Dopo il BTP Più arriva il BTP Short Term e il BTP a 10 anni indicizzato all’inflazione

Stefano Vozza

24 Febbraio 2025 - 11:21

Nuove emissioni obbligazionarie da parte del Tesoro con bond aventi scadenze e caratteristiche peculiari. Vediamo quali

Dopo il BTP Più arriva il BTP Short Term e il BTP a 10 anni indicizzato all’inflazione

Terminato il collocamento della nuova serie del BTP Valore, ma denominata Più per distinguerla dalle precedenti, è già tempo di guardare ai prossimi lanci.

La nuova settimana vedrà di scena nuove tranches di debito pubblico con scadenze e caratteristiche particolari. Vediamole in questa sede, anticipando solo che dopo il BTP Più arriva il BTP Short Term e il BTP a 10 anni indicizzato all’inflazione europea.

Il titolo di Stato del Tesoro per investire a 2 anni

La prima obbligazione che presentiamo è quella dalla durata residua più corta delle due. Si tratta infatti di un bond in scadenza il 25/02/2027 e per il quale si procederà al lancio della 3° tranche (giorni dietimi: 2). Il titolo ha codice ISIN IT0005633794 e si tratta di un BTP Short Term con data emissione 30/01/25.

Al pari dei titoli gemelli del Tesoro, questo BTP ha cedole fisse staccate ogni 6 mesi mentre la sua durata complessiva è compresa tra i 18 e i 36 mesi. A grandi linee questi strumenti del reddito fisso convengono soprattutto a quegli investitori con ridotti orizzonti temporali di investimento.

Forzando un tantino il paragone, si tratta quasi di una sorta di BOT ma dalla scadenza più lunga. Tuttavia, mentre il BOT è zero coupon questi hanno invece la cedola. In estrema sintesi, sono adatti soprattutto a chi cerca un parcheggio di breve termine del capitale su strumenti liquidi, remunerati ed elevata garanzia.

I dati tecnici del BTP Short Term

Per questo BTP Short Term l’emittente paga una cedola nominale annua lorda del 2,55%, il 2,23125% al netto della ritenuta fiscale del 12,50% sugli interessi. Tuttavia, il titolo ha chiuso la scorsa ottava a 100,30 centesimi, a svantaggio del rendimento sceso al 2,36% (lordo). È dunque plausibile ritenere che il prezzo di aggiudicazione della prossima asta si attesti sopra cento per adeguarne, appunto, il ritorno.

Infatti il meccanismo di collocamento utilizzato dal Tesoro per lo Short Term e il BTP successivo è quello dell’asta marginale. Ad esse prendono parte i c.d. “Specialisti (ed Aspiranti) in titoli di Stato” che partecipano in proprio e conto terzi. Quanto agli importi minimo e massimo offerti, essi si attestano a 2,5 e 2,75 mld di €, e in 0,55 mld di € quello dell’asta supplementare.

La prossima data di stacco cedola è il 25/08, mentre le successive arriveranno ogni 6 mesi fino a scadenza, come di consueto.

Dopo il BTP Più arriva il BTP Short Term e il BTP a 10 anni indicizzato all’inflazione

L’altro titolo della settimana è il BTP€i a 10 anni con codice ISIN IT0005588881. L’obbligazione ha data emissione 15/11/2023 (giorni dietimi: 104) e data scadenza 15/05/2036. La cedola lorda annua è dell’1,80%, l’1,575% al netto delle tasse. Venerdì 21 il titolo ha chiuso l’ottava di contrattazioni a 99,21 centesimi, a piccolo, parziale beneficio del rendimento.

In questo caso la forchetta di titoli resi disponibili dal Tesoro nell’8° tranche è tra gli 1,25 e l’1,5 mld di €, e di 0,225 mld agli Specialisti. La prossima data di stacco cedola, infine, è per giovedì 15/05/2025.

Anche qui ci chiediamo: a chi sarebbe più adatto il titolo? A grandi linee, a chi cerca principalmente la protezione del valore reale del capitale investito. Il titolo è infatti indicizzato all’inflazione europea, ossia al livello medio europeo del costo della vita. Tanto il capitale rimborsato a scadenza quanto le cedole pagate ogni 6 mesi sono rivalutati all’inflazione dell’area euro.

Quest’ultima è misurata dall’Eurostat tramite l’IAPC, Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo, al netto dei tabacchi. Il capitale rimborsato a scadenza, infine, non sarà mai inferiore al valore nominale, anche in caso di inflazione negativa come avvenuto nel recente passato.

Il calendario per le operazioni di sottoscrizione

Infine diamo un rapido cenno al calendario relativo alle operazioni di sottoscrizione dei titoli. Per essi il MEF ha previsto quanto segue:

  • lunedì 24 febbraio è il termine ultimo per la presentazione delle offerte da parte del pubblico;
  • martedì 25, entro le ore 11.00, dovranno pervenire le domande in asta da parte degli Specialisti. A seguire poi ci saranno le aste vere e proprie;
  • il 26 febbraio scade il termine per la presentazione delle domande per l’asta supplementare;
  • giovedì 27 è la data di regolamento dei titoli antecedentemente sottoscritti.

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