Bonus 350 euro, dal 1° settembre sarà online la piattaforma SIISL con cui si potrà sbloccare il beneficio. Ecco come funziona.
È pronto il decreto interministeriale che disciplina il funzionamento della nuova piattaforma pubblica che aiuterà i disoccupati a trovare un’occupazione in tempi brevi.
Si chiama Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL) e sarà utile tanto per l’Assegno di inclusione che debutterà a gennaio al posto del Reddito di cittadinanza quanto per il Supporto per la formazione e il lavoro, sostegno di 350 euro che già a settembre dovrebbe arrivare nelle tasche di coloro che hanno perso il Reddito di cittadinanza ma si stanno comunque attivando per la ricerca di un lavoro.
A prevederlo il testo del decreto legge n. 48 del 2023, convertito in legge n. 85 del 3 luglio 2023, dove all’articolo 5 viene introdotta questa nuova piattaforma al fine di consentire l’attivazione di percorsi personalizzati nonché per favorire percorsi autonomi di ricerca di lavoro e rafforzamento delle competenze da parte dei beneficiari dell’Assegno di inclusione e di altre politiche attive, quale appunto il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL).
Adesso, con la pubblicazione del decreto attuativo sappiamo anche come funzionerà il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa che, almeno nei programmi dell’Esecutivo, dovrebbe essere online dal 1 settembre 2023.
Chi dovrà registrarsi alla piattaforma SIISL
La registrazione alla piattaforma sarà libera in alcuni casi, obbligatoria in altri. Qualsiasi disoccupato avrà la possibilità di iscriversi per poter usufruire dei vari servizi, ma la registrazione sarà obbligatoria per chi gode del Supporto per la formazione e il lavoro o dell’Assegno di inclusione.
Contestualmente alla domanda per il beneficio, bisognerà infatti registrarsi per sottoscrivere il cosiddetto patto di attivazione digitale, con il quale si sottoscrive anche la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (Did).
Per cosa si può utilizzare la piattaforma SIISL
Una volta registrati, i beneficiari di Assegno di inclusione e Supporto per la formazione e il lavoro verranno convocati dal centro per l’impiego per la firma del patto di servizio personalizzato.
Nel frattempo la piattaforma sarà un importante strumento a loro disposizione in quanto è qui che potranno accedere alle informazioni, nonché alle proposte, su:
- offerte di lavoro;
- corsi di formazione;
- tirocini;
- progetti utili alla collettività;
- altri strumenti di politica attiva.
Sempre qui sarà possibile consultare le informazioni relative allo stato dell’erogazione del beneficio economico, come pure sulle singole attività previste dal patto di servizio personalizzato sottoscritto con il centro per l’impiego.
L’importanza della piattaforma SIISL ai fini del pagamento del bonus 350 euro
L’avvio della piattaforma è particolarmente importante specialmente per l’avvio del Supporto per la formazione e il lavoro, vera e propria alternativa al Reddito di cittadinanza per gli occupabili che tra luglio e agosto hanno dovuto dire addio al sostegno.
Ricordiamo, infatti, che il SFL prevede un bonus di 350 euro per coloro che partecipano alle attività individuate come essenziali ai fini della ricerca di un lavoro: ad esempio a chi frequenta un corso di formazione, oppure prende parte ai progetti utili alla comunità. Ebbene, è proprio attraverso la piattaforma SIISL, dove ci sarà un’area dedicata ai beneficiari del SFL, che questi potranno consultare le proposte relative ai servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro - come pure per i progetti di formazione erogati da soggetti pubblici e privati - che rappresentano la condizione essenziale per accedere al sostegno.
E dal momento che nulla vieta al beneficiario di cercare autonomamente corsi di formazione a cui partecipare per “sbloccare” il pagamento del bonus, attraverso la piattaforma verrà data la possibilità di darne indicazione.
L’interazione con altre piattaforme
Il SIISL punta a diventare un punto di riferimento nel panorama delle politiche attive, ma questo non significa che sarà l’unica piattaforma digitale a disposizione.
Resteranno online, infatti, anche altre piattaforme come il Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro (Siu) e la piattaforma di gestione dei Patti di inclusione sociale (Gepi), quest’ultima utile per tutti quei beneficiari che anziché essere convocati dal centro per l’impiego vengono presi in carico dai servizi sociali del Comune di residenza.
Ebbene, il SIISL comunicherà con tutte queste piattaforme garantendo al beneficiario delle singole misure un’esperienza a 360 gradi, permettendo allo stesso tempo alle varie Istituzioni in campo di essere prontamente informate sullo stato dei lavori. Questo Sistema, dal momento che i dati in suo possesso saranno utilizzati anche da Inps, ministero del Lavoro e Anpal, nell’ambito delle rispettive competenze, sarà anche utile per effettuare i dovuti controlli.
Importante anche il canale di comunicazione con scuole e università, anche perché ricordiamo che per accedere alla due misure che prenderanno il posto del Reddito di cittadinanza bisognerà che i soggetti della fascia di età compresa tra i 18 e i 29 anni abbiano adempiuto agli obblighi scolastici. In caso contrario saranno tenuti a dimostrare, appunto attraverso la piattaforma, l’iscrizione a un percorso di istruzione per adulti con il Ministero dell’Istruzione e del Merito che avrà il compito di effettuare le dovute verifiche.
Attesa per la domanda del bonus 350 euro
Non sarà attraverso la suddetta piattaforma che si potrà fare domanda per il Supporto per la formazione e il lavoro. La domanda andrà infatti inviata telematicamente all’Inps attraverso le modalità che l’Istituto comunicherà con una circolare di prossima emanazione.
Tuttavia, subito dopo l’accoglimento della domanda la piattaforma SIISL diventerà il canale di riferimento per poter sbloccare il bonus che ricordiamo spetta solo quando verrà data dimostrazione, attraverso il nuovo Sistema, di aver preso parte ai progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro che secondo quanto stabilito dall’articolo 12 del decreto legge n. 48 del 2023 rappresentano la condizione essenziale per avere diritto al contributo.
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