflettori dopo la scossa data ai mercati dal boom infazionistico USA.
Il dollaro ha toccato il suo punto più forte contro l’euro in 16 mesi oggi, dopo un’impennata dei prezzi al consumo negli Stati Uniti che ha rilanciato le scommesse del mercato sull’inasprimento della politica monetaria della Federal Reserve.
Al momento in cui si scrive l’euro scambia a 1,1469 dollari, dopo essere sceso a $1,1454, il minimo da luglio 2020. Quali previsioni sulla coppia e sul biglietto verde?
Il dollaro in corsa guarda alla Fed
Sono i giorni del superdollaro: contro un paniere di valute, il biglietto verde è salito fino a 95,101, il valore più forte da luglio 2020.
Di conseguenza, l’EUR/USD ha subito pesanti perdite spinto dai dati sull’inflazione statunitense che hanno innescato un’ondata di acquisti di dollari.
La divergenza di politica monetaria tra la BCE e la Fed dovrebbe rimanere il principale motore dell’EUR/USD nel breve termine. Francoforte è vista ancora accomodante, mentre la banca centrale USA, dopo l’avvio del tapering nell’acquisto di debito, potrebbe già nel 2022 avviare l’aumento dei tassi.
Anche i mercati emergenti hanno risentito dell’ampio rialzo del dollaro, con l’indice delle valute EM di MSCI che ha subito il calo più netto in due mesi.
La sterlina è scesa al nuovo minimo di 11 mesi di $ 1,3365. I dati che mostrano l’economia britannica in ritardo rispetto ai rivali nel periodo luglio-settembre hanno fatto poco per sostenere la valuta.
Quanto durerà la forza del dollaro e il ribasso dell’EUR/USD? Secondo gli analisti di Ebury, “i prossimi discorsi dei membri del Fomc sono probabilmente la chiave. Se dovessimo vedere altri dissenzienti esprimere il loro sostegno a favore di un ritmo più rapido di aumenti, allora il dollaro probabilmente rimarrà ben sostenuto.”
Secondo Alan Ruskin di Deutsche Bank: “Sul dollaro abbiamo il classico dilemma: se la Fed non risponde all’inflazione elevata, è dollaro negativo; se la Fed porta avanti un inasprimento, è positivo per l’USD. In questo momento il dollaro è sostanzialmente bloccato tra questi due mondi.”
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