Scappatoia al caro benzina? I frontalieri riescono a risparmiare sulla benzina. San Marino è la meta più gettonata per gli sconti sul carburante.
Allo scattare della mezzanotte del 31 dicembre i prezzi di diesel e benzina sono tornati a salire ai livelli di fine luglio 2022. Lo sconto di 30 centesimi al litro inizialmente previsto dal governo Draghi, era già stato ridotto a 18 dall’esecutivo entrante. Il governo Meloni però non ha riconfermato per il 2023 il taglio delle accise sui carburanti.
È così che, in alcune zone del Paese, è già stata superata la soglia psicologica dei 2 euro al litro. All’assenza di intervento da parte del governo si aggiungono però anche altri rincari. Come riportato da Staffetta Quotidiana sono salite altre voci che incidono sul prezzo finale. Parliamo in particolare della miscelazione dei biocarburanti nei carburanti, passata da 5,5 a 6 centesimi al litro. Al rialzo anche i «delta» con incrementi tra i 10 e i 45 euro ogni mille litri.
C’è però una «scappatoia» al caro benzina ed è quella che adottano i frontalieri e altri cittadini che vivono in zone d’Italia prossime al confine. Con una breve gita all’estero si riesce a risparmiare sulla benzina. Molti scelgono la Francia o l’Austria ma San Marino è senza dubbio la meta più gettonata per gli sconti sul carburante. La Svizzera invece è proibitiva.
Confrontiamo i prezzi per capire il risparmio effettivo di questo stratagemma.
Gli Stati più vantaggiosi in cui fare benzina
Dal 1° gennaio l’Italia è tornata a essere uno dei Paesi più cari per quanto riguarda i carburanti. Con dati aggiornati a lunedì 2 gennaio si tocca cifra 1.922 euro al litro. Le zone più critiche sono però quelle di Napoli e delle isole Eolie che hanno concretizzato (se non sorpassato) la soglia dei 2 euro.
Peggio di noi solo altri 7 paesi del territorio europeo. Nel dettaglio:
- Svizzera - 1.929 al litro;
- Belgio - 1.935 al litro;
- Grecia - 1.969 al litro;
- Finlandia - 2.054 al litro;
- Danimarca - 2.092 al litro;
- Norvegia - 2.191 al litro;
- Islanda - 2.280 al litro.
Non ci sono però solo brutte notizie per gli automobilisti. GlobalPetrolPrices.com, piattaforma che confronta i prezzi dei carburanti a livello globale, certifica un’interessante risparmio sul caro benzina in quasi tutti i Paesi limitrofi all’Italia.
Chi potesse e volesse spostarsi per risparmiare sul pieno avrebbe infatti ampia scelta sul versante Nord. In ordine di convenienza troviamo:
- Francia (1,64 euro al litro);
- Austria (circa 1,50 euro);
- Slovenia (circa 1,30 euro).
Per i più avventurieri, disposti anche a farsi una bella vacanza, c’è infine Malta con 1.42 euro al litro.
Come dicevamo nell’elenco non compare la Svizzera a causa del surplus registrato sulla media dei costi tra Zurigo e il nostro Paese.
San Marino: italiani in fila per un pieno
Un fenomeno interessante registrato nei primi giorni dell’anno è però la lunga coda che si è formata ai benzinai di San Marino. Più raggiungibile di molti altri Paesi di frontiera per la sua centralità geografica e facile accessibile, la Repubblica sammarinese è un luogo strategico dove andare per riempire il proprio serbatoio.
Al 2 gennaio un litro di benzina costava circa 1,64 euro. Le province confinanti di Rimini, Pesaro e Urbino sono quelle più fortunate. C’è da dire tuttavia che la situazione è temporanea. Come riportato da ANSA, «il Governo sammarinese presto adeguerà i prezzi e le accise. La differenza resterà ma minima e dovuta alla differenza di Iva, in Italia al 22 a San Marino al 21%».
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